Analisi tattica: Ajax vs Juventus 1-2 (Europa League)
GLI SCHIERAMENTI INIZIALI
La Juventus si presenta all’Amsterdam Arena schierandosi con un inatteso 4-3-1-2 al posto del pronosticato, e ultimamente utilizzato, 3-4-1-2. Davanti a Buffon, la linea dei 4 difensori è costituita da destra a sinistra da Zebina (preferito a Grygera), Legrottaglie, Chiellini e De Ceglie (preferito a Grosso). Il rombo di centrocampo vede Melo vertice basso, Sissoko a destra, Marchisio a sinistra e Diego vertice alto. Le due punte sono Amauri e Del Piero. L’Ajax rinuncia al collaudato 4-3-3 e schiera anch’esso un rombo a centrocampo, anche se, come vedremo in seguito, le interpretazioni dei due moduli sono abbastanza diverse. Stekelenburg va in porta. I terzini sono Van der Wiel a destra e Verthongen a sinistra; i due centrali Alderweireld e Oleguer. In mezzo Enoh gioca davanti la difesa, con al fianco, a destra De Zeeuw e a sinistra Emanuelson. La mezza punta è il mobilissimo De Jong. In attacco Suarez e Sulejmani.
Di seguito la numerazione per le figure.
AJAX: (1) Stekelenburg, (2) Van der Wiel, (19) Alderweireld, (3) Oleguer, (5) Vertonghen, (40) De Zeeuw, (21) Enoh [41 st (39) Suk), (8) Emanuelson [27′ st (51) Eriksen], (22) De Jong, (16), Suarez, (10) Sulejnami [30′ st (28) Rommedahl]
JUVENTUS: (1) Buffon, (15) Zebina [1′ st (21) Grygera], (33) Legrottaglie, (3) Chiellini, (29) De Ceglie, (22) Sissoko, (4) Melo, (8) Marchisio, (28) Diego [30′ st (17) Trezeguet], (11) Amauri [25′ st (7) Salihamidzic], (10) Del Piero.
SVILUPPI TATTICI DEL MATCH
Il 4-3-1-2 dell’Ajax mostra specifiche direttrici su cui sviluppare il gioco offensivo. In possesso palla, infatti, i lancieri alzano moltissimo Van der Wiel (mentre dall’altro lato Verthongen rimane piuttosto bloccato), allargano in fascia sinistra Urby Emanuelson con De Zeeuw che invece resta in posizione centrale, disponendosi di fatto con un 3-4-1-2, in cui le due punte, Suarez e Sulejmani tendono ad allargarsi e ad aprire gli spazi centrali ottimamente attaccati dal dinamico De Jong. In fase di non possesso gli olandesi ripiegano con una disposizione più ortodossa, con i 4 difensori schierati ed Enoh, a fare da schermo, spesso sulle orme di Diego. Nel 4-3-1-2 della Juve la fase di non possesso appare orientata ad evitare i veloci cambi di gioco che in genere mettono in difficoltà la squadre schierate con il rombo e che in particolare sono spesso stati letali per il rombo di Ciro Ferrara. A questo scopo, la squadra, in fase di non possesso, adotta due comportamenti ben precisi:
a) aspetta nella propria metà campo l’Ajax, preferendo la densità in una zona di campo più ridotta a un pressing offensivo;
b) allarga, in fase di non possesso le due punte, lasciando che a fare gioco siano i due centrali dell’Ajax e tiene Diego in posizione centrale, il quale prova a mettere in ombra De Zeeuw e Enoh al fine di non far ricevere loro palla.
In fig. 2 sono mostrati gli schieramenti in fase di non possesso palla della Juventus.
