Maccabi Haifa – Juventus 0 – 1 (Vittoria non brillante ma meritata)

Camoranesi "simbolo" Juve..

Camoranesi in condizione super

PRESENTAZIONE
La Juve arriva in Israele a caccia di tre punti fondamentali per il proprio futuro in Champions. Ferrara decide quindi di variare un poco la sua formazione rispetto al match contro il Napoli: in difesa Grygera e Cannavaro lasciano il posto a Caceres e Legrottaglie mentre l’infortunato Giovinco è rilevato da Tiago.

CRONACA
Il primo quarto d’ora è giocato su ritmi piuttosto alti, in special modo dalla Juventus. Dopo sei soli minuti Diego riceve al limite da Poulsen e calcia in maniera potente, ma Davidovitch chiude in angolo. Subito dopo Amauri è pescato in area da un lancio millimetrico di Melo, ma ancora una volta il portiere della squadra di casa chiude in angolo, questa volta in uscita. Al nono, quindi, Diego subisce fallo e va a battere una bella punizione da 29 metri, con il solito Davidovitch ottimo nel distendersi e mettere in angolo. Tre soli minuti più tardi è invece un evanescente Tiago, che sbaglierà molti dei palloni toccati, a ricevere sulla trequarti per andare poi a calciare mollemente tra le braccia di Davidovitch. In tutto questo la squadra di casa è poco più che spettatore non pagante: i giocatori del Maccabi, infatti, fanno molto poco, subendo la manovra juventina e faticando a costruire. In special modo, poi, i giocatori isreaeliani dimostrano grossi limiti nella rifinitura delle azioni. Da lì alla mezz’ora, comunque, si vedrà poco altro. Dopo una sorta di iniziale sfuriata Bianconera, infatti, i ritmi si abbasseranno notevolmente e la partita si farà meno piacevole. Al 27′ un break di Melo ci ridesterà dal sonno profondo in cui stavamo piombando: il centrocampista brasiliano sale bene e libera Camoranesi al cross con un tacco molto elegante. Sul pallone centrato dall’italoargentino, però, non arriva, per pochi centimetri, Amauri, che quindi grazia Davidovitch. A questo punto il Maccabi ha uno scatto d’orgoglio e inizia ad alzare la testa, facendosi vedere dalle parti di Buffon. L’occasione più ghiotta dell’intera partita, quindi, il Maccabi la costruirà poco prima della mezz’ora quando sugli sviluppi di un corner la difesa italiana si dimenticherà il frizzante Dvalishvili che sarà però chiuso in due tempi da un grande Buffon, autore di una vera prodezza in questa situazione. Dvalishvili che ci prova un solo minuto più tardi, ma il suo colpo di testa finirà a lato. Diego, stasera sempre al centro della manovra Bianconera, verrà quindi ben imbeccato sulla trequarti da Camoranesi e dopo aver saltato secco un avversario scaricherà una frustata verso la porta di Davidovitch, col pallone che si spegnerà però a lato. Dvalishvili ci riproverà quindi subito dopo dal limite, ma anch’egli risulterà troppo impreciso. Al 32′ sarà il invece il solito Diego a creare ed imbeccare Amauri, che verrà però chiuso in angolo dal