Troppi stranieri in Premier League. E da noi?
Il Sun ha condotto uno studio sulla Premier League. I dati che ne sono emersi sono ovviamente interessanti, ma non mi dicono tanto di nuovo sullo stato del campionato inglese: 6 giocatori su 10 sono provenienti dalla “legione straniera”. Essendo un appassionato di calcio internazionale la cosa non è di certo una sorpresa per me, anche perché si tratta di un trend che ha avuto il via diversi anni fa. Tuttavia questo studio mi spinge a fare delle considerazioni sul nostro di torneo… Di recente non è stato fatto nessuno studio in merito, ma non è che ce ne sia tanto bisogno. La realtà del calcio italiano è sotto gli occhi di tutti: troppi stranieri e soprattutto di basso valore tecnico. Per fare un esempio: preferirei vedere un giovane italiano al centro della difesa del Livorno piuttosto che tale Diniz (di proprietà del Milan) che sin qui ha collezionato magrissime figure. Al di là degli esempi, dei quali se ne potrebbero fare a iosa, si tratta ormai di un problema a 360 gradi che coivolge diversi fattori. Per prima cosa i mancati investimenti nei vivai, resi ancora più esigui dalla recente crisi economica, che spesso relegano in primavera o in categorie minori giovani promettenti. Un altro fattore gravante sono le corporazioni di agenti e procuratori (problema condiviso con il resto del mondo) che ormai piazzano i giocatori “a pacchetto”: nel senso che se sei interessato ad un campione, ti costringono a prendere nel contempo un altro “cavallo di scuderia”, spesso bolso, ma utile per mantenere buoni i rapporti con quel dato agente. Ultimo, ma non meno importante, l’abuso selvaggio di comproprietà (siamo i soli in Europa ad avere questo istituto) e prestiti: in Inghilterra, dove pur si lamentano del numero eccessivo di stranieri, il numero di prestiti annuali utilizzabili è 3 e poi l’organiazzazione dei settori giovanili è totalmente diversa dalla nostra. Nel Regno Unito dispongono delle cosiddette squadre B, Under 18 etc. che consento a “grandi e piccoli” di mantenere una finestra sempre aperta con la prima squadra. Non è un caso, dunque, che nonostante tutto, in Inghilterra stiano ottenendo buoni risultati con le nazionali giovanili, che negli ultimi tempi hanno messo in mostra un serie quasi industriale di talenti. Lo stesso non si può dire per le nazionali nostrane (Under 21, Under 20, la stessa nazionale A) i cui risultati, ad eccezione del “fortunato” mondiale di Germania, non sono stati dicerto entusiasmanti nell’ultimo triennio. Quella che ne sta soffrendo di più è sicuramente la nazionale di Lippi (e di Donadoni prima), il cui riciclo di uomini avviene con fatica e a volte solo per qualche motivazione extracalcistica. Ma questa è un’altra storia e magari la tratterò più avanti in un articolo a tema.
Si, non ci voleva uno studio per capire la situazione, che è sotto gli occhi di tutti.
Anche noi dovremmo introdurre delle novità in questo senso, e anche alla svelta…
Si in effetti sti studi fanno ridere….
E la situazione è più o meno così dappertutto.
Qual è la squadra che vanta di schierare tutti i giocatori o la maggior parte provenienti dalla stessa nazione? Forse l'Atlethic Bilbao che schiera tutti baschi…. e poche altre.
Beh, noi probabilmente daremo 10 giocatori (più Criscito) a Lippi per il prossimo Mondiale..
La Juve volendo potrebbe benissimo schierare un 11 di livello italiano…
Buffon – De Ceglie – Grosso – Cannavaro – Chiellini – Marchisio – Camoranesi – Marrone – Giovinco – Del Piero – Iaquinta.
E di questo sono orgoglioso…