Domenech, capolinea. Avanti un altro.
Il quotidiano Le Parisien, citando una fonte interna allo spogliatoio della nazionale, ha parlato di un vero e proprio ammutinamento esploso venerdì pomeriggio nel centro tecnico di Clairefontaine, durante la riunione tecnica prima dell’ultimo allenamento alla vigilia della sfida contro la Romania. Dopo un ennesimo attacco di Domenech ai giocatori, “Spero di vedervi oggi in allenamento meglio di ieri, perché sono rimasto a bocca asciutta, non ho visto gente con la voglia di dare tutto per questa partita cruciale”, in un silenzio carico di tensione ha preso la parola Thierry Henry, capitano e miglior marcatore di sempre della nazionale francese: “Anche noi abbiamo qualcosa da dirle e parlo a nome del gruppo. Anche noi siamo rimasti a bocca asciutta. Ci annoiamo durante i suoi allenamenti. Sono 12 anni che sto in nazionale e non ho mai vissuto questa situazione. Non sappiamo come giocare, come metterci, come organizzarci. Non sappiamo che fare. Non abbiamo un modo di giocare, un’idea da seguire, un’identità. No, non va!”. In pratica una esecuzione. Testa tagliata. Il tutto a una settimana dal match contro la Serbia, a Belgrado, che vorrebbe dire, in caso di sconfitta, addio definitivo al primo posto e spareggi. Antic intanto, tecnico della Serbia, non ci va leggero. Presente al match, ha rilasciato queste poche parole alla stampa francese: “La mia sensazione è che la Francia non abbia alternative per superare l’assenza di Franck Ribéry. Dietro Escude sembrava lento. I francesi hanno giocato meglio nella prima metà di gara, ma questo è il risultato di una scelta tattica del coach rumeno”. Insomma, semmai ce ne fosse bisogno (60.000 biglietti venduti da tempo, una Nazione, la Serbia, paralizzata in attesa del match di Belgrado..), il clima si fa ancora più bollente. Per Le Parisien la Francia non ha scampo, tanto che Domenech dovrebbe lasciare già giovedì, all’indomani del match, per permettere ai Blues di preparare ed affrontare le rimanenti partite e gli eventuali spareggi. E si fa già il nome del successore; anzi, dei successori: un duo composto da Gerard Houiller e Alain Boghossian. Auguri. Di sicuro in tanti, specie i francesi italiani (Trezeguet?) e dell’Arsenal (è nota l’antipatia a pelle fra Domenech e Wenger, che si riversava anche sui giocatori francesi di Londra..) non verseranno lacrime. E nemmeno io, tifosi di entrambi e del calcio francese.
Domenech è il mago Otelma del calcio francese: VIA
Che autolesionisti i francesi. quanti anni sono che lo tengono… 10?
Era ora! Un NON allenatore. E dire che i talenti, in molte nazioni, Italia compresa, ci sarebbero, ma i selezionatori sono di incredibile mediocrità (non parlo di Lippi ovviamente anche se pure lui é una testa dura), ad esempio anche Dunga, oggi osannato, come faccia a non convocare Pato e Diego (x magari mettere Adriano e Ramirez) é inspiegabile. Il non plus ultra é Maradona, campione delle scelte cervellotiche.