sempre ottimo Davidovitch. Dopo la mezz’ora, quindi, la partita sembra risvegliarsi ed intorno al quarantesimo la squadra di casa ci proverà in un paio d’occasioni: prima Dvalishvili concluderà dal limite ma guadagnerà solo un angolo dovuto ad una tempestiva chiusura di Caceres, poi Arbeitman sarà involontariamente liberato da Diego ma verrà prontamente anticipato da Buffon in fallo laterale. Qui, a ridosso della fine del primo tempo, sembra che le squadre siano già virtualmente negli spogliatoi. Il gioco ristagna infatti a centrocampo finché Diego non accende la luce: vede Caceres tutto solo sulla destra e lo pesca con un lancio millimetrico, il terzino uruguagio è bravo a stoppare di petto portandosi in avanti il pallone e crossandolo basso sul dischetto del rigore dove arriva puntualmente a rimorchio Camoranesi che calciando di prima intenzione trova una deviazione decisiva di Keinan: è il goal del vantaggio, che chiude anche il primo tempo. L’inizio della ripresa pone sotto i riflettori un Maccabi che pare essere sceso in campo con ben altro approccio rispetto al primo tempo, ma è solo un fuoco di paglia. Dopo i primissimi minuti di leggero forcing, infatti, la partita torna sui ritmi avuti per gran parte del primo tempo. Al 53′ la Juve raddoppierebbe anche, ma il goal è giustamente annullato dall’arbitro: Diego batte una punizione dalla trequarti sinistra del nostro fronte offensivo ed Amauri, partito in posizione irregolare, batte Davidovitch, anticipandolo. La terna è però attenta ed invalida la sua realizzazione. Quattro minuti più tardi una ripartenza del solito Diego agevola con una sua rifinitura Amauri che scattato in posizione regolare, questa volta, non trova però la porta. Al 65′ è ancora Diego a rendersi protagonista: dopo aver ricevuto da Caceres salta un uomo di netto e si libera di un secondo per andare al tiro di sinistro, senza però trovare la porta. A quel punto il Maccabi ha un ritorno di fiamma e prova ad accelerare per trovare il pareggio. Al 67′ Ghadir è fermato per fuorigioco. Ed è una fortuna, il giovane israeliano, infatti, aveva bruciato Grosso andando a trovarsi a tu per tu con Buffon. Una decina di minuti più tardi Rafaelov lancia un pallone insidiosissimo in area ma né Arbreitman né Ghadir stesso ci arrivano, sprecando una ghiottissima occasione. Altri due minuti e Rafaelov prova a fare tutto da solo, convergendo da sinistra per sparare di destro, senza però trovare la porta. All’82, infine, l’ultimo vero tentativo dei padroni di casa: Ghadir, velocissimo, è lanciato nello spazio, ma il sempre attento Buffon esce e lo anticipa in rimessa laterale. Da lì alla fine la Juve non avrà più alcun problema a controllare il match. Non solo, saranno proprio i Bianconeri a creare l’ultima occasione: a tempo già scaduto Caceres, imbeccato da – ma guarda un po’ – Diego crossa pericolosamente da destra, ma il pallone è messo in angolo da Teixeira.

