Palermo vs Juventus 2-0 (che botta!)

Continua il digiuno di Amauri
PRESENTAZIONE:
Al Barbera, Ferrara cambia ancora una volta il modulo e prova un 4-3-1-2. Davanti a capitan Buffon, una linea a quattro con Zebina, Legrottaglie, Chiellini e Grosso. Felipe Melo e Poulsen davanti alla difesa. Camoranesi (33 anni oggi, auguri), Diego e Iaquinta a operare dietro ad Amauri. Se il tecnico bianconero manda in campo due ex, Amauri e Grosso, Zenga ne usa tre sui cinque a sua disposizione: Miccoli, Cassani e Balzaretti in campo, Blasi e Nocerino in panchina. Nel pomeriggio la Samp pareggia e l’Inter, nell’anticipo del sabato, vince contro l’Udinese: servono 3 punti per scavalcare entrambe e tornare, per la prima volta dopo calciopoli, solitari in vetta alla classifica.
LA CRONACA:
La Juventus prende subito il possesso palla e prova a fare la partita, ma le prime conclusioni sono di marca siciliana. Se i tiri di Miccoli e Bresciano non sono degni di nota, più pericoloso il colpo di testa che Cavani mette a lato a pochi passi da Buffon. I padroni di casa arrivano più facilmente alla conclusione anche se quasi mai in maniera pericolosa. Fino al 37’ quando Cavani trova il corridoio giusto a destro e non dà scampo a Buffon con una botta sotto l’incrocio. I siciliani volano sulle ali dell’entusiasmo e cinque minuti dopo trovano il raddoppio con Simplicio che anticipa tutti su una punizione di Miccoli. La squadra di Ferrara ha una reazione e prima del finale prova a riaprire la gara ma una mischia in area rosanero non dà esito. Al riposo si va sul 2-0 per i padroni di casa. La Juve sa di dover fare una grande ripresa per tornare in partita e per questo parte subito forte. In tre minuti crea più pericoli di tutto il primo tempo, prima con Amauri e poi con Poulsen. Chiaro il copione della gara. Juve tutta in avanti per riaprire la gara, Palermo pronto a ripartire in contropiede approfittando degli spazi. Buffon deve compiere un mezzo miracolo su Miccoli per evitare il tris. I bianconeri non sono neppure fortunati quando la punizione di Diego si stampa sulla traversa. Il brasiliano finisce qui la sua partita, al suo posto entra De Ceglie. Chiara l’intenzione del tecnico di allargare il gioco e buttare palloni al centro. Subito dopo tocca a Trezeguet e Grygera per Camoranesi e Zebina. Il Palermo crea più di un’occasione per il tris, ma Buffon e il palo lo evitano, lasciando aperta qualche possibilità di tentare di riaprire i giochi ma è dura trovare un varco nella difesa ermetica dei padroni di casa, rinforzati anche dall’ingresso di un gigante come Goian. Nonostante i quattro minuti di recupero, il risultato non cambia più. La Juve perde dunque la prima partita della stagione e ancora una volta per mano del Palermo. Ora lo sosta, se ne riparlerà tra due settimane con l’anticipo con la Fiorentina.
IL COMMENTO DI MIRCO NICOLINO (NUMERO7):
“Non abbiamo fatto nulla per vincere la partita”. Basta questa frase di Ciro Ferrara ai microfoni Rai nel post partita per sintetizzare la brutta battuta d’arresto in cui è incappata la Juventus in quel di Palermo. Una vera e propria lezione tattica da parte di Walter Zenga al mister bianconero. Come ebbi a dire la scorsa settimana, sembra proprio che la Juventus, al momento, non possa supportare due punte, Diego (non in forma) e Camoranesi, lasciando la fase di interdizione a Felipe Melo e al Poulsen o Marchisio di turno. Le avvisaglie ci sono state già nelle scorse settimane, anche quando ha vinto la Juventus ha sofferto paurosamente e si è salvata spesso grazie ai miracoli di Buffon e al tempismo di Chiellini e Cannavaro (quanto ci manca!). La cosa più grave, a mio avviso è che nonostante lo schieramento evidentmente offensivo, i ragazzi di Ferrara non riescono a confezionare una che sia una azione offensiva. La manovra è lenta, la palla circola poco e i movimenti senza palla sono ridotti all’osso. Quella che era un’impressione si è tramutata in certezza: la Juventus è Diego (e Del Piero) dipendente. Non avendo a disposizione queste freccie al proprio arco, anche Ferrara sembra si sia convinto sia meglio pensare ad un ritorno al 4-4-2. Una nota su Felipe Melo. Queste’estate commentai positivamente il suo arrivo mettendo in guardia gli amici bianconeri dalle sue “melonate”: cito di nuovo quanto scrissi in uno dei miei editoriali “giocatore dalla buona tecnica, abituato però a fare spesso delle cose che ti insegnano nei pulcini a non fare MAI: passare la palla in orizzontale davanti l’area e portare palla in uscita dai propri 15 metri”. Durante il match con il Bologna ha evidenziato grande sufficienza nel perdere il pallone decisivo sul cui ribaltamento c’è poi stato il pareggio del Bologna; ieri ha regalato il pallone al limite dell’area favorendo il vantaggio del Palermo. Ma questi sono episodi, e qualche amico mi dice che devo prenderli per tali. Inutile cercare un capro espiatorio, ma di certo questa volta non possiamo dare la colpa a Ranieri.
