Lussemburgo – Italia 0 – 4 (La speranza è l'ultima a morire)

C'è ancora vita..

C'è ancora vita..

Gli Azzurrini arrivano allo stadio Josy Barthel per provare a rilanciare le poche residue speranze di qualificazioni al prossimo campionato Europeo under 21. Per farlo Casiraghi, che non può contare sullo squalificato Balotelli, si affida ad un 4-4-2 classico con Mannone tra i pali, capitan De Silvestri terzino destro, Santon sulla fascia opposta e la coppia Ariaudo-Ogbonna a completare il pacchetto difensivo. A centrocampo, invece, vengono scelti Schelotto e Barillà come ali con Marrone e Bolzoni in mediana, mentre in attacco arriva l’esordio di Okaka, affiancato da Borini. Vediamo come è andata…

LA CRONACA
L’Italia comincia subito forte: dopo due soli minuti Schelotto riceve palla in area e stacca per colpire di testa da posizione favorevolissima, non centrando però la porta. Subito dopo un liscio di un difensore lussemburghese spiana la strada ad Okaka che una volta entrato in area viene però fermato in tackle appena prima che possa calciare verso la porta difesa da Yann Heil. E’ però un fuoco di paglia: per tutto il quarto d’ora successivo, infatti, gli Azzurrini si siederanno senza produrre più gioco né azioni pericolose. Poco prima del ventesimo, quindi, i nostri hanno un’altra folata: Borini pesca al limite dell’area Okaka che dopo aver controllato benissimo si gira calciando verso la porta avversaria, trovando però l’opposizione di un avversario. Giusto il tempo di recuperare il pallone ed un pimpante De Silvestri crossa da destra trovando il colpo di testa di Okaka, che non riesce però a dare al pallone la forza sufficiente a battere Heil. Dopo un secondo momento di stanca, quindi, Borini guadagna una punizione dal limite dell’area: invece che battere di prima cercando una pennellata sopra la traversa, però, gli Azzurrini decidono di far battere di seconda a Santon, che cerca la conclusione di potenza. Il pallone viene però deviato in angolo dalla barriera. Altri dieci minuti di nulla e l’Italia decide finalmente di cambiare marcia. Al 34′ una palla rimpallata al limite dell’area giunge a Barillà che calcia di prima intenzione, trovando però l’opposizione di un difensore lussemburghese. Subito dopo, quindi, i padroni di casa costruiscono l’unica azione degna di nota della loro prima frazione di gioco: punizione scodellata nell’area Azzurra, il pallone sfila sul secondo palo dove ci sono ben tre giocatori liberissimi. A colpire il pallone è uno di questi che però, fortunatamente, lo prende male, effettuando un ponte in mezzo all’area invece che colpire cercando direttamente la porta. L’appoggio in direzione di Twimumu sarebbe comunque molto valido non fosse che Ariaudo riesce a metterci una pezza determinante, anticipando il giovane colored lussemburghese. Due minuti più tardi si consuma la più classica delle occasioni che in gergo chiamiamo goal sbagliato, goal subito: Ogbonna lancia De Silvestri che entrato in area scarica al centro dove un accorrente Barillà giunge puntuale all’appuntamento realizzando l’1 a 0. Prima del termine della prima frazione, quindi, gli Azzurrini costruiscono un altro paio di buone azioni: prima Schelotto viene lanciato in profondità, venendo anticipato dal portiere avversario. Heil che però finisce col terminare fuori dall’area palla in mano. Sarebbe quindi punizione dal limite con tanto di cartellino giallo – come minimo – per il portiere di casa. L’arbitro, Thomas Vejlgaard, ed i suoi assistenti non si avvedono però della cosa, non intervenendo. Subito prima del duplice fischio, quindi, Schelotto si fa vedere ancora andando a crossare da destra un pallone che deviato da un difensore finisce giusto in area piccola dove arriva Okaka che di gran carriera anticipa Heil, mettendo però alto sulla traversa. La ripresa è invece un monologo Azzurro. In particolar modo la prima mezz’ora. Dopo tre minuti Schelotto, Il Levriero, trova Okaka al limite dell’area; la punta romanista si libera bene del diretto marcatore calciando però a lato. Al settimo una duplice occasione: prima Soriano libera Barillà che inseritosi in area calcia contro ad Heil, poi Borini scatta andando a trovarsi a tu per tu col portiere avversario piazzando però male il pallone, parato dal giovane lussemburghese. Poco dopo è la stessa punta del Chelsea a farsi vedere: De Silvestri pennella dal limite dell’area, Borini colpisce di testa stampando la palla contro l’incrocio esterno. L’arbitro ferma però tutto reputando erroneamente irregolare la posizione del giovane in forza alla squadra riserve dei Blues. Al decimo arriva quindi uno squillo dalla squadra di casa: un cross mette in difficoltà la nostra retroguardia, il tiro dal limite che ne scaturisce è prontamente deviato in angolo da un colpo di testa provvidenziale operato da Ogbonna. Questa occasione spegne un po’ l’ardore degli attacchi azzurri che per una decina di minuti rallenterà il ritmo. Al ventesimo, quindi, la coppia Schelotto-Okaka si fa vedere ancora una volta: l’italoargentino fugge sulla destra centrando per la punta italonigeriana che appostata sul secondo palo firma il raddoppio, annullato però dall’arbitro per fuorigioco. Il nostro giovane colored comunque non ci sta ed un solo minuto dopo scambia ancora con Schelotto per andare poi a concludere, trovando però la pronta risposta di Heil. Due minuti più tardi, quindi, il meritato 2 a 0: è ancora una volta Schelotto, abile a sfruttare al meglio la grande libertà concessagli sulla destra nel secondo tempo, a creare scompiglio sulla sinistra della difesa di casa; il suo cross basso è girato in porta da Borini col pallone che viene però respinto sulla linea da un difensore. Decisivo, quindi, il tap-in di Soriano, lesto a trovare la via del raddoppio. Subito dopo Okaka si rende pericoloso ancora su di un filtrante di Barillà, anche se è tutto vano: per Vejlgaard la posizione è ancora irregolare. Poco prima della mezz’ora l’Italia si complica la vita da sè: De Silvestri cerca di tenere in campo a tutti i costi un pallone destinato ad andare in fallo laterale regalandolo ai nostri avversari che partendo d’infilata arrivano fino al limite della nostra area calciando pericolosamente, senza trovare però lo specchio della porta. E’ quindi ancora una volta Borini a rendersi pericoloso: lanciato da una verticalizzazione di Ogbonna si infila in mezzo a due avversari trovandosi ancora una volta a tu per tu con Heil. Per l’ennesima volta, però, il portiere lussemburghese compie il miracolo. E proprio quando iniziano a levarsi commenti entusiastici in relazione alla sua prestazione Heil perde la testa: al 31′ esce male fino al limite dell’area cercando di anticipare Okaka regalando quindi palla a Barillà che, tutto solo, segna il 3 a 0 a porta vuota. Poco più tardi esce a vuoto su di un calcio d’angolo facendo sì che Marilungo depositi in rete il pallone del 4 a 0 che chiude il match. Negli ultimi dieci minuti, infatti, l’Italia addormenta il match aspettando il triplice fischio finale.

