Manfredi Martino smentisce che i sorteggi fossero truccati
POTETE LEGGERE QUI L’ESAME DI MARTINO FATTO DAL PM NARDUCCI
Controesami.
Parla l’avvocato Moriscanti, in difesa di Fabiani: “In riferimento alle dichiarazioni che lei ha dato pocanzi alla corte, in riferimento in modo particolare ai sorteggi arbitrali, che in una sola occasione lei avrebbe avuto.. – non so chiedo conferma – la sensazione che forse in un determinato sorteggio una sola volta era avvenuto qualcosa di strano. Ora la mia domanda è questa: è stata una sua sensazione oppure ha una accontezza che effettivamente è successo qualcosa di strano in quel sorteggio?”. La risposta: “Nono, è stata una sensazione”. La Moriscanti: “Solo una sua sensazione?”. “Si”. Altra domanda: “Senta, il sorteggio di cui stiamo parlando nel momento in cui lei ebbe questa sua sensazione era il sorteggio della gara Milan-Juve da quello che ha detto lei prima. Senta. Chi è stato l’arbitro poi designato per quella gara, se lo ricorda?”. Risposta: “Si, fu Collina”. Domanda: “Quindi il miglior arbitro al mondo?”. Risposta: “A detta di molti..”. La Moriscanti: “A detta di tanti, forse di tutti. Senta, alla procedura di sorteggio.. lei prima ci ha riferito che c’era il sig. Bergamo, il sig. Pairetto ed un giornalista. Ci può collocare esattamente dove si trovava il Bergamo, dove si trovava il Pairetto..?”. Manfredi indica un signore per mostrare le distanze.. e poi aggiunge: “Il tavolo era un tavolo rettangolare dove al centro stava seduto nella stagione 2004/05 il notaio (poi specifica i nomi, ndACB), sulla sinistra un’urna che conteneva le palline delle partite e c’era il sig. Pairetto, sulla destra del notaio c’era l’urna con le palline degli arbitri, il sig. Bergamo e, di volta in volta, un giornalista diverso”. Domanda: “Quindi da quello che ho capito a questo sorteggio partecipavano i 2 designatori, 1 notaio ed 1 giornalista ogni volta diverso. Nell’aula dove si svolgeva il sorteggio quale e quanti altre persone erano presenti, se erano presenti altre persone?”. Risposta: “Mah, nel corso degli anni per esempio a Coverciano erano presenti in un primo momento anche tutti gli arbitri, successivamente invece furono… diciamo cambiò il programma.. mentre c’era il sorteggio gli arbitri si allenavano. Al sorteggio potevano assistere.. praticamente era pubblico, nel senso che potevano assistere sia i giornalisti che società. A Milano l’ultimo sorteggio prima di Natale magari si faceva in Lega davanti ai presidenti di Società..”. Domanda: “Quindi c’erano tante o poche persone? Mediamente”. Risposta: “A Roma c’erano mediamente un.. 5-10 giornalisti al massimo e magari a Firenze un pò di più”. Domanda: “Senta, lei prima ha fatto una dichiarazione e ha detto che queste urne venivano girate da quello che ho capito per far girare appunto queste palline. Queste palline nel momento in cui l’urna veniva divelta di volta in volta si ammaccavano o no? Potevano ammaccarsi o no?”. Risposta: “Si potevano ammaccare”. Domanda: “Quindi il fatto della pallina che si ammacca.. mi faccia capire.. si può ammaccare ogni volta che io giro..?”. Risposta: “Non necessariamente”. “Però può capitare!”. Manfredi: “Può capitare”. Domanda: “Quindi può capitare che io introduco una pallina il giovedì precedente, giro l’urna, quindi la pallina si ammacca… il giovedì successivo torno di nuovo con quella pallina, giro di nuovo l’urna e la pallina questa volta si ammacca in modo diverso rispetto alla settimana precedente?”. Risposta: “Sì, può capitare”. Domanda: “Senta, chi inseriva i bigliettini con su scritto i nomi delle gare e i nomi dell’arbitro all’inteno delle sfere?”