Ferrara: "Vittoria importante, Chiellini fantastico"
Ciro Ferrara si gode la vittoria nella prima gara del 2010 e analizza così la partita del Tardini: «E’ stata una vittoria importante. Se mi salva la panchina? Credo che in questo mestiere nessuno è mai sicuro, ma non ero certo preoccupato di questo oggi. Il mio pensiero più importante era risolvere i problemi che avevamo. Siamo andati subito in vantaggio, ma nel complesso la partita è stata equilibrata. Siamo stati bravi nelle situazioni di palla inattiva, ma abbiamo preso gol al primo tiro in porta. Nel secondo tempo c’è stata più spinta da parte del Parma, che è un’ottima squadra, e ovviamente abbiamo avuto qualche difficoltà quando siamo rimasti in dieci, ma nel complesso è andata bene»
A proposito del modulo proposto oggi, diverso rispetto a quello delle ultime prove, Ferrara afferma che «avevamo bisogno di avere linee di centrocampo e di difesa vicine per evitare qualche contropiede di troppo e le disattenzioni che ci erano costate care nell’ultimo periodo. In effetti ci siamo difesi con ordine, caparbietà e voglia, certo non era facile ripartire con Amauri solo là davanti, senza contare l’infortunio di Trezeguet che mi ha costretto subito al cambio. Comunque al momento ci sono tanti giocatori fuori, quindi continuerò con il modulo usato oggi, ma non è detto che in futuro non possa cambiare»
Una battuta sulla straordinaria prova di Chiellini: «Non è giusto trovare alibi – afferma Ferrara – ma posso dire che quando è stato infortunato ci è mancato tantissimo. Giorgio è un leader, un grandissimo giocatore e oggi è stato fantastico».
Infine una chiusura sugli obiettivi di questa squadra: «All’inizio l’obiettivo dichiarato era il campionato, ma in questo momento abbiamo tanti punti di distacco dalle squadre davanti a noi. Lo dico sempre ai ragazzi, non dobbiamo guardare cosa fanno le altre e risolvere i nostri problemi. Gli obiettivi ce li fissiamo domenica dopo domenica, ritrovando l’entusiasmo e lo spirito di inizio stagione, che avevamo un po’ perso con le sconfitte. La sosta forse ci ha aiutato a stemperare le tensioni»
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