IL COMMENTO
Un’Italia protagonista di un primo tempo a tratti soporifero e di una ripresa per buona parte dominata (ma quando si passa in vantaggio gli spazi si aprono e tutto diventa più facile…) ha la meglio su di un Lussemburgo tutto sommato onesto. Non tragga in inganno il risultato pesante con cui è terminata la partite, il Lussemburgo pur avendo costruito pochissimo ha dimostrato di avere un movimento giovanile in crescita sia a livello tecnico che, soprattutto, tattico. Nel primo tempo, infatti, la squadra di Holtz tiene benissimo il campo. Nella ripresa, sbilanciatasi cercando il pareggio, lasciano invece delle praterie. In particolare sulla propria sinistra, facilitando molto il lavoro di Schelotto, che diventerà infatti pressoché inarrestabile nel corso della seconda frazione. Italia che si trova quindi a sei punti dalla vetta e deve vincere le ultime tre partite per poter avere speranze di accedere agli Europei. Insomma, la strada continua ad essere davvero dura. Un paio di curiosità: da una parte quella riguardante Janisch, giocatore che ultimamente si è guadagnato i galloni da titolare in nazionale maggiore ma che viene tenuto in panca quando aggregato all’under 21. Dall’altra Heil, portiere che lungo tutto il corso del match si è esibito in numerose parate decisive (in special modo su Borini, che ha chiuso in più di un’occasione) per poi passare cinque minuti di black-out assoluto andando a bucare due uscite che sono costate due reti incassate ai suoi. Partita magistrale per un’ora e un quarto, quindi. Peccato solo si sia spenta la luce alla mezz’ora del secondo tempo…

L’OSSERVATO SPECIALE
Fabio Borini scende in campo dal primo minuto per affiancare l’esordiente Okaka: la punta Blues si comporta molto bene sfruttando tecnica e velocità lungo tutto il match per mettere in seria difficoltà la retroguardia di casa. Innesca poi un duello all’ultimo sangue con Heil che, però, riesce sempre a sopraffarlo. E anche quando non riesce ad intervenire in maniera decisiva ci pensa un suo compagno di squadra a negare la gioia del goal all’ex Bologna. Borini, comunque, gioca una partita assolutamente positiva che non può che portarci a promuoverlo a pieni voti. Autore di 10 reti in 11 match con la squadra Riserve nel corso della scorsa stagione (score che lo portò a diventare il capocannoniere di quella formazione) quest’anno si divide tra le Riserve (dove ha segnato 4 goal in 5 partite fino ad oggi) e la prima squadra. Con l’arrivo di Ancelotti a Londra, infatti, Borini ha scalato diverse posizioni nelle gerarchie interne arrivando anche ad esordire il 20 settembre scorso.

