I migliori talenti U-20 della Nigeria: le mini-schede

Gli 11 che hanno conquistato l'accesso al Mondiale Sub20
La Nigeria si presenta in Egitto per vincere, dopo aver dominato con l’U17. La stella assoluta è il “friulano” Ighalo, ma dietro di lui ci sono 2-3 giocatori da osservare durante il torneo: l’esterno sinistro d’attacco OMATSONE ALUKO, velocissimo e dotato di un ottimo dribbling in corsa, bassino ma di talento (non era annunciato come “stellina”, ma mi ha impressionato); il n.10 RABIU IBRAHIM, talento in forza allo Sporting Lisbona paragonato in patria a Jay Jay Okocha (non ha giocato all’esordio); il capitano LUKMAN HARUNA, centrocampista centrale in forza al Monaco di cui si parla un gran bene (ma si è fatto espellere all’esordio) e il difensore centrale Reggino DANIEL ADEJO, che per la verità mi è parso parecchio macchinoso e abbastanza scarso tecnicamente. Insomma tranne Ighalo (che comunque è già dell’Udinese) e Aluko finora si è visto poco. Vedremo in seguito.
ODION IGHALO
Ruolo: attaccante centrale
Nato il: 16 giugno 1989
Atezza: 188 cm
Peso: 70 kg
Club: Udinese
Senza dubbio la stella più brillante della squadra e uno dei più forti attaccanti della manifestazione. I primi calci ad un pallone lì da in patria, come da prassi. Inizia nel settore giovanile del Prime, poi passa al Julius Berger, uno dei club più prestigiosi della Nigeria. Appena 17enne, Ighalo riesce ad impressionare gli osservatori del Lyn, formazione norvegese con una particolare predilezione per i talenti made in Africa: vi dice niente il nome di John Obi Mikel? In venti apparizioni, sono nove i suoi centri. Media realizzativa da bomber che attira gli occhi di mezza Europa su di lui. Ci prova prima il Brann, ma il Lyn di venderlo in patria proprio non ne vuole sapere. Allora si fa sotto l’Ajax, società in cui di talenti se ne intendono. Ma l’offerta non convince la dirigenza norvegese, che reputa invece soddisfacente la proposta che giunge da Udine a fine luglio 2008: poco meno di tre milioni di euro, e Ighalo si trasferisce in Friuli per una nuova tappa del suo viaggio verso la gloria. Una stagione per apprendere (con esordio e goal in Serie A), poi la cessione in prestito al Granada durante l’ultima estate. Il fisico possente gli consente di farsi rispettare sulle palle aeree e nel corpo a corpo con i difensori avversari, senza però limitarlo in termini di rapidità. A Ighalo piace svariare su tutto il fronte offensivo, e perchè no, concludere verso la porta da qualsiasi angolazione col suo mancino. I piedi per far male, d’altronde, non gli mancano, e gli permettono, oltre ad una buona protezione del pallone, anche di servire discretamente i compagni di squadra che si inseriscono verticalmente. Tornerà a Udine, e ne sentiremo sicuramente parlare.
In tutta sincerità, non avrei mai seguito con tanto interesse (e attenzione) questa manifestazione, se non avessi mai letto il blog.
Complimenti davvero per i post.
Già fatti in privato, ma preferisco lasciarli anche "in pubblico".
Ciao
A voi, ragazzi. E grazie per i commenti e il supporto.