Le avversarie: il Genoa di Gasperini
STATISTICHE
Il Genoa in classifica si trova attualmente in settima posizione assieme alla Juve con 35 punti conquistati in 23 partite. Per loro lo stesso numero di vittorie, pareggi e sconfitte dei bianconeri (rispettivamente 10-5-8). I liguri hanno però stranamente la seconda peggior difesa del campionato con 36 reti subite (dopo il Siena con 42), risultato dovuto evidentemente al tipo di calcio espresso dagli uomini di Gasperini: la squadra crea molto e concede altrettanto, sia in casa che in trasferta. La squadra ha due facce: tra le mura amiche ha realizzato ben 8 vittorie (solo Inter e Roma hanno fatto meglio) ed hanno perso solo in un’occasione, il 5-0 con l’Inter che ricordiamo bene; in trasferta, invece, i rossoblu hanno raccolto solo due vittorie (contro Bologna e Atalanta) e due pareggi (Palermo e Napoli).
I Grifoni arrivano a Torino in piena emergenza, tra influenze, ricadute ed infortuni vari. Sono molti i dubbi di formazione per Gasperini, ma andiamo con ordine. In porta andrà sicuramente Marco Amelia e, davanti a lui, i tre centrali saranno quasi sicuramente Papasthatopoulos, Dainelli e Bocchetti (gli unici disponibili vista anche la squalifica di Moretti). A centrocampo partiamo dalle uniche certezze: l’ex bianconero Criscito agirà sulla corsia sinistra, mentre, per la fascia destra è ancora in dubbio Rossi, reduce da una distorsione al ginocchio. In mezzo, pare recuperato Milanetto, che dovrebbe giocare con una maschera per la botta al volto rimediata domenica scorsa, e con lui probabilmente ci sarà lo spagnolo Zapater visto che Juric non sembra poter recuperare da una distorsione alla caviglia. In attacco si è fermato ieri Palladino, mentre pare invece recuperato Sculli: tirando le somme, i tre saranno Mesto a destra, Acquafresca al centro e Sculli a sinistra.
Il Genoa di quest’anno è diverso da quello delle precedenti stagioni. Gli altri anni la squadra di Gasperini giocava un calcio che sfruttava molto la presenza di un attaccante centrale capace di capitalizzare al meglio la mole di gioco creata dagli esterni (Milito 24 gol lo scroso anno, e Borriello 19 l’anno prima). Quest’anno il problema vero della squadra rossoblù è stata la presenza (o assenza) di un centravanti vero, essendo il miglior realizzatore fino ad oggi Mesto con 5 reti e, dietro di lui, Palladino con 4 e Sculli con 3 (e, certamente, non sono dei centravanti). Per questo motivo sono stati presi a gennaio Acquafresca e Suazo. Il pericolo viene comunque dalla facilità di corsa e di gioco degli esterni sia di centrocampo che d’attacco, capaci di creare la superiorità numerica sulle fasce grazie a sovrapposizioni ed inserimenti continui. I centrali di centrocampo giocano invece molto di posizione, limitano gli inserimenti e sono molto bravi nei lanci e nei cambi di gioco (in particolare Milanetto). Il cambio di gioco e la ripartenza sono delle caratteristiche peculiari del calcio espresso da Gasperini, questa capacità d’inserimento degl’esterni viene sfruttata al meglio grazie alla facilità di lancio degli interni di centrocampo che, con un cambio di gioco, riescono a mettere in difficoltà le difese avversarie attaccando il loro lato “debole”.I più in forma in questo periodo mi sembrano Mesto e Rossi, i due della fascia destra, Attenzione anche ai numerosi ex, Gasperini su tutti…
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