. Risposta: “Io”. Domanda: “Quando lei scriveva il nome dell’arbitro o della gara questo foglietto poi come lo inseriva? Lo piegava, lo chiudeva o lo inseriva tranquillamente così aperto?”. Risposta: “Era un foglio di piccole dimensioni piegato quattro volte, cioè a metà e poi una ulteriore metà”. Domanda: “Senta, e nel caso in cui in una occasione si può essere aperta una sfera, secondo lei visto che lei per sua diretta conoscenza visto che era lei a mettere i foglietti nella pallina… anche se succedesse che si apre la sfera ed esce fuori il bigliettino è possibile leggere il nome dell’arbitro o il nome della gara su quel bigliettino?”. Risposta: “No, al massimo si poteva leggere una lettera, ma.. neanche”. Domanda: “Quindi non si poteva leggere”. Risposta: “No”. Domanda: “Senta, lei prima parlando ci ha spiegato in un momento che c’erano degli arbitri sui quali i designatori puntavano..”. L’avvocato chiede che le sia spiegato il senso di quelle frasi “per un designatore significa il fatto di puntare su un arbitro bravo oppure qualcos’altro?”. Risposta: “Nono, sicuramente su un arbitro bravo e affidabile..”. Taglio perchè poi si passa a parlare di altro (ce ne sarebbero di cose da dire… in pratica smentisce tutto ciò che ha detto prima, a 360°, dalla Fazi, a Nicchi, a De Santis, a Lecce-Juve dove il teste ammette che fosse una prassi di tutti entrare negli spogliatoi..).
Prende la parola, fra gli altri, l’avvocato Prioreschi, difesa Moggi (taglio il resto, e passo solo a Milan-Juventus): “Senta, un solo chiarimento con riferimento a questo benedetto o maledetto sorteggio di Milan-Juve. Ad un certo punto lei dice che Bergamo fa un colpo di tosse, ho capito bene?”. Risposta: “Sisi”. Domanda: “Lo fa mentre il giornalista estrae la pallina, è così?”. Risposta: “Mmm.. diciamo lo fa nel momento in cui.. il.. giornalista.. sta con la mano nell’urna, sì”. Domanda: “Qual è allora l’incidenza del… allora che cosa significava fare un colpo di tosse mentre il giornalista pesca la pallina, me lo spiega?”. Risposta: “Ma, niente. A me fu chiesto se in occasione..”. Domanda: “A parte le sue percezioni.. Abbiamo capito che era una sua sensazione però voglio dire anche logicamente.. il giornalista pesca, Bergamo fa il colpo di tosse e manda il messaggio al giornalista? Questo è il…?”. Risposta: “Nonono..”. Prioreschi: “A mbè, perchè se nò non si capisce..”. Risposta: “Nono.. Diciamo… è stata un.. ripeto.. un discorso puramente casuale, non..”. Domanda: “Quindi il colpo di tosse di Bergamo non c’entra niente con tutto il sorteggio, quindi questo è, perchè allora..”. Manfredi: “Scusi?”. Domanda: “Il colpo di tosse di Bergamo quindi non c’entra nulla col sorteggio”. Risposta: Il colpo di tosse di Bergamo.. se non sbaglio.. mi fu chiesto se c’erano delle maniere per.. per farsi capire e… io risposi.. “Guardi sinceramente no, mi pare di ricordare che”…”. Prioreschi: “Ho capito, ma il colpo di tosse Bergamo lo dà quando il giornalista pesca!”. Risposta “Dopo diciamo che esce la partita Milan-Juve, sì. Cioè..”. Domanda: “Quindi che cos’è, un messaggio al giornalista?”. Risposta: “No!”. Domanda: “Cioè io voglio sapere ma il giornalista era d’accordo con il sorteggio?”. Risposta: “Ma no!”. Prioreschi: “E allora?”.
Già, e allora?
e allora? …speriamo che la verità venga a galla e giustizia sia fatta.
ottimo lavoro AcB NESSUNO LE DICE QUESTE NOTIZIE MA CI SONO.
Ma magari non dicessero nulla! Invece dicono, e male. Il falso.
sempre un ottimo lavoro
Quel che ha dichiarato Riccardo Bianchi, della "Provincia di Como", è la cosa più vera che sia mai stata detta a proposito del sorteggio.
Con tutti i giornalisti che c'erano, ogni volta, se ci fosse stato anche solo il sentore di un imbroglio avrebbero fatto le corse per essere i primi a scriverlo.