IL COMMENTO DI MIRKO NICOLINO
Qualificazione vicina (e come avevo pronosticato lontana per il Bayern). Intendiamoci, in Israele non abbiamo assistito ad una prestazione esaltante dei bianconeri, ma quantomeno confortante, con Diego che a tratti ha acceso la luce e il solito Buffon (mostruoso) al quale dobbiamo almeno i 2/3 della vittoria di ieri sera. Apprezzabile, comunque, la capacità, almeno questa volta, di gestire un vantaggio seppur minimo. Come dico da qualche tempo a questa parte, paradossalmente la Juventus ha più chance in Champions, e i risultati delle altre confermano in parte questa mia convinzione. Serve però maggiore continuità, il recupero di qualche infortunato e l’adeguamento al modulo di alcuni uomini, come Felipe Melo autore anche ieri sera di una prestazione molto generosa, ma pur sempre protagonista di qualche errore banale che ha messo in difficoltà gli egregi Chiellini e Le Grottaglie. Godiamoci, in ogni caso un Camoranesi strepitoso e un Caceres diligente: tra i due l’intesa sembra sia in crescita e mi fanno bene sperare per il prosieguo della stagione.

IL COMMENTO DI FRANCESCO FEDERICO PAGANI
Juventus che vince quindi meritatamente il match. Sicuramente non è stata una partita esaltante (anche per i limiti tecnici dei padroni di casa), ma si può dire che i Bianconeri non abbiano rubato niente, anzi. Come si può leggere anche dalla cronaca della partita non hanno corso grandissimi pericoli, a parte quel black out alla mezz’ora su cui ha posto una pezza Buffon. Per il resto niente di che. Di contro, invece, Davidovitch ha dovuto sì penare per disinnescare alcune ottime conclusione dei giocatori juventini. Risultato comunque importantissimo sia perché consegna tre punti alla società di Corso Galileo Ferraris sia perché la vittoria bavarese del Bordeaux porta la Juve a più quattro sul Bayern. Una vittoria nelle ultime due partite, quindi, e gli ottavi sarebbero realtà.

IL COMMENTO DI ANDREA RANALDO
Nemmeno la vicinanza a Gerusalemme, terra di miracoli, ha risvegliato la Juventus dal suo sempre più preoccupante torpore. Importa poco, anche se dovrebbe contare tantissimo, che la stentata imposizione sul Maccabi spalanchi le porte verso gli ottavi di finale. Il vero problema è che questa squadra non riesce ad appassionare. E soprattutto, è destinata ad andare incontro a scoppole d’altri tempi: perché con il Maccabi può anche bastare super Buffon, ma quando ci si ritroverà di fronte a squadre come Barcellona e Chelsea, anche il miglior portiere del mondo è destinato a capitolare inesorabilmente. Iniziamo a prenotare il pallottoliere… I limiti di questa Juventus sono evidenti: l’assoluta mancanza di gioco è problema che ci si porta appresso da diverse stagioni, ma mai come quest’anno il potenziale della squadra richiederebbe ben altre prestazioni. Non sono tra coloro che considera fallimentare il mercato: a mio avviso sono arrivati giocatori in grado di garantire il salto di qualità definitivo. Ritengo, però, che ci sia dietro un modesto lavoro tattico. La squadra cambia moduli e interpreti, senza però mostrare mai schemi che denotino l’accortezza di Ferrara e del suo entourage. La scintillante partita con la Sampdoria non deve trarre in inganno; è stata la più classica delle eccezioni, che oltre ad illudere tifosi e addetti ai lavori, ha confermato la tristissima regola: la Juve vista finora è stata sorretta unicamente dai colpi dei singoli. Nei piani estivi, Diego avrebbe dovuto rappresentare il fulcro della manovra, ma diventa difficile, anche per un talento come il brasiliano, riuscire a prendere in mano una squadra in cui il movimento senza palla è pressoché assente, e in cui le distanze tra i reparti non garantiscono un’azione convinta ed armoniosa. Ci si ritrova, così, a vedere il trequartista verde-oro predicare nel deserto: è abilissimo nel liberarsi della marcatura, ma una volta in possesso del pallone non ha mai un compagno da servire in profondità, e questo lo porta a conquistare, come massimo ottenibile, inutili punizioni a metà campo. Certo, anche la sfortuna è componente che ha indubbiamente influito in questo inizio di stagione: i lungodegenti Sissoko e Del Piero sono giocatori fondamentali per l’economia della squadra, così come lo era diventato, con il nuovo modulo, anche Giovinco, l’unico insieme a Diego e a Camoranesi in grado di saltare l’uomo;  il paragone con Tiago è infatti impietoso, e conferma, una volta di più, di come il portoghese sia tra i giocatori più inutili della storia. Del resto, ne conoscete tanti di centrocampisti che in più di due anni non hanno mai segnato un gol, né confezionato un assist? Numeri indecenti, che dovrebbero relegare Tiago alla terza categoria. Ma senza eccedere con la perfidia, ci accontenteremmo di una soluzione: di non vederlo, mai più, con la maglia bianconera…

