Lesa maestà: Criscito colpevole! (gli altri …anta no)
Ho assisito ieri sera ad un arbitraggio disastroso di Tagliavento, nel posticipo serale tra Genoa e Napoli che mi ha fatto sentire un po’ un profeta. In un articolo di qualche giorno fa, infatti, avevo scritto che “vedo gente farla franca per falli violenti e altri che si fanno un paio di turni a casa per lesa maestà”. Proprio di quest’ultima infrazione si è reso protagonista il difensore del Genoa (in comproprietà con la Juventus) Domenico Criscito. Il giovane nazionale, infatti, ha espletato la lesa maestà nella sua forma più perfetta e ora vi spiego perché. Affinché si compia questa gravissima infrazione occorre che: 1 il “vaffa” sia in italiano e perfettamente udibile; 2 l’avambraccio deve effettuare un perfetto moto circolare. Criscito lo ha interpretato nel modo perfetto e ovviamente l’arbitro non ha potuto esimersi dal mandarlo fuori: si prospettano 2-3 partite di riposo per lui. Tra asabato e il pomeriggio di domenica, tanti altri calciatori avevano cercato di compiere l’impesa della lesa maestà ma senza successo: Amauri in Lazio-Juventus esprime un “vaffa” verso l’arbitro ma il movimento del braccio è perpendicolare e non rotatorio, quindi nessuna sanzione; in Livorno-Milan un fuorigioco inesistente constringe un’attaccante toscano a invitare l’arbitro ad un viaggetto in posto esotico, ma lo fa correndo e con tono “soft”, anche qui nessuna sanzione; in Siena-Roma, come testimonierà lo stesso mister toscano Giampaolo, Totti e De Rossi inviano l’arbitro più e più volte in un bel paese, ma anche loro la fanno franca. Visto che non si riesce proprio ad avere un’uniformità di giudizio da parte degli arbitri, penso sia il caso di istituire dei corsi ufficiali di “vaffa” in modo che tutti possano impararne la formula corretta. Vuoi mettere il gesto di Criscito con un “vaffa” inguardabile e non sanzionabile?
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