Cagliari vs Juventus 2-0 (nello sci sarebbe "discesa libera")

Claudio Marchisio trequartista mancato..
I bianconeri impegnati a Cagliari sono chiamati a riscattare la sconfitta di Bordeaux e a preparare al meglio la partita di sabato prossimo con la capolista Inter mettendo pressione sui nerazzurri con una grande prestazione e soprattutto con una vittoria che dia morale: nulla da fare. Si torna a casa con 0 punti e con un distacco di 8 punti che ormai appare incolmabile.
CRONACA
Stop dei bianconeri sul campo del Cagliari che non riescono a portare a casa punti. In svantaggio nel primo tempo, la squadra di Ferrara le prova tutte ma non riesce a rimontare. Nel finale Matri in contropiede suggella il successo dei padroni di casa (2-0). Gara molto combattuta a centrocampo, con poche emozioni almeno nella prima fase di gioco. Amauri, unica punta messa in campo da Ferrara, prova a farsi largo nella difesa avversaria, supportato da Diego e Camoranesi e da alcune discese di Molinaro sulla sinistra. Ci prova anche il Cagliari, che trova spesso Sissoko sulla sua strada. I padroni di casa riescono a rendersi pericolosi con Conti in un paio di occasioni: prima con una punizione respinta da Buffon (18’), poi con un destro insidioso che termina a lato (23’). La squadra di Ferrara va al tiro con Diego che dalla distanza impegna il portiere (26’). Alla mezzora, proprio mentre la Juventus inizia a crescere, il Cagliari passa in vantaggio. Merito di una prodezza del suo attaccante brasiliano, Anderson (Nené), che da fuori area indovina un tiro che finisce in rete (1-0). I bianconeri, sotto di un gol, provano ad attaccare, ma l’unico pericolo per la porta di Marchetti prima dell’intervallo è un tiro di Diego che termina a lato. Nella ripresa la squadra di Ferrara scende in campo più determinata e aggressiva, mentre il Cagliari pare accusare un calo rispetto alla prima frazione di gioco. I bianconeri vanno a segno al 3’ con Amauri che sfrutta un cross di Caceres e di testa insacca, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Con la Juventus che attacca con intensità, il Cagliari si rende pericoloso solo in contropiede, come al 9’, quando Cossu, uno dei più vivaci tra i padroni di casa, scende sulla destra e prova a servire gli attaccanti, ma Caceres con tempestività blocca tutto. Al 15’ doppio cambio: esce l’autore del gol ed entra Matri nel Cagliari, che quindi non cambia assetto, mentre Ferrara torna alle due punte con l’inserimento di Del Piero al posto di Marchisio. Al 24’ Diego crossa in area per Amauri che in un contrasto termina a terra. L’attaccante chiede il rigore, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e lo ammonisce. Nell’ultimo quarto d’ora, assalto della Juventus alla porta del Cagliari. I bianconeri vanno vicinissimi al pareggio in più di un’occasione. Al 34’, su punizione di Diego, Del Piero prova la rovesciata e Molinaro la deviazione a rete. E’ l’ultima azione del difensore, sostituito da Giovinco. Poi è show di Marchetti che interviene su una punizione insidiosa di Del Piero, su due conclusioni di Diego e su una punizione di Giovinco. E proprio mentre la squadra di Ferrara è sbilanciata in avanti, arriva in contropiede il raddoppio di Matri (2-0). La gara si chiude con la Juventus ancora in attacco, bello il colpo di testa di Del Piero su passaggio di Giovinco, troppo centrale il tiro di Diego facile preda del portiere.
