Marotta confessa l'incontro con Blanc (lo anticipammo nel web)

Beppe Marotta con Cassano

Beppe Marotta con Cassano

Ricorderete. L’incontro a Milano, poi Blanc che va nello studio di Franzo Grande Stevens, le tensioni successive con Garrone, John Elkan e Gabetti che devono intervenire per riportare la pace, Blanc che stizzito nella conferenza stampa di presentazione di Ferrara nega addirittura i contatti con Marotta, poi ammette si sia parlato solo di calciatori. Ora viene fuori la verità. Noi ve la avevamo già anticipata (assieme all’addio di Montali). Di seguito l’intervista ufficiale a La Stampa.

Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Sampdoria: quando e quanto è stato vicino alla Juventus?
«Vicino è parola grossa. Diciamo che in estate venni contattato e parlammo».

La chiamò John Elkann?
«No. Ebbi contatti, e colloqui, esclusivamente con Jean-Claude Blanc. Discutemmo di competenze, di autonomia, di quelle cose lì». Poi? «Più niente».

Da una parte, l’autorità di Blanc; dall’altra, l’area mercato di Alessio Secco: quale sarebbe stato il suo campo operativo?
«Appunto».

Dispiaciuto?
«La Juventus è la Juventus, ma sarò sempre grato alla famiglia Garrone per l’opportunità che mi ha offerto».

Presidente, amministratore delegato, direttore generale: non è un po’ troppo, per Blanc?
«La proprietà ha scelto il modello inglese: fiducia a un unico manager di riferimento. Con i bilanci, ci siamo. Con i risultati sportivi, non ancora. Auguri di cuore».

De Laurentiis, da Napoli, la cita almeno una volta al giorno. Molti tifosi juventini pensano più a lei che a Cassano: cosa prova?
«Anche i dirigenti hanno un loro mercato, evviva».

A proposito: Cassano alla Juve, solo voci?
«Non c’è una grande società che, a livello informale, non ci abbia chiesto di Antonio. Juventus compresa. Ma trattative vere e proprie, zero».

Avrebbe speso 25 milioni di euro per Felipe Melo?
«Mi lasci sorridere: la formazione che, sabato, ha stracciato il Bologna costava in tutto, fra parametri zero e cartellini, 13,5 milioni di euro. Ciò premesso, se si muove la Sampdoria, è un conto; se si muove la Juve, un altro. Nel secondo caso, cresce il valore e aumentano i prezzi».

Inter punti 22, Sampdoria 20, Juventus 18: voto?
«Al di là del bene e del male. Si figuri che, in estate, avrei firmato per occupare stabilmente la parte sinistra della classifica».

Voce di popolo: non è vero che Cassano abbia smesso di fare cassanate, è che Genova finge di non accorgersene.
«Al tempo. Se per cassanate intendiamo atti goliardici, allora no, Antonio non è cambiato. Se viceversa intendiamo mancanze di rispetto e gesti di insubordinazione, allora sì, Antonio è cambiato».

La Juventus vista da fuori?
«Una bilancia sulla quale prima o poi bisogna salire per pesare la propria consistenza, i propri obiettivi. Sempre, anche quando lo scudetto abita da altre parti».

Che partita si aspetta a Torino?
«Molto aperta, nel segno della tradizione. Da quando la Juventus è tornata in A, abbiamo sempre pareggiato».

Si presenti ai tifosi juventini.
«Nato a Varese, 52 anni e tanta gavetta: Varese, il Varese di Fascetti, poi Monza, Como, Ravenna, Venezia, con Zamparini, Novellino e la ciliegina di una storica promozione in A, Atalanta, Sampdoria».

La sua filosofia?
«Un passo alla volta. Ho sempre ragionato così. E ancora: serietà, competenza. In caso contrario, Garrone non mi avrebbe mica arruolato».

La Juventus?
«Domani, di sicuro. Dopo, non dipende da me».

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    • ale78
    • 27 ottobre 2009

    Antonio,una richiesta di chiarimento: la causa del mancato arrivo di Marotta fu il mancato accordo tra Blanc e Garrone (cosa ha mai chiesto per far incacchiare Blanc? ) o la struttura societaria ? Marotta nell’intervista fa riferimento, come causale, del mancato accordo all’organizzazione interna della Juve voluta da Blanc. Grazie

    • roky79
    • 27 ottobre 2009

    preferisco corvino, anche se marotta non mi dispiacerebbe proprio

    • ale78
    • 27 ottobre 2009

    Mamma mia e già è brutto quando ride, Garrone, non voglio immaginare quando s’incazza… La scena nello studio dell’avvocato è stata tipo quella di lino banfi e jeri calà dal notaio nel film al bar dello sport ? 🙂 Cmqe grazie in matematica sono un pò negato ci proverò 🙂

    • Fabio
    • 27 ottobre 2009

    Mah…avevamo Leonardi……!!!!!

    • Antonio Corsa (ACB)
    • 27 ottobre 2009

    Non c'entrano nulla. Uno (Corvino) è un direttore sportivo (fa il mercato, scova i talenti, ecc..), l'altro (Marotta) è un manager, più da scrivania.

    • Antonio Corsa (ACB)
    • 27 ottobre 2009

    Queste sono cose "loro". 🙂

    • ale78
    • 27 ottobre 2009

    Loro o l'oro ? 🙂 A parte gli scherzi la mia è soltanto curiosità da tifoso per comprendere se posso ancora sperare nell'arrivo di Marotta e la trombata (magari) totale o parziale di Secco o se invece l'arrivo di Ferrara è la conferma che Blanc ha in tasca un accordo con Lippi . Grazie ancora.

    • Antonio Corsa (ACB)
    • 27 ottobre 2009

    Blanc e Lippi sono amici di merende. Anzi, di focaccine. Questo è sicuro. Per il resto.. vedremo. Però chi si arrabbiò più di tutti fu Garrone. Fai 2+2..

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