IL COMMENTO DI ANDREA RANALDO:
Il Palermo sfata l’ultimo tabù, condannando Ferrara alla sua prima sconfitta da allenatore. E lo fa al termine di una prestazione pressoché perfetta, che ha evidenziato i soliti problemi della Juventus. A preoccupare, più ancora della serie di risultati negativi, è l’incomprensibile involuzione: la Juve bella e concreta di Roma è ormai uno sbiadissimo ricordo, soppiantato dalla squadra inconcludente e priva della benché minima identità di gioco delle ultime uscite. A Palermo non si è visto nulla di buono da cui poter ripartire: gli stessi nuovi acquisti, anche i fiori all’occhiello di un mercato multi-milionario, vivono un momento terribile, in cui sono spesso tra i peggiori in campo. A partire da Felipe Melo, giocatore potenzialmente fenomenale, ma che commette costantemente ingenuità che costano caro o carissimo alla squadra. Per non parlare di Grosso, acquistato per la sua (presunta) dote di crossatore, e che da quando indossa il bianconero non è mai (e dico MAI) arrivato sul fondo a metterla in mezzo. Infine, Diego: il suo approccio con il campionato italiano sembrava da predestinato. Oggi, invece, il brasiliano sta dimostrando di doversi ancora ambientare tra i tatticismi della serie A, confermando, specie quando non al top della condizione, di essere un lusso che difficilmente una squadra sulle gambe come la Juventus può permettersi a supporto di due punte. Possibile, a questo punto, che con il ritorno di Sissoko si possa tentare di cambiare modulo, e testare quel 4-2-3-1 che garantirebbe maggiore copertura. Tutto ciò a fronte di un reparto offensivo che mostra notevoli lacune: checché se ne dica, personalmente ritengo l’intero attacco non all’altezza di una grande squadra. O meglio, penso che siano tutti ottimi giocatori, ma nessuno dei quali con doti da autentico fuoriclasse. I top team, per essere veramente tali, necessitano di un centravanti che possa da solo cambiare le sorti di una partita. Il vero problema, è che chi ce l’ha se lo tiene ben stretto…
TABELLINO
PALERMO-JUVENTUS 2-0 (2-0)
RETI: 37’ pt Cavani, 42’ pt Simplicio.
PALERMO: Sirigu; Migliaccio, Kjaer, Bovo; Cassani, Bresciano (29’ st Nocerino), Simplicio, Balzaretti; Pastore (40’ st Budan); Simplicio; Miccoli, Cavani (32’ st Goian). A disposizione: Rubinho, Bertolo, Blasi, Mchedlidze. All. Zenga.
JUVENTUS: Buffon; Zebina (30’ st Grygera), Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi (25’ st Trezeguet), Diego (18’ st De Ceglie), Iaquinta; Amauri. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Marrone, Giovinco. All. Ferrara.
ARBITRO: Orsato di Schio.
AMMONITI: 34’ pt Camoranesi, 47’ pt Legrottaglie, 25’ st Cassani, 26’ st Zebina, 37’ st Pastore, 46’ st Grygera.
Quoto con il sangue.
Ed aggiungo: se per qualcuno è salutare la sosta delle Nazionali, vorrei fargli leggere l'elenco dei convocati, nel quale compaiono otto (OTTO) juventini, che in larga parte partiranno titolari in entrambe le partite. Tra di essi, Cannavaro e Marchisio (reduci da infortuni/affaticamenti) e Iaquinta (che non ne ha più da almeno 15 giorni).
Per non parlare di tutti gli altri giocatori che partiranno…
Senza respiro.
…concordo con l'analisi di Mirko e ribadisco quanto segue.
Diego e Camoranesi in campo contemporaneamente si pestano i piedi, si rubano spazio. Camo con le sue incursioni sulla destra, quando gli riescono, costringe Diego a rimanere arretrato.
Inoltre Amauri e Iaquinta (quest'ultimo in evidente debito di ossigeno) se non arretrano in capertura la davanti sono dannosi più che utili, perchè si accentrano entrambi, sono spesso spalle alla porta a far da sponda, non saltano mai l'uomo, non inventano.
Se vogliamo Camoranesi e Diego, si giochi con una sola punta (Trezeguet), mettendo in campo un 4-2-3-1.
Se puntiamo sul 4-3-1-2 con Diego, 3 mediani ma non Camo, e una mezzapunta, meglio se il nostro Capitano (quanto mi manca) ed in alternativa Giovinco.
Questo il mio modesto parere.
La mia fiducia in Ferrara è invariata. E' ingiusto e facile criticarlo dopo la brutta partita di ieri. Chiaro che qualcosa deve fare…anche solo una bella strigliata di Lippiana memoria.
Forza ragazzi, Forza Ciro, Forza Juve!!!
Ciao.
Ho visto che siete bravissimi a vedere episodi come la mezza gamba sinistra di milito in fuorigioco.
Come mai non siete altrettanto bravi a dire che Camoranesi con il palermo doveva essere espulso?
E del fatto che hanno annullato 3 goal alle avversarie della juve, che potevano essere considerati tutti regolari (Lazio, Bologna, Palermo)?
Ah ho anche scordato di metterci 2 rigori non assegnati: fallo di mano di molinaro, e spinta sull'attaccante, sempre di molinaro (molto simile al rigore dato al cagliari per fallo di maicon)