IL TABELLINO
Lussemburgo – Italia 0 – 4
Reti: 38′ e 77′ Barillà, 68′ Soriano, 83′ Marilungo
Lussemburgo: Heil; Laterza, Scholer (27′ st Janisch), Pedro, Kettenmeyer; Siebenaler, Gerson (1′ st Kitenge); May, Martino, Twimumu (15′ st Albanese); Bettmer. A disposizione: Hahm, Moreira, Geisbusch, Alunni. Allenatore: Luc Holtz.
Italia: Mannone; De Silvestri, Ariaudo, Ogbonna, Santon; Schelotto (26′ st Mustacchio), Bolzoni, Marrone (28′ pt Soriano), Barillà; Okaka (34′ st Marilungo), Borini. A disposizione: Fiorillo, Angella, Renzetti, Macheda. Allenatore: Pierluigi Casiraghi.
Arbitro: Thomas Vejlgaard.
Ammoniti: 35′ Barillà, 38′ Martino, 49′ Scholer, 51′ Laterza, 68′ Heil, 76′ Joel Pedro, 77′ Okaka.

QUI puoi trovare gli highlights del match.

Trovi questo articolo anche su Sciabolata Morbida.

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    • iancurtis
    • 18 novembre 2009

    Non ho visto il match. Commenti sulla prestazione di Marrone e Ariaudo?
    Eppoi, faccio il cattivo: è un caso che si sia vinto in scioltezza senza Poli e Balotelli?

  1. Marrone ha giocato una mezz'ora circa, è stato poi sostituito da Soriano per infortunio alla coscia sinistra.
    Finché è stato in campo si è comportato abbastanza bene, facendo comunque poco più del compitino.
    Io comunque mi "innamorai" di lui allo scorso Viareggio e sono ben contento oggi sia in under 21. Mi piacerebbe anzi iniziasse ad avere un po' di spazio anche in campionato!
    Ariaudo ha disputato una buona partita, si è inteso bene con Ogbonna ed è stato anche decisivo in una delle poche occasioni create dai padroni di casa (come è raccontato nella cronaca che puoi leggere qui sopra).
    C'è però da dire che la difesa ha avuto davvero poco da fare: i lussemburghesi erano poca cosa, indubbiamente la nostra difesa è stata molto aiutata da questo.

    Sulle assenze: penso che Poli e Balotelli avremmo vinto in scioltezza lo stesso. Stavamo giocando contro Lussemburgo, mica contro una super armata.
    Poli comunque è un giocatore che non penso danneggi questa squadra, tutt'al più ovvio che se parti con Marrone e Bolzoni significa che punti su di una mediana molto incentrata sul fare da diga più che sul costruire. Poli comunque è un elemento validissimo e non lo snobberei.
    Balotelli è invece un giocatore che personalmente porterei già in nazionale maggiore ma che, in effetti, in under 21 non sta dando il meglio. E, soprattutto, la sua presenza rischia quasi di essere un danno. Nel senso che alle volte lo si carica troppo di responsabilità scaricando gli altri di colpe, ma il fatto che lui abbia il potenziale per essere un campione non significa che gli altri possano stare a guardare… dall'altra la sua presenza è comunque un ingombro perché tende ad accentrare troppo il gioco su di sè, mentre ieri la coppia d'attacco è stata pressoché perfetta a livello di gioco… nel senso che Borini rientrava per fare gioco quando era necessario e andava poi ad attaccare lo spazio in velocità con la sua rapidità mentre Okaka ha fatto valere il suo fisico giocando moltissimo spalle alla porta tenendo su decine di palloni e facendo spesso da sponda per i compagni.
    Insomma, una coppia che si è integrata molto bene.
    Peccato solo che ieri Borini non ha avuto la minima freddezza sotto porta e che Okaka non sia un giocatore con un particolare feeling con il goal vista una tecnica non proprio sopraffina.

    • iancurtis
    • 18 novembre 2009

    Ok, messa così sembra che ce l'abbia con quei due. E' che finora rispettivamente il centrocampo e l'attacco sono stati incentrati su di loro, con risultati non del tutto positivi: Poli sembra un buon elemento, ma spesso è troppo timido e secondo me non ha (ancora?) la personalità per svolgere il compito che gli viene chiesto. (piccolo OT: il Castiglia del Cittadella visto due partite fa non mi era piaciuto nemmeno un po', meglio allora il nostro…)

    Su Balotelli hai detto esattamente quello che pensavo io: pare talvolta che lui si senta sprecato per l'under 21 e voglia a tutti i costi fare il fenomeno, risultanto spesso inefficace e a volte perfino irritante. Le qualità le ha, ogni tanto gli ci vorrebbe qualche pedata nel didietro.

  2. Poli resta probabilmente il centrocampista migliore disponibile oggi.
    Sinceramente di lui non ne farei a meno.
    E non penso nemmeno abbia problemi di personalità, tanto che con la Bosnia, ad esempio, ci mise un paio di minuti a mettere Marilungo da solo.

    Su Balotelli mi sono già espresso: accentra troppo il gioco, ma senza riuscire a fare la differenza.
    Con il risultato che finisce col fare la differenza sì, ma in negativo.

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