Le nostre avversarie: Real Madrid vs Al-Ittihad 1-1 (Peace Cup 2009)
PRESENTAZIONE:
Per noi è la possibilità di vedere i nostri probabili prossimi avversari di semifinale di Peace Cup, per tutti gli altri è il debutto di Cristiano Ronaldo (e Benzema) al Bernabeu. Pellegrini schiera Dudek in porta; in difesa Drenthe a sinistra, Miguel Torres a destra, Metzelder e Garay al centro; Lassana Diarra e Gago davanti alla difesa con Sneijder e C.Ronaldo esterni; in avanti Raul e Benzema. L’Al-Ittihad risponde con Zaid in porta; Alrahab, Fallatah e Alshamrani in difesa; Aboshgair, Hazzazi, Aboucherouane e Almukhaini a centrocampo e Alsaqri, Almontashari e Alnumare in attacco. Da notare l’esclusione (neanche in panchina) di Huntelaar e Van Der Vaart per “decisione tecnica”. Kakà, non ancora disponibile, è in tribuna ad osservare i compagni.
LA PARTITA:
Il Real fa la partita, ma per i primi 20 minuti, a conti fatti, sono i sauditi a rendersi maggiormente pericolosi in contropiede: al 5′ è Aboucherouane che impegna Dudek con un sinistro da fuori respinto, mentre al 19′ è Hazzazi servito in area con un cross basso a mancare di un soffio l’impatto col pallone davanti al portiere. Nel frattempo il Real costruisce una sola nitida palla gol con Raul imbeccato da Drenthe in area (colpo di testa alle stelle) e si limita a tirare da fuori, senza fortuna, con Benzema, Sneijder e Cristiano Ronaldo. Al 24′ l’esordio dei famosi “tuffi” di Cristiano Ronaldo, che cerca il primo (non c’era) rigore. Un minuto dopo l’azione più bella dell’incontro la sviluppano ancora Drenthe e Raul, che impegna il portiere Zaid con un tiro al volo di sinistro da applausi. Passano i minuti e comincia a salire l’intesa fra il capitano madridista e la stella portoghese: giocate spettacolari fra i due che però non portano al gol. Al 27′ sono ancora gli arabi, al solito molto concreti, a trovare la conclusione pericolosa (Dudek respinge con le ginocchia coprendo il suo palo), mentre il Real continua ad affidarsi esclusivamente a tiri dalla distanza. Al 38′ di nuovo Ronaldo che, in onore dei Campionati di Roma di nuoto, prova un altro tuffo in area, ma l’arbitro non è un fan di quello sport, evidentemente. Un minuto dopo ancora Aboucherouane mostra alla stella portoghese come resistere a un contatto e saltare Drenthe in area in grande stile: il tiro di Alnumare, servito splendidamente, finisce alle stelle. Sul finale però il portoghese si riscatta al solito con una conclusione da fuori, ma questa volta impegnando il portiere (davvero bravo) che devia in corner. L’ultima azione pericolosa è di Miguel Torres che sugli sviluppi di un corner spara alto. Nel secondo tempo Pellegrini inserisce il gigante della cantera Asus per Garay. Al 55′ arriva il gol che sblocca il risultato: Benzema serve con un lungolinea Raul in area, controllo di sinistro e gol di destro girandosi in un fazzoletto. Bellissimo. Il Real magicamente si sveglia e comincia a giocare meglio, affidandosi sempre di più al suo capitano. Ma da calcio fermo arriva il pareggio dei gialloneri: cross in mezzo e Aboucherouane, sempre lui, insacca di testa svettando in maniera imperiosa anticipando Gago. Un minuto dopo Pellegrin procede ad un triplo cambio: entrano Guti, Higuain e Robben per Cristiano Ronaldo, Gago e Benzema. I 20.000 del Bernabeu applaudono. Al 69′ Dudek in tuffo devia in corner un gran tiro di Alnumare. Al 75′ entra “il pirata” Granero per Sneijder. Gli ultimi 15′ scorrono senza particolari sussulti fino all’88’ quando il numero 8 dell’Al-Ittihad ha la palla del 2-1 solo davanti al portiere, ma spara al lato. Disperazione per la panchina saudita che odorava già il colpaccio, e sospiro di sollievo per il pubblico per la figuraccia evitata. Il Real è sulle gambe e ci prova al solito solo da lontano con Higuain e Robben, ma non basta. Finisce 1-1.
COMMENTI:
Il Real si schiera teoricamente – come sempre fatto da Pellegrini – con un 442, ma è un modulo “camaleontico” (come direbbe Ranieri), con Ronaldo che, in fase d’attacco, va ad affiancare Benzema davanti con Raul subito dietro (una sorta di 433 camuffato). L’unico “fisso” è Lassana Diarra che si piazza stabilmente davanti alla difesa. L’intenzione del tecnico ex Villarreal è al solito quella di giocare molto rapido, di far correre la palla e di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria con tagli senza palla e tanto movimento. Non sarà facile rivoluzionare una squadra di solito piuttosto lenta e innamorata della palla, ma Pellegrini è un tecnico testardo. Ogni volta che i “bianchi” provano triangolazioni veloci danno l’impressione di poter entrare facilmente in area senza che vi sia modo di fermarli, ma per giocare in questo modo (come ad esempio ho visto tante volte fare all’Arsenal) serve una perfetta condizione fisica, e al Real ancora manca. E’ per questo che più che azioni programmate e schemi si vedono quasi esclusivamente tiri da lontano, quasi tutti fiacchi. Dalla parte opposta, i sauditi sono tremendamente concreti, pochi fronzoli e, a conti fatti, sono più pericolosi dei galattici. Come detto, hanno loro la chance più concreta per fare il 2-1, ma la sprecano malamente.
I SINGOLI:
Discreta prova di Drenthe in attacco, mentre in difesa al solito è andato in difficoltà quando puntato in uno contro uno (non lo tiene mai). Bene Gago (pressing alto, tante palle recuperate) gol a parte, Lassana Diarra (anche qualità oltre alla solita quantità) e Raul (“il solito” Raul, e auguri a chi dovrà togliergli il posto!). Per i sauditi menzione particolare per il portiere Zaid e per l’ottimo Aboucherouane.