Coppa d'Africa: incredibile Angola-Mali (Sissoko in panchina…)
Si è giocata a Luanda, capitale dell’Angola, la partita inaugurale della competizione continentale. Dopo le polemiche per la sparatoria al pullman della squadra togolese (news flash: la squadra è tornata a casa con le 3 bare delle vittime dell’agguato e senza i 9 rimasti feriti, di cui 2 in maniera grave), si torna a parlare di calcio giocato. Nel nuovo stadio costruito per l’occasione il pubblico è festoso, e si vede curiosamente anche qualche antilope tra gli spalti. La formazione del Mali (che seguiremo per tutto il torneo), allenata da mister Stephen Keshi, vede Sidibe (1) in porta; difesa a quattro con Berthe (2) a destra, Tamboura (3) a sinistra, Soumare e Diamoutene (5) in mezzo; centrocampo a 3 con Bakaye (15) a sinistra, Mahamane (17) al centro, capitan Mahamadou Diarra (6) sul centrodestra; in attacco Maiga (10) e Bagayoko (9) a supporto del bomber Kanoute (19). Seidou Keità è in panchina per scelta tecnica, mentre il “nostro” Momo Sissoko (18) è out per infortunio e assiste da bordo campo. Dall’altra parte la squadra di casa allenata da mister Manuel Josè schiera Carlos (13) in porta; difesa a tre con Zuela (10) a sinsitra, capitan Kali (5) al centro e Marques (15) a destra; a centrocampo Chara (8) davanti alla difesa, Mabina (21) a destra, Gilberto (11) a sinistra, Dedè (19) e Stelvio (20) centrali; in attacco Flavio (16) e Manucho (23). La stella Mantorras è solo in panca per scelta tecnica.
L’Angola è una formazione non più giovanissima, ma molto ben collaudata. Qualificatisi ai mondiali di Germania 2006 (storico il pareggio col Messico), non hanno bissato l’impresa per Sud Africa 2010, ma hanno potuto preparare al meglio l’evento che li vede padroni di casa con diverse amichevoli di alto livello. Il Mali, come detto privo di Sissoko, in panchina, è una delle squadre che si propone come outsider con serie ambizioni di titolo, dopo aver raggiunto nelle precedenti edizioni un secondo posto e tre quarti posti.
Dopo il doveroso minuto di raccoglimento, le squadre iniziano a giocare in maniera molto contratta. La prima mezzora scorre rapidamente senza grandi sussulti. Al 37′ ci pensa l’attaccante Flavio a ravvivare la serata trasformando con un bel colpo di testa in avvitamento una punizione tagliata battuta da Gilberto (il migliore dei suoi). Passano appena 5′ e l’attaccante nuovamente su colpo di testa bissa l’1-0 siglando una splendida doppietta. E’ un colpo per molti da K.O., ma non lo sarà. Nella ripresa infatti i giocatori del Mali scendono in campo con largo anticipo, facendo gruppo in mezzo al terreno di gioco e trovando tra di loro le giuste motivazioni per l’impresa. I primi 10 minuti sono un assalto, poi l’Angola si riprende e trova altri 2 gol. Al 67′ Bagayoko stende con un maldestro fallo Gilberto in area di rigore, pochi centimentri al di là della linea. Gilberto realizza, l’arbitro annulla e impone la ripetizione. Ritira Gilberto, cambia angolo ed è di nuovo centro. Al 74′ è ancora Gilberto che viene steso in area da Keita, che lo trattiene vistosamente per la maglietta. Batte Manucho ed è 4-0. Partita che sembra in carrozza per l’Angola, tutti ormai la danno per vinta. Ma nel calcio mai dire mai. Al 79′ infatti una mezza papera del portiere dell’Angola che non trattiene un pallone in area, genera una ammucchiata con zampata vincente di Seidou Keita (entrato sul finire del primo tempo). Passano 10 minuti ed è Kanoutè a siglare il gol del 4-2 con uno splendido colpo di testa magistralmente indirizzato all’angolino (complice la difesa “allegra” di Zuele). Si arriva così al recupero: l’arbitro ne assegna 4, e il Mali ci prova. Al 93 cross in area e gol al volo di sinistro di Keita, che firma la sua personale doppietta. Settantacinque secondi dopo nuovo cross in area, difesa ancora una volta larghissima, tiro di Berthe, miracolo del portiere e ribattuta vincente in tap-in da due passi di Yattabare per il definitivo 4-4.
Quattro gol in rimonta in 10 minuti non li avevamo ancora visti. Neanche Sissoko, che se la ride in panchina…
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