IL COMMENTO DI MIRKO NICOLINO
La Juve non c’è. C’è poco da fare e a nulla valgono le dichiarazioni in stile Capelliano di Ferrara, convinto di aver visto una prestazione meritevole di un pareggio se non addirittura della vittoria. La verità è che la confusione tecnico/tattica ormai impera nello spogliatoio bianconero. E sembra proprio che Ferrara preso dal panico stia provando di tutto e di più (sbagliando) per portare l’acqua al proprio mulino. Marchisio fantasista assieme a Diego e Camoranesi è l’ennesima trovata di un allenatore che ahimé, sta facendo esperienza sulla pelle dei suoi giocatori. La Juventus, che avrebbe dovuto essere rafforza sopratutto dagli innesti di Melo (ha dimostrato sin qui di non valere nemmeno la metà dei 25 milioni spesi) e Diego (il brasiliano sempre più opaco, ma dotato di una sorta di immunità dalle sostituzioni), ha gli stessi punti dello scorso anno, ma ha subito 6 gol in più rispetto alla formazione di Ranieri. Praticamente, con un organico inferiore (gli infortuni sono stati ugualmente incisivi nella stagione scorsa, come per quella in corso) il tecnico romano ha ottenuto gli stessi risultati di Ferrara (velo pietoso sulla Champions..). Non vuole essere un bilancio questo, quello definitivo lo si farà a maggio, ma il termine di paragone ci dev’essere, visto che a pagare nella scorsa stagione è stato prevalentemente l’allenatore capitolino. La pochezza tattica della Juve acuitasi nelle ultime settimane è davvero disarmante e riesce difficile capire come sia possibile avere così poco equilibrio anche quando si gioca con un solo attaccante. Sissoko e Chiellini sarebbero meritevoli di un monumento per il cuore e l’attaccamento alla maglia, ma non è pensabile che si possa andare lontano con una progetto così carico di equivoci. Nel qual caso, si torna al 4-4-2 e buonanotte. L’impressione che ho è che che serva una sferzata: tecnica? societaria? Non lo so, non mi importa e non sta a me la responsabilità di una decisione del genere. Ci sono persone pagate per questo, le mie sono parole in libertà. La Juve sta vivendo un momento storico importantissimo, simile alla situazione vissuta prima della rivoluzione societaria che portò nel 1994 a Torino la Triade, Marcello Lippi e tanti (veri) campioni. Bisogna avere il coraggio di rivoluzionare, anche a costo di ammainare dolorosamente qualche bandiera e di ferire nell’orgoglio qualche bianconero dal cuore d’oro. Perché prima di tutto viene sempre il bene della Juve.
TABELLINO
CAGLIARI – JUVENTUS 2-0
GOL: 30’pt Anderson (Nené), 43’st Matri
CAGLIARI 4-3-2-1: Marchetti, Pisano, Lopez, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Lazzari (19’st Dessena), Cossu (26’st Parola), Jeda, Anderson (Nené) (15’st Matri). All. Allegri. A disposizione: Lupatelli, Canini, Barone, Larrivey
JUVENTUS 4-2-3-1: Buffon, Caceres, Cannavaro, Chiellini, Molinaro (35’st Giovinco), Poulsen, Sissoko (38’st Tiago), Camoranesi, Diego, Marchisio (15’st Del Piero), Amauri. All. Ferrara. A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grygera, De Ceglie.
ARBITRO: De Marco
AMMONITI: 17’pt Sissoko, 7’st Camoranesi, 24’st Cossu, 25’st Amauri, 40’st Lopez
"Bisogna avere il coraggio di rivoluzionare, anche a costo di ammainare dolorosamente qualche bandiera e di ferire nell’orgoglio qualche bianconero dal cuore d’oro. Perché prima di tutto viene sempre il bene della Juve."
purtroppo caro Mirko, non c'è secondo me la reale volontà di rivoluzionare un qualcosa all'interno della società Juventus: altrimenti Secco sarebbe a casa, Ferrara non ci avrebbe mai allenato e Blanc bene che gli fosse andato starebbe occupando solo ed esclusivamente la posizione che gli compete e non 10 cariche accorpate in una. io vorrei seriamente illudermi che siamo nell'imminenza di una svolta simile a quella del '94, ma davvero non riesco ad essere fiducioso nel futuro di questa squadra. non più