Viareggio Cup: Juventus vs Livorno 4-0
La Juventus scende in campo alla caccia della centesima vittoria al Viareggio, vittoria che garantirebbe il passaggio del turno – in realtà già al sicuro visto il risultato tra Legia e Vicenza – con girone chiuso a punteggio pieno. Per raggiungerla Bruni schiera una formazione molto rimaneggiata con Kirev in porta, Giovinco e Boniperti ali e la coppia Fischnaller-Libertazzi in attacco. L’unico superstite dei due match precedente è Alcibiade, schierato stavolta a centrocampo anziché in difesa. Allo spregiudicatissimo modulo Bianconero il Livorno risponde con un 4-4-1-1.
LA CRONACA
Dopo cinque soli minuti di gioco il Livorno ha un’occasione d’oro per passare in vantaggio: un cross basso innocuo vede Kirev uscire in maniera eufemisticamente non ottimale. Per quanto il pallone sarebbe facile preda del portiere bulgaro, infatti, finisce per scappargli clamorosamente di mano, terminando giusto tra i piedi di Simeoni che, a quel punto, dovrebbe solo calciare in porta. Il controllo dell’avanti livornese non è però dei migliori e dopo aver vinto un rimpallo con un difensore calcia a porta vuota, mettendo però clamorosamente a lato. Esattamente come successo nel match giocato tra Inter e APIA, comunque, è il maltempo a farla da padrone: freddo e pioggia battente sferzano i giocatori, che quindi ne risentono molto a livello fisico. A risentirne più di tutti, comunque, è il campo, pesante come mai prima d’ora in questa edizione del Torneo. Ed un terreno del genere, si sa, sminuisce notevolmente i valori tecnici in campo, cosa che rovina non poco lo spettacolo in campo. Poco dopo il quarto d’ora Romano lancia in fascia Boniperti che dopo aver stoppato con eleganza si libera del diretto marcatore e dell’uomo che stava arrivando in raddoppio con una bella doppia finta, per andare quindi a centrare il pallone. Sullo stesso arriva di gran carriera Libertazzi che però, forse ingannato dal rimbalzo, liscia il pallone. Un paio di minuti ed è l’altro attaccante Bianconero, Fischnaller, a provarci: liberato sui venti metri da una percussione centrale di Giuseppe Giovinco, fratello minore di Sebastian, l’ex punta dell’Alto Adige ci prova da fuori, non trovando lo specchio della porta. Poco prima della mezz’ora torna a farsi vedere il Livorno: Simeoni dà la palla dentro a Randi che infilatosi bene tra i due centrali conclude con poca forza e convinzione. La terna arbitrale annulla comunque tutto, nonostante la parata di Kirev: Randi sarebbe stato in fuorigioco. Sul ribaltamento di fronte è invece Giovinco a rendersi pericoloso: il fantasista Bianconero è infatti lanciato in area da Boniperti e cerca di superare l’estremo difensore amaranto con un pallonetto che viene però smanacciato in angolo. A cinque minuti dal termine del primo tempo la Juve passa: Kirev fa un rinvio lunghissimo che viene spizzato di testa da Giovinco. Il pallone, prolungato, termina in area dove sarebbe facile preda di Conti, che però pasticcia e finisce con l’agevolare l’intervento di Fischnaller, che segna l’1 a 0 facendogli passare la palla sotto le gambe. Allo scadere il Livorno pareggia, ma l’arbitro annulla per fuorigioco: sul tiro di Randi Remedi devia in maniera decisiva il pallone alle spalle di Kirev, tramutando una conclusione destinata sul fondo in goal. La posizione di partenza del numero 3 livornese era però al di là dell’ultimo uomo della retroguardia Bianconera. In apertura di ripresa Fischnaller riceve al limite e dopo aver stoppato scarica immediatamente in direzione di Pirrotta che calcia di prima intenzione sfiorando il palo alla sinistra di Conti che difficilmente avrebbe raggiunto il pallone fosse stato nello specchio di porta. Intorno al quarto d’ora è invece Giovinco a provarci, ma in questo caso la sua conclusione dalla distanza è messa in angolo dalla deviazione di un giocatore Amaranto. Un battito di ciglia e Fischnaller ha l’occasionissima di raddoppiare: Boniperti, sempre largo sulla destra, salta due uomini e trova il fondo, crossando in mezzo. La punta altoatesina, autrice della prima rete del match, si avventa sul pallone ma, disturbato, colpisce malamente al fondo, mettendo sul fondo. Al diciottesimo Boniperti ci prova cercando la conclusione personale: una volta ricevuto palla sulla destra, infatti, il nipote del grande Giampiero si sposta la palla sul sinistro ed accentratosi di un paio di passi calcia, non trovando però il giro giusto. Subito dopo è ancora Fischnaller a provarci, ma il tiro dalla distanza dell’ex Alto Adige termina ancora una volta a lato. Al ventesimo Alcibiade serve in profondità Giovinco che scatta sul fuori gioco per calciare verso la porta livornese, trovando però la pronta risposta di Conti. Poco prima della mezz’ora Pirrotta scende centralmente e trova un ampio varco tra i due centrali livornesi, avendo quindi, arrivato giusto al limite, tutto lo spazio per concludere a rete. Il centrocampista Bianconero, però, tentenna, continuando a portare palla sin dentro l’area e facendosi quindi chiudere da un difensore. Quando arriva la conclusione, quindi, lo specchio di porta è ormai ridotto, tanto che il giovane Bianconero finisce col calciare a lato. Il goal è comunque nell’aria e la Juventus concretizza la propria netta superiorità poco oltre la mezz’ora quando capitan Alcibiade scende in percussione sulla destra e dopo aver saltato un paio di uomini serve una palla in mezzo a Libertazzi che deve solo spingere il pallone in porta, rendendo vano il tentativo di intervento in extremis di un difensore e lasciando di sasso il malcapitato Conti. Poco dopo la rete del 2 a 0 si fa vedere, finalmente, il Livorno: Moscati riceve al limite e riesce a liberarsi al tiro, trovando però la pronta risposta di Kirev, che pur poco impegnato dimostra, dopo l’erroraccio d’inizio match, una discreta capacità di concentrazione. La Juve non accenna comunque a tirare i remi in barca. Così, al trentacinquesimo, triplica: lancio profondo su cui scatta un velocissimo Fischnaller che dopo essersi ben infilato nelle maglie della retroguardia amaranto mette in mostra un passo notevole, con cui brucia tutti gli avversari. Una volta entrato in area, quindi, calcia di prima intenzione, bucando il portiere. Ma non è ancora finita: altri due minuti e la Juventus segna la quarta rete con il nuovo entrato Belcastro, puntuale all’appuntamento con il cross basso di Libertazzi, prontamente girato in rete dal centrocampista Bianconero. Giusto in chiusura potrebbe arrivare la quinta rete: Fischnaller crossa da destra, Belcastro svetta più alto di tutti ed incorna spedendo il pallone, poi preda di Conti, sulla traversa.
IL COMMENTO DI FRANCESCO FEDERICO PAGANI
La partita risente, come detto in sede di cronaca, delle condizioni meterologiche poco favorevoli oltre che della pesantezza del campo. A questo devono anche aggiungersi però altri due fattori che nulla centrano con la situazione contingente dovuta alla pioggia: il primo è il fatto che la partita perde di significato per via della vittoria del Legia sul Vicenza (non certo il massimo, da parte degli organizzatori, non far giocare le due partite in contemporanea), il secondo riguarda invece il fatto che con la qualificazione già assicurata mister Bruni effettui un ampissimo turnover, lasciando quindi a riposo i giocatori più interessanti della Primavera Bianconera. Una cosa sicuramente corretta per far sentire tutti i giocatori della rosa coinvolti, ma è indubbio che con i vari Immobile, Iago, Esposito e Marrone il livello di gioco sarebbe potuto essere notevolmente più alto. Nella ripresa il forcing juventino comunque aumenta, rendendo più piacevole un match che fino al termine della prima frazione di gioco era stato piuttosto noioso. Secondo tempo che viene dominato dai Bianconeri, schiaccianti vincitori – con merito – tanto dell’incontro di oggi quanto del proprio girone. Migliore in campo