TABELLINO
Maccabi Haifa – Juventus 0-1
RETI: 47′ pt Camoranesi
MACCABI HAIFA: Davidovitch; Masilela, Teixeira, Keinan, Meshumar; Osman, Culma (46′ Ghadir), Boccoli, Katan; Dvasishvili (56′ Refaelov), Arbeitman. A disposizione: Edri, Harazi, Maymon, Tawatha, Zaguri. All. Levy
JUVENTUS: Buffon; Caceres, Chiellini, Legrottaglie, Grosso; Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi, Diego, Tiago (60′ De Ceglie); Amauri. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Grygera, Molinaro, Immobile, Trezeguet. All. Ferrara
ARBITRO: Tere Hauge (Norvegia)
AMMONITI: 26′ Masilela, 36′ Felipe Melo e Culma, 71′ Osman

Trovi questo articolo anche su Sciabolata Morbida.

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  1. Complimenti a Francesco per il primo articolo sul blog.

    • Gentile
    • 4 novembre 2009

    Sprazzi seri di Diego, spero abbia capito che deve cercare di più il dribbling, rischiare di più. Certamente la Serie A è più impegnativa anche quando si affrontano i Codrea e i Vergassola di turno ma il nostro Ribas Da Cunha possiede i numeri per fumarsi anche Zanetti e Cambiasso secondo il mio parere qualunque. Avanti così con pazienza e umiltà. Un saluto e un in bocca al lupo a tutti.

    • Mirko Nicolino
    • 4 novembre 2009

    Occhio che non è il primo articolo di Francesco 😉 Vi siete persi una paio di schede eccellenti

    • Raido
    • 4 novembre 2009

    "Una vittoria nelle ultime due partite, quindi, e gli ottavi sarebbero realtà."
    A dire il vero con il Bayern a 4 punti e la Juve a 8 e mancando 2 partite basta un pareggio con il Bayern.
    Ciao

    • Antonio Corsa (ACB)
    • 4 novembre 2009

    Il primo sulla Juve 🙂

    • Gianluca Marzadro
    • 4 novembre 2009

    Purtroppo non sono riuscito a vedere la partita. A quanto pare non mi sono perso molto. Contentissimo per i tre punti che ci permettono di affrontare con un filo di tensione in meno i prossimi incontri.
    A parità di punti, quali sono i criteri per stabilire la classifica?

    • Fabio
    • 4 novembre 2009

    E' uno scandalo che un MITO un FUORICLASSE come gIGi non sia tra i candidati al Pallone d'oro…Ieri ha fatto una cosa a dir poco S-E-N-S-A-Z-I-O-N-A-L-E!!!!!!
    Comunque tornando alla partita a me sinceramente il belgioco non interessava, contavano i 3 punti….e così è stato…GRAZIE RAGAZZI!!!!
    Non ho capito la scelta di Tiago…bah…a Ferrà ma che fai???
    Sottolineo le grandi prove di Caceres e Camo (Fenomale) e di Diego che a quanto pare sta ritrovando la forma giusta e sarebbe ora…
    Dai ora assalto al Bordeaux voglio arrivare primo al girone…

  2. @Fabio: il feeling tra Pallone d'Oro e portieri è sempre stato piuttosto scarso e Buffon è già stato bravo a riuscire a strappare un risultato degno di nota, in questo ambito, a suo tempo.
    Dopo una stagione travagliata come quella passata, comunque, non può essere ritenuto uno scandalo il fatto che non sia tra i candidati.
    Vedrai che se si manterrà su questi livelli, comunque, tornerà ad esserlo già dall'anno prossimo! 😉

    @ Tifoso Juventus: grazie per i complimenti, ma come dice giustamente Mirko questo non è il primo pezzo che pubblico sul blog dell'Uccellino. 😀

    • garrison
    • 4 novembre 2009

    Vittoria + sofferta nel punteggio che in pratica. Juve + coperta, qualche distrazione di troppo sui calci piazzati (invece negli ultimi 2 anni eravamo quasi impeccabili da questo punto di vista). Diego poesia avrebbe bisogno di compagni diversi probabilmente. Qualificazione vicina (comunque abbiamo uno scontro diretto anche se il baayern fuori casa é un'altra cosa), primo posto invece assai difficile (servono due vittorie quasi sicuramente). Complimenti a Blanc ed al Bordeaux, squadra ostica.