Il piano difensivo di Zaccheroni, funziona in linea di massima bene, ma mostra alcune sbavature. I pericoli vengono sostanzialmente dagli uno contro uno che l’Ajax riesce a creare sulle fasce, in particolare sulla fascia destra difensiva della Juventus, dove Emanuelson, e, molto più spesso, Suarez, che ama allargarsi da quella parte, si trovano più volte a puntare Zebina, peraltro non brillantissimo. La causa di questa falla difensiva è da ricercarsi, in gran parte, nei movimenti difensivi di Sissoko. Il maliano, infatti, quando la palla è all’altezza della linea di centrocampo, nella zona di destra dell’Ajax, non trova, per tutta la partita (o meglio, per tutto il tempo in cui la Juve si schiera con il rombo a centrocampo), la distanza giusta da tenere da Felipe Melo. Troppo schiacciato sul brasiliano e troppo irruento e fuori tempo nel cercare il pressing su De Zeeuw o Enoh che ricevono palla dalla loro destra e che hanno gioco facile a saltarlo e a ribaltare il gioco sulla sinistra. A questo punto Momò è troppo lontano da Zebina per aiutarlo in raddoppio. Impietoso, da questo punto di vista, è il raffronto con l’altra mezzala, Marchisio. Quest’ultimo, infatti, sul giro palla proveniente dal lato opposto, si posiziona in maniera tale da marcare sia Van der Wiel alle sue spalle che il centrocampista basso che riceve la palla; quando poi esce in pressing sugli interni dell’Ajax che ricevono palla dalla loro sinistra, se non riesce ad andare in contrasto, riesce comunque a fare in modo che il ribaltamento del lato dell’attacco sia impedito o comunque rallentato. L’intelligenza di Marchisio riduce il numero di volte in cui De Ceglie si trova uno contro uno con un avversario, quasi sempre coadiuvato nella fase difensiva dal buon Claudio. Il giro palla dell’Ajax, è talvolta facilitato da una certa indolenza di Diego a svolgere il ruolo difensivo cui è deputato e che, se svolto al meglio, eviterebbe certe uscite alte delle mezzali. Ottimo il lavoro di Amauri e Del Piero, così come quello di Melo, che, più volte, rimedia ai pericolosissimi uno contro uno sulla destra della difesa bianconera posizionandosi nel cuore dell’area, tra Chiellini e Legrottaglie (inevitabilmente attirato all’esterno dall’uno contro uno) e sbrogliando la situazione.
In fase offensiva il gioco della Juve si sviluppa secondo una logica abbastanza evidente e abbastanza differente rispetto al rombo di Ferrara. Una delle due punte (ovviamente quasi sempre, per caratteristiche, Del Piero) si allarga molto a ricevere palla, aprendo la difesa avversaria e dando lo sbocco laterale e profondo necessario in un centrocampo a rombo, dove vengono a mancare gli esterni offensivi. Anche Diego, si muove in maniera diversa: solo raramente prende la palla bassa a centrocampo e raramente la riceve dagli altri centrocampisti spalle alla porta, in posizione centrale. Piuttosto, invece, si apre anche lui per cercare di ricevere senza la pressione dei marcatori avversari e per aprire il gioco evitando l’imbottigliamento centrale. Questa logica porta ai due gol e all’azione più pericolosa della Juventus. I due gol nascono infatti da un movimento verso l’esterno di Del Piero. L’azione più pericolosa, il tiro di Diego al 26° minuto del primo tempo su assist del capitano, nasce da Del Piero che riceve palla allargandosi a destra e che con tale movimento “apre” la difesa avversaria, e da Diego che si sovrappone esternamente.
In vantaggio per 2-1, Zaccheroni preferisce non rischiare più gli uno contro uno sulle fasce, unica fonte di pericolo per la difesa juventina, assieme alle ripartenze da calci piazzati a favore in fase offensiva (vedi gol subito) schierandosi con un classico 4-4-2, sostituendo Amauri con Salihamidizic. Ciò consente di raddoppiare ed aiutare Grygera con Brazzo e De Ceglie con Marchisio, piazzato esterno sinistro, con Sissoko e Melo in mezzo.
IL GOL SUBITO
Ennesimo (purtroppo) gol subito da palla inattiva in favore nostro in fase offensiva. Analizziamolo assieme, Nell’occasione del gol, un calcio di punizione calciato da Diego dal lato corto dell’area dell’Ajax, i lancieri spostano tutti e dieci i giocatori movimento dentro la propria area. La Juve manda in area di rigore Amauri, Del Piero, Sissoko, Melo, Legrottaglie e Chiellini, per un totale di 6 uomini. Marchisio rimane al limite dell’area, leggermente spostato sulla propria destra, De Ceglie circa 15 metri fuori dall’area leggermente orientato a sinistra. Il solo Zebina, presidia la zona di centrocampo. Atteggiamento abbastanza spregiudicato, ma giustificabile dal fatto che l’Ajax non tiene nessun giocatore alto. La palla è giocata da Diego in orizzontale su un taglio ad uscire di Del Piero (evidentemente uno schema), ma la palla rimbalza fuori area dove Marchisio viene anticipato e saltato e parte il contropiede avversario portato da Suarez. Tutto sommato, la squadra, ripiega decentemente e Zebina, correttamente orienta il passaggio di Suarez verso Sulejmani. Qui però il francesce compie un errore di tattica individuale, temporeggiando come la situazione richiede, ma a non accorcia mano a mano che l’attaccante si avvicina alla porta e, dentro l’aerea, si trova a distanza eccessiva da Sulejmani e consente al serbo di calciare in porta. Probabilmente, viste le difficoltà evidenziate anche in questa partita, sarebbe più opportuno, in queste occasioni, anche in assenza di attaccanti avversari, presidiare la metà campo con due uomini.
COMMENTO
Dopo due partite giocate con il 3-4-1-2, la Juve torna ai 4 difensori in linea e al rombo a centrocampo. Inevitabile quindi il raffronto con il rombo adottato con Ciro Ferrara. Finalmente in fase di non possesso sembrano esserci dei compiti precisi e un piano difensivo. Il piano prevede di orientare il gioco degli avversari verso il centro del campo, aprendo i nostri due attaccanti e lasciando l’onere dell’inizio della manovra ai centrali difensivi avversari, facendo lavorare Diego sulle linee di passaggio verso i centrocampisti bassi dell’Ajax. Questo sostanzialmente per evitare lo sviluppo del gioco avversario sulle fasce, foriero di sbilanciamenti del nostro centrocampo a tre. Il piano è parzialmente riuscito. I problemi, come già scritto, nascono fondamentalmente da Sissoko, che non riesce a trovare i tempi giusti delle uscite sui portatori di palla avversari e le distanze giuste per operare in marcatura. Qui, purtroppo, a parere di chi scrive, si tratta di un problema strutturale del maliano. Per riuscire a coprire tutta la larghezza del campo con soli tre centrocampisti e una mezza punta sono necessarie capacità ottimali di scelta tra aggressione, temporeggiamento e orientamento delle giocate avversarie. Non sono le doti migliori di Sissoko. Può solo tamponare queste sue lacune ovviando con una condizione fisica che gli consenta di sopperire ai suoi errori. E in questo momento Momò non è particolarmente in forma. Ovviamente, in un centrocampo a 4 i discorsi sulle capacità e l’importanza difensiva di Sissoko sarebbero totalmente diversi.
In ogni caso, c’è (finalmente…) un piano difensivo e si vede. Da migliorare ed affinare; ma c’è.
Discorso analogo può essere fatto per la fase offensiva. Poche cose, semplici, ma necessarie ed efficaci: aprire il campo con Del Piero, Diego, ma anche con Marchisio e De Ceglie. Ne ha beneficiato in primis Amauri, che finalmente ha avuto due palloni giocabili e la manovra di tutta la squadra. Anche Melo, ottimo in fase difensiva perché maggiormente coperto dai movimenti della squadra, grazie a pochi e ordinati movimenti dei compagni ha limitato al massimo i palloni sprecati (Prandelli docet…). Anche in questa fase, i maggiori problemi sono nati dai movimenti di Sissoko, che per le proprie caratteristiche ha grosse difficoltà ad andare sull’esterno. Ma come detto per la fase difensiva, esiste un progetto e sembrano chiare le cose da fare.
In quattro partite Zac non ha mai perso e ha vinto le ultime due. Visto come eravamo messi, è davvero tutto grasso che cola. C’è da migliorare tanto (la qualità del gioco offensivo, i meccanismi difensivi, la condizione atletica generale….), ma si vede che il mister sta lavorando e la squadra sembra finalmente una squadra allenata.
Fabio Barcellona
Complimenti al nostro nuovo collaboratore, Fabio. La sua analisi vale più di 100 presentazioni 😉
Tatticamente miglioriamo (lentamente) di partita dopo partita. La confusione diminuisce, ma ci vuole ancora del tempo per trovare stabilità. L'avversario di ieri non fa molto testo. Aspetto il test più probante in campionato per misurare meglio lo stato della nostra squadra.
Tutto perfetto..come al solito..
avrei sottolineato la prova di enoh da parte dell'ajax che ha bloccato diego.. più che altro..
zaccheroni sta dando un'indentità a questa squadra.. bene.
Oltre che prandelli docet direi anche MASKERED docet… :D…
Analisi impeccabile dal punto di vista tattico; ci dimentichiamo però
l' avversario con una media età da quinta liceo…
detto questo credo siano stati toccati i punti cruciali:
Il centrocampo:
sempre nelle loro mani dove si è visto oltre che ad uno stanchissimo sissoko anche il suo essere, secondo me, fuori ruolo! bene marchisio dall' altra parte ma si può affermare il contrario della scheda cioè che marchisio gioca bene perchè è aiutato molto da de ceglie che corre per 7 e si fa tutta la fascia diversamente dall' ormai ex calciatore zebina! torno al concetto da me espresso piu volte abbiamo tutti centrocampisti che vanno in verticale che portano palla e che non hanno l' abitudine alla ricerca dello spazio!! caratteristica fondamentale per un centrocampista deve essere quella di giocare la palla di prima con entrambi i piedi…