quel Manuel Fischnaller capace di mettere a segno due reti (cosa che lo porta a salire a quota tre, dove raggiunge il compagno Immobile) con cui affondare il modesto Livorno di Ruotolo. Partita molto concreta e generosa da parte della punta bolzanina che si dimostra sì implacabile sotto porta ma che, soprattutto, mette in mostra una grandissima facilità di corsa ed un’ottima resistenza: passa infatti tutti e novanta i minuti del match a correre come un matto lungo tutto il fronte di attacco mettendo in difficoltà la retroguardia amaranto ed aprendo spazi per sè ed i compagni. Honorable mention per Filippo Boniperti che disputa una partita molto solida nella quale si propone più volte sulla fascia di sua competenza risultando una vera e propria spina nel fianco della compagine livornese e mettendo in mostra una notevole facilità di dribbling e cross, tutte cose che mancano molto all’attuale prima squadra Bianconera…
IL COMMENTO DI MIRKO NICOLINO
Faccio una premessa: il Livorno di Ruotolo era davvero poca cosa. Detot questo credo che Bruni abbiaa disposizione un gruppo eccezionale. Pur mancando un buon numero di titolari i ragazzi hanno dimostrato compattezza, intelligenza tattica e tanta ma tanta volontà in un match che contava quasi nulla per la qualificazione. La rosa della Primavera bianconera è ampia, tanto che Libertazzi non fa rimpiangere (o quasi) Immobile, Boniperti fa il… Boniperti e Fischnaller a fare il Del Piero. Sì perché il ragazzo proveniente dal Sud tirol si è già inserito alla perfezione nel gruppo di Bruni e oggi ha fatto vedere davvero il meglio di sè. Ribadisco, l’avversario non era irresistibile ma il 18enne trentino è stato protagonista di una prestazione maiuscola con due gol (uno propiziato da un infortunio del portiere avversario) e un assist, dimostrando di saper svariare su tutto il fronte d’attacco, attaccando, ma dando allo stesso tempo una mano ai compagni in fase di ripiegamento. Sugli scudi anche Belcastro, entrato a partita in corso e un po’ tutto il pacchetto difensivo a cui Kirev è sembrato dare buona sicurezza. Il disegno tattico di questa squadra è ben congeniato e, dicevamo, anche quando mancano elementi di spicco si riesce a mantenere una certa identità tattica. Tanto che la qualificazione agli ottavi è sembrata più facile del previsto con 11 gol all’attivo e zero al passivo. Peccato per l’espulsione di Pirrotta che non potrà prendere parte al prossimo match.
IL TABELLINO
JUVENTUS (4-2-3-1): Kirev; Romano, Silvestri, Ferrero, Crivello (Serino 29′ st); Alcibiade, Pirrotta; Boniperti, Fischnaller, Giovinco (Belcastro 26′ st); Libertazzi. A disp. Piccolo, Serino, de Paola, Bamba, Yago, Immobile, Belcastro, Terrazzino, Esposito. All. Bruni.
LIVORNO (4-5-1): Contiu: Modica, Possou, Ceccherini (Moscati 11′ st), Romeo (Gorelli 1′ st – Nuzzi 25′ st); Prutsch, Remedi, Monti, Lignani, Simeoni; Randi. A disp. Barbetta, Manzella, M. Moscati, F. Moscati, Nuzzi, Del Poggetto, Nencini, Malasoma, Gorelli. All. Ruotolo.
Espulsi: Ruotolo per proteste al 23’ st e Pirrotta per doppia ammonizione al 39’ st
(Credits: SciabolataMorbida)
partitone
Qualità media della Juve impressionante, forse la migliore da anni a questa parte. Mi ha colpito molto Belcastro, entrato nel secondo tempo e capace di ottime giocate con notevole naturalezza. Fischnaller sembra un giocatore moderno anche se lo vorrei vedere contro avevrsari + probanti. Kirev é sembrato incerto ma ha incredibili potenzialità fisiche (é letteralmente un armadio) che vanno sfruttate. Nel complesso mi sembra che Bruni stia facendo un ottimo lavoro, meglio di Maddaloni lo scorso anno, praticamente tutta la rosa é cresciuta in qualità, particolarmente i '91 (Giandonato; Belcastro; Crivello; Boniperti), alcuni giocatori sono stati letteralmente riscoperti (ieri sorprendente Alcibiade a centrocampo). Ora vedremo contro avversari + forti (penso che Milan ed Inter siano le squadre da battere in quest'edizione).