Fair play finanziario: Platini fa sul serio

Jean-Luc Dehaene

Jean-Luc Dehaene

E’ stata definita proprio in questi giorni a Nyon la composizione del Panel di Controllo Finanziario per Club che avrà compito, nei prossimi anni, di mettere un freno ai bilanci pazzi del calcio cercando di proporre, con le buone o con le cattive, un modello di calcio “sostenibile” per il futuro. Capiamone di più assieme..

Il via libera all’approvazione del concetto di Fair Play Finanziario UEFA è arrivato a settembre, dopo le raccomandazioni formulate ad agosto dal Consiglio Strategico del Calcio Professionistico (PFSC), nonché sulla scorta del sostegno unanime da parte della Commissione delle Competizioni per Club UEFA e dell’approvazione dello European Club Association Board (ECA). Il concetto di Fair Play Finanziario si pone come obiettivo primario quello di aumentare la lealtà finanziaria nelle competizioni europee, senza trascurare la stabilità a lungo termine del calcio per club europeo. Per il conseguimento di tale obiettivo verranno introdotte una serie di misure, che includono l’obbligo per i club il cui fatturato supera una certa soglia, per un determinato periodo di tempo, di far quadrare i libri contabili o di raggiungere il pareggio di bilancio. In buona sostanza, i club non potranno spendere più di quello che guadagnano. Inoltre, verranno fornite consulenze su salari e spese per il mercato, nonché indicatori sulla sostenibilità dei livelli di debito. Inoltre, correrà l’obbligo per i club di onorare i propri impegni in ogni momento. Tali misure avranno una portata che andrà al di là del vigente sistema di licenze per club UEFA, la fase attuativa durerà tre anni e contribuiranno a promuovere gli investimenti a lungo termine (vivai e ammodernamento delle infrastrutture sportive) a scapito degli investimenti speculativi a breve termine. Sull’osservanza delle regole vigilerà il Panel di Controllo Finanziario dei Club, organo completato e presentato proprio in questi giorni a Nyon.

In seguito alla decisione del Comitato Esecutivo UEFA di creare un Panel di Controllo Finanziario per Club, o Panel CFC, e alla nomina di Jean-Luc Dehaene (ex primo ministro del Belgio) nel ruolo di presidente, infatti, la composizione del Panel CFC è stata approvata in settimana grazie al lavoro bilaterale di Dehaene e del presidente UEFA Michel Platini: otto esperti indipendenti da società sportive.

• Presidente: Jean-Luc Dehaene, Belgium
• Membri: Jacobo Beltrán, Spagna; Egon Franck, Germania; Umberto Lago, Italia; Johan Lokhorst, Olanda; Brian Lomax, Inghilterra; Petros Mavroidis, Grecia; Brian Quinn, Scozia; Yves Wehrli, Francia.

Per l’Italia è stato quindi scelto Umberto Lago, assessore al bilancio del Comune di Vicenza e professore associato di economia e gestione delle imprese presso l’Università di Bologna.

“Siamo all’inizio di una nuova era nel calcio europeo – ha dichiarato Platini -. Il fair play finanziario è una delle massime priorità della UEFA per garantire una maggiore trasparenza ed eguaglianza nelle nostre competizioni. Sono sicuro che il Panel CFC aumenterà la credibilità del sistema di licenze per club. Con l’introduzione del fair play finanziario, il lavoro svolto dal Panel CFC sarà fondamentale per preservare la stabilità e il buono stato di salute del calcio europeo per club nel medio-lungo periodo. Il compito del Panel CFC è assicurare che il sistema di licenze per club della UEFA venga applicato correttamente in tutte e 53 le Federcalcio affiliate, e che i club abbiamo soddisfatto i criteri definiti nelle Normative per le licenze per club UEFA. Inoltre – ha aggiunto Platini -, il Panel CFC sarà decisivo nell’implementazione e nella valutazione del Concetto di fair play finanziario, approvato all’unanimità dal Comitato Esecutivo UEFA a settembre”.

Il presidente della UEFA ha inoltre precisato: “Con queste misure non si intende colpire i club, bensì aiutarli. La premessa fondamentale è che i club non devono spendere più di quello che incassano. Sono stati gli stessi proprietari dei club a richiedere delle regole. Inizia così un’avventura nuova per il calcio europeo e la UEFA”.
Inutile sottolineare come, da buoni juventini (e col bilancio in ordine), facciamo il tifo per il CFC e per Platini che ha intrapreso questa difficile lotta. Complimenti a lui, perciò, e alla Juventus, che già da tempo (leggi: gestione Giraudo) si è posta questo obiettivo riuscendo a coniugare esigenze di bilancio con soddisfazioni sportive enormi.
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