Juventus: ha vinto il gruppo
Roberto Bettega: «Abbiamo vinto bene, ben schierati in campo. Inseguiamo da anni la decima Coppa Italia e ci proveremo anche questa volta. È stata una vittoria di squadra ed è proprio quello che vogliamo: essere una squadra in tutti i casi, quando si vince e quando si perde. Il mercato? Qualcosa faremo, ma più importante sarà recuperare al più presto gli infortunati. Certamente veniamo da una situazione non facile, ma nulla è perduto. Riprendiamo a lavorare con alacrità ed impegno, ci sono ancora obiettivi importanti e una società come la Juventus non può mollare a questo punto della stagione. Dobbiamo sempre guardare avanti».
Diego Ribas: «Sono contento della mia prestazione, ma stasera ha vinto la squadra, così come quando si perde, perdiamo tutti. Se giochiamo bene come collettivo, anche i singoli riescono a dare il massimo. Ci siamo aiutati di più e anche gli automatismi hanno funzionato. La chiacchierata di ieri negli spogliatoi ci è servita e ci ha fatto capire che dobbiamo essere ancora più uniti. Speriamo che da questo momento inizi una nuova era per noi. Ferrara? Ha dimostrato di essere un allenatore con delle qualità e il nostro compito è quello di lavorare per aiutarlo».
Ciro Ferrara: «Stasera mi sono piaciuti proprio tutti. Abbiamo avuto qualche difficoltà nei primi dieci minuti, con il Napoli che spingeva sulle fasce, ma poi ci siamo messi bene in campo, compatti ed attenti. Con un modulo di gioco che privilegiava le caratteristiche naturali dei giocatori in campo, ma che poteva anche comportare qualche rischio, ci siamo guadagnati un 3-0 che fa bene a tutto l’ambiente. Certo la strada è ancora lunga, sarà importante recuperare un po’ di energie, visto che oggi eravamo proprio in pochi».
Alex Manninger: «Ci voleva questa vittoria. Abbiamo disputato una partita pulita, senza rischi, contro una squadra che in campionato era più in forma di noi. Dobbiamo prenderla come punto di riferimento per ripartire. Abbiamo fatto un po’ di autocritica in questi giorni ed è servito. A nessuno di noi piaceva come stavamo giocando in questi ultimi tempi. L’obiettivo era terminare la gara senza prendere gol e ci siamo riusciti. Sapevamo che, con la qualità che abbiamo in attacco, in quel caso non avremmo fallito».
Basta fare un rapido giro sul sito ufficiale della Juventus per scoprire il tema principale delle interviste post-partita dei bianconeri. Si torna a parlare di gruppo, di giocare tutti assieme, di vincere di squadra. Concetti che – a parole – vengono rimarcati quasi ossessivamente. La formazione di Ciro Ferrara ha scelto di uscire fuori dalla crisi così, compattandosi, chiarendosi, remando tutti assieme verso la stessa direzione. Senza pensare che possa arrivare un santone a risolvere ogni problema con una bacchetta magica, ma lavorando, lavorando, lavorando. Lo si era scritto più volte, in questo blog, che sarebbe stata solo questa l’unica vera soluzione ai mali bianconeri. Più che un problema tattico (a proposito: si è giocato col rombo “puro”, con una ottima prestazione di Felipe Melo e di Diego), alla Juve c’era un problema di compattezza, determinazione, convinzione nei propri mezzi, voglia di vincere assieme. Al di là di possibili dissapori personali. Così è stato. C’è voluto un lungo chiarimento di un paio di ore, ieri, a porte chiuse. Fuori anche Ciro Ferrara, Roberto Bettega, Jean-Claude Blanc: non servivano. Non è mai stato (solo) un problema di schemi. Questi sono campioni, in grado di fare molto meglio. Ci si è chiariti, qualcuno ha alzato pure la voce, ci si è incoraggiati, si è fatta una grossa autocritica.
«Ci serve continuità. La Juve che perde non è la vera Juventus. Siamo una squadra che vince, abituata a vincere, che deve ricominciare a macinare vittorie».
Dice bene Salihamidzic, uno dei leaders silenziosi del gruppo. La vera Juve non era quella. E’ ora di dimostrarlo. Con o senza Ferrara.
Io ho visto a tratti(magari piccoli tratti) un Diego ricordarmi le movenze di Zidane… Allucinazione derivante dal continuo pianto di mia figlia di 4 mesi oppure una piccola luce nel gioco del brasialiano?
Poi ne discutiamo più specificatamente nell'articolo della partita, ma è chiaro che se Brazzo corre, De Ceglie corre, Amauri corre (a vuoto, vabbè) e DP fa movimento…. qualcuno cui passare la palla lo trova!
La differenza l'ha fatta Del Piero. Il resto è noia. E non penso che questa vittoria cambi granché, anzi… Secondo me aggrava la situazione e presto si manifesterà il perché…
ragazzi ma state parlando di una partitella di allenamento contro le riserve del napoli come della gara della svolta? 🙂
In che senso Mirko ?
Anch'io credo che questa vittoria "nuoce gravemente alla salute", ma semplicemente perchè al contrario di quasi tutti ho visto un Amauri e un Melo che secondo me remavan contro alla grande, e cmq ancora una squadra senza meccanismi offensivi, se non "dare la palla e Diego e sperare bene"
Buongiorno..sono contento in primis della vittoria….devo dire che però ho visto solo il 1° tempo e d ho perso il secondo…
ho notato una cosa:
In questa squadra ho capito che amauri e grosso contano come un due di bastone quando a briscola comanda denari….
Ma anncora a dare la colpa a quello o all'altro, oppure dare i meriti solo a Del Piero… suvvia il calcio e' un gioco di squadra, ed ieri è stata l'ennesima dimostrazione. Mettete via simpatie o antipatie verso i singoli giocatori, mettete via i santini e gli stregoni che risolvono da soli le partite (non esistono), il calcio è uno sport di squadra, Brazzo conta quanto Del Piero, Amauri quanto De Ceglie. A volte basta una pedina fuori posto e salta un castello, non fatevi illudere dagli spot, dai commentatori, non esistono gli eroi senza un esercito dietro.
la vittoria di ieri, ha significato diverse cose:
– che Ferrara sara' l'allenatore della juve fine alla fine del campionato
– che l'attuale rosa e' mediocre
– che e' indispensabile intervenire sul mercato immediatamente
– che molti giocatori sono ancora lontani dalla forma migliore
Ma con il rientro di qualche assente ( Iaquinta Sissoko ), con la grinta di Brazzo e Chiellini almeno per il 3 posto ce la possiamo giocare.
Sicuramente da qui a rivedere una Juve da Scudetto/Champions, mancano ancora anni luce…
Per adesso si vive alla giornata
Dobbiamo fare un passo per volta. Questa vittoria è una manna che regala un minimo di serenità, di cui si sentiva il bisogno.
Gli assenti sono veramente tanti e questo è un fatto oggettivo. La squadra deve essere aiutata nei momenti di difficoltà, ma con alcuni giocatori questo non succede; la contestazione/critica è comunque lecita e legittima fino a quando rimane nei campi della civiltà.