    • mambo
    • 4 novembre 2009

    rivalutato il pareggio casalingo con il bordeaux (ma che rabbia per il pareggio all'ultimo); una partita da portare a casa e così è stato. Buon Cacares, ogni volta che sale in attacco qualcosa accade. Soffriamo incredibilmente su punizioni, o cross, dalla trequarti sul secondo palo, i goal li prendiamo spesso in quel modo e anche ieri sera….Nel complesso buon Diego.

    • Maskered
    • 4 novembre 2009

    Bell' articolo di francesco complimenti!
    dico la mia: Ciro insisti con questo modulo!! con legrottaglie in campo siamo più equilibrati nella fase difensiva perchè saliamo meglio questo è un dato di fatto abbiamo fatto molti fuorigioco e ben riusciti. Tiago si è sacrificato in un ruolo non suo ma può essere un alternativa interessante in caso di emergenza come questa! con giovinco ieri sera si vinceva di 2 o 3 gol.
    bene poulsen tatticamente perfetto… il suo doppione MELO? tanta grinta tanto cuore…. piedi inguardabili per un centrocampista che si faccia un po di MURO con il sinistro….. CIRO INSISTI.

  3. Grazie anche a te, Maskered!

    • Davide
    • 4 novembre 2009

    Spero che la Juve continui di questo passo, non sò se i nostri blackout sono dovuti alla troppa sicurezza o alla troppa paura, con un Diego così però possiamo certamente fare bene.
    Articolo molto ben scritto!

  4. …e grazie anche a Davide. 🙂

    Venendo a Diego: dal mio punto di vista, che può essere sbagliato ovviamente, penso due cose.
    Da una parte può davvero diventare un'arma letale sulla trequarti: quando riceve lo scarico dai compagni in quella zona di campo, infatti, salta nove volte su dieci l'avversario diretto andando a creare superiorità numerica. Poi certo, questa cosa andrebbe sfruttata con due punti davanti a lui, secondo me, che potrebbero o andare nello spazio per ricevere la sua rifinitura o creargli lo spazio per andare a concludere direttamente.
    Dall'altra, però, spesso si abbassa troppo per andare a gestire il pallone a centrocampo, dove dovrebbero essere i Melo, i Sissoko e i Marchisio a fare quel tipo di lavoro. Allontanandosi così tanto dall'area di rigore, infatti, perde molta della sua efficacia e, soprattutto, facendo quel tipo di gioco per 90 minuti filati finisce con lo stancarsi troppo. Ieri a 15/20 minuti dalla fine, ad esempio, io l'avrei sostituito. Ma non perché stesse giocando male ovviamente (è stato sicuramente uno dei migliori in campo), quanto perché era in palese debito d'ossigeno.

    Insomma, dal mio punto di vista oggi lui è troppo accentratore da una parte, e la squadra lo sostiene troppo poco dall'altra.
    Spero quindi vivamente che Ferrara sappia lavorare al meglio su questi aspetti di modo da portare Diego a potersi esprimere al meglio.

    • digitaljail
    • 4 novembre 2009

    Complimenti per l'articolo!!!

    • danio
    • 4 novembre 2009

    Purtroppo la juve da sempre l'impressione di essere una squadra nn organizzata, poco compatta che vive di illuminazioni dei suoi singolo campioni. Basta una verticalizzazione per mettere in difficolta' tutti i reparti e troviamo all'improvviso gli attaccanti avversari uno contro uno con i nostri difensori. altro grave problema nn esiste in fase di attacco un minimo movimento senza palla, tutti aspettano il pallone sui piedi, cosi' nn si riesce mai a creare una netta superiorita' numerica.
    I problemi sono veramente tanti, spero con il tempo ferrara li riesca a risolvere……sempre forza juve

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