Anche Enzo Bucchioni de Il Giorno torna sulle deposizioni..

Enzo Bucchioni
Così Enzo Bucchioni, vice-direttore di Quotidiano Nazionale (che indirettamente ringrazio), in un articolo apparso l’8 novembre su Il Giorno. All’interno è disponibile il PDF con la pagina del giornale.
L’equilibrio non è di questo mondo di carta stampata, passare da «bluff Mou» a «mago Mou» è praticamente un attimo. Per fortuna Mourinho è una persona seria, non ama gli adulatori, e sa bene di essere semplicemente un allenatore vincente e carismatico, capace di cambiare con le sostituzioni le sorti di una partita come gli è successo l’altra sera a Kiev. Non è stata la prima e non sarà l’ultima volta. Ma per chi non l’avesse capito, parlare oggi di mago Mou serve solo per riportare alla mente l’unico vero, grande mago della storia dell’Inter: Helenio Herrera. Prendiamolo come auspicio, del resto visto quello che c’è in giro i nerazzurri possono davvero tornare a vincere una Champions League dopo 45 anni di attesa. Non dolce, naturalmente. Lo diciamo anche per dare una speranza a questo nostro campionato senza un futuro, già irrimediabilmente prigioniero degli umori e degli amori di una squadra-padrona dopo appena undici giornate. Solo un’Inter distratta dalla Champions potrebbe lasciare qualche punto per strada e qualche speranza alle squadre inseguitrici che tutto sono fuorchè un branco di lupi famelici. Alla Juve manca un leader in campo, ma anche in panchina. Il nemico del Milan è l’anagrafe, quello della Roma l’ambiente. All’orizzonte non c’è l’anti-Inter, anche se teniamo sempre i binocoli a portata di mano. A proposito di equilibrio, ecco, questo è un campionato senza alcun equilibrio. E non sappiamo neppure quanto equilibrio ci sia nelle dichiarazioni di Manfredi Martino al processo per Calciopoli. Secondo lui il sorteggio era truccato. Ora io vago tra il sentirmi offeso e il sentirmi indagato. E con me tutti quei venti-trenta giornalisti che a turno per un paio d’anni hanno tirato su le palline dall’urna di Coverciano. Qui non si tratta di stare con Bergamo o contro Bergamo, con Pairetto o contro Pairetto, si tratta solo di stare con la verità. Io non ho mai estratto palline calde o fredde, o palline ammaccate come dice Manfredi Martino. E come me hanno fatto tutti i rispettabilissimi colleghi. Non ho mai sentito i colpi di tosse dei designatori e se anche li avessi sentiti avrei pensato all’influenza di stagione. In questo paese senza equilibrio, ormai ognuno può dire quello che vuole impunemente. Per questo mi aspetto in tempi brevi una discesa in campo dell’Unione stampa sportiva in difesa di una categoria spesso indifendibile, ma non nel caso in questione. Chiedo troppo? In caso contrario la magistratura dovrebbe farsi dare i nomi di tutti i giornalisti e denunciarli per favoreggiamento nei confronti della «Cupola» di Moggi. Perché negli anni di Calciopoli, gli arbitri non li sorteggiavano Bergamo e Pairetto, ma i giornalisti. Per ricordarlo non serve un mago, basta un po’ di memoria. Datemi l’equilibrio, solleverò il mondo: ma l’impresa è titanica.
Sinceramente sig. Bucchioni,ma molto sinceramente Lei mi lascia da tempo sconcertato,poichè cambia in continuazione opinione e idea su ogni fatto sportivo specie se riguarda l'Inter.E questo non è atteggiamento da giornalista,e nemmeno da uomo. Anche stamani afferma i limiti e le colpe della Juventus e poi non perde di invitare Balotelli a farsi un esame di coscienza e a convincersi delle proprie colpe. Ma quando mai colpe,e specialmente ultimamente. Agli insulti,alle squallide provocazioni,ai biechi cori che solo oggi hanno risalto,il ragazzo (19 anni,dico dicannove,lei ne più di sessanta magari) ha solo portato il dito al naso invitandoli al silenzio poichè egli risponde con i fatti. E se si è arrivati a questi punti anche un pò di responsabilità è di tutti coloro che pubblicamente (giornalisti e addetti ai lavori) ed anche in campo hanno attaccato Balotelli.
Signor Bucchioni,diciannove anni li ha avuti anche Lei,non aveva vinto due scudetti,non aveva la pelle nera,non era forte come questo ragazzo,che si è trovato con una maglia gloriosa addosso e alla prima apparizione ha appiccicato al muro la beneamata bianconera. Smettetela voi dall'esterno,e vedreteche sugli spalti ed in campo finirà.
Buon lavoro. Scriva cose migliori,non esiterò ad applaudirla.
Di moralisti, e presunti tali, ne ho piene le scatole. Del sig.(?) Bucchioni, che si erge a censore, accusando il presidente De Laurentis, di aver presentato ricorso, per la squalifica del Pocho Lavezzi, ma guarda un po’ che faccia tosta ha il presidente del Napoli, il calcio italiano, dovrebbe farne volentieri a meno. La partigianeria, e la dietrologia, non qualificano un giornalista che ha il dovere sacrosanto di essere obittivo. Dov’era codesto signore(?) quando nella partita di coppa Italia, contro l’Inter, annullavano un sacrosanto gol a Cavani?E nella partita di andata al S. Paolo contro il Milan, dov’era questo campione di sportivita’ quando l’arbitro, buttava fuori Pazienza, dopo due ammonizioni molto discutibili? E cosa di ieri, e l’altro ieri, non ho sentito levarsi la voce di questo campione di correttezza, quando hanno convalidato un gol in evidente fuorigioco all’Inter, e quando hanno convalidato un gol al Milan, viziato da un fallo di mano impossibile a non vedersi. Egregio signor (?) Bucchioni, un giornalista corretto, denuncerebbe le manovre di palazzo, che hanno assegnato lo scudetto ancor prima dell’inizio del campionato, ma si sa, lei come giornalista, non vale niente, quindi non e’ in grado di vestire i panni del censore!!!