Riepilogo week end di calcio internazionale: il girone Europeo

Anelka eroe nazionale

Anelka eroe nazionale

Giornata di spareggi ieri. Impegnate fra le altre la Francia contro l’Irlanda del Trap nel big match di giornata. Vediamo di analizzarli tutti uno ad uno, ricordando che mercoledì prossimo ci saranno le gare di ritorno che decideranno le quattro qualificate mancanti del girone europeo.

IRLANDA-FRANCIA 0-1
Forse il Trap avrebbe preferito perdere una partita nel girone di qualificazione, piuttosto che quella di stasera. Era troppo importante, per l’Irlanda, uscire imbattuti dalla sfida contro la Francia: magari non vincerla, ma almeno trovare un risultato positivo. Invece è arrivato il gol di Anelka per l’1-0 dei Bleus, che ora hanno un piede e mezzo in Sudafrica. Rete fortunosa, ma successo meritato per gli uomini di Domenech. Meritato perché in una partita dominata da tensione (sportiva) ed errori, ha prevalso la squadra che ha voluto almeno provarci. I francesi, pur senza incantare, si sono spinti qualche volta dalla parti di Given. Tanto da rischiare anche il raddoppio. L’Irlanda, invece, nella prima mezz’ora di entrambi i tempi quasi non ha giocato: roba da non superare quasi la metà campo. E aveva voglia il Croke Park a incitare i verdi; onestamente non si è mai avuta la sensazione di pericolosità da parte di Keane e compagni.

PORTOGALLO-BOSNIA 1-0
Carlos Queiroz può tirare un sospiro di sollievo: il suo Portogallo batte 1-0 la Bosnia a Lisbona ed è un buon risultato, sebbene non dia garanzie in vista del ritorno di mercoledì a Zenica. I rossoverdi avrebbero potuto anche segnare qualche gol in più, ma la Bosnia chiude il match con parecchio rammarico, dopo aver colpito due traverse e sfiorato più volte un gol che sarebbe stato importantissimo. Liedson e Meireles spaventano subito Hasagic, poi alla mezz’ora il Portogallo passa: Bruno Alves, in proiezione offensiva, viene dimenticato da Ibricic e raccoglie un cross a tagliare l’area per segnare di testa l’1-0. Senza Cristiano Ronaldo, la nazionale di Queiroz si affida all’inventiva di Deco e alle fiammate di Liedson, che però non finalizza i suoi spunti. Così il match resta in bilico e la Bosnia si fa pericolosa. Ibricic nel primo tempo e Dzeko nella ripresa vanno a un passo da gol, vedendo il pallone sbattere contro la traversa. Finisce 1-0 e ai padroni di casa può star bene così. Tiago, convocato, resta in panchina per tutti i 90 minuti.

GRECIA-UCRAINA 0-0
Bruttissima partita ad Atene per un risultato quasi scontato: 0-0 tra Grecia e Ucraina e tutto rinviato al ritorno di Kiev. In uno stadio semivuoto, la squadra di Rehhagel fa davvero poco per conquistare il successo casalingo. Pochissime le occasioni, se così si possono chiamare. Nel primo tempo Shevchenko, tra i più propositivi, ci prova due volte su punizione, senza fortuna. I greci possono recriminare su un dubbio fuorigioco al quarto d’ora e ci provano nel finale del tempo, quando Pyatov risponde bene al colpo di testa di Gekas. Nella ripresa cambia poco. Ai punti la vincerebbe l’Ucraina, che almeno ci prova, con qualche folata di Shevchenko e un paio di tiri da fuori (bel destro di Mikhalik, deviato in corner da Tzorvas; conclusione di Kobin, a lato). Sul fronte opposto, si annota soltanto un tiro alto di Samaras e un colpo di testa di Kyrgiakos allo scadere. Per il resto è un match spezzettato e privo di bagliori: troppo poco per due squadre che si giocano una qualificazione al Mondiale.

RUSSIA-SLOVENIA 2-1
Guus Hiddink spreca l’occasione per chiudere i giochi nella corsa al suo quarto mondiale consecutivo (dopo quelli disputati con Olanda, Corea del Sud e Australia). A raggelare i russi, dopo la doppietta di Bilyaletdinov e una serie di altre occasioni mancate, è il gol di Pecnik a un minuto dalla fine. Una beffa, dopo aver visto una sola squadra in campo per 85 minuti. Al 40′ Bilyaletdinov mette fine alla resistenza di Handanovic, con un gran destro dopo aver disorientato mezza difesa ospite con una finta in area; al 7′ della ripresa lo trafigge di nuovo da due passi sfruttando un rimpallo. Il portiere udinese ce l’ha messa tutta per tenere a galla i suoi (al 14′, ottimo con il piede sul sinistro di Zhirkov; al 32′ e al quarto d’ora della ripresa, puntuale sulle sventole di Ignashevich su punizione; a venti dalla fine, sul colpo di testa di Pavlyuchenko). Sintesi di un match a senso unico, fino alla beffa di Pecnik (e al quasi raddoppio di Suler): mercoledì a Maribor per Hiddink e soci non sarà una passeggiata.

(Credits: Gazzetta.it)

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  1. 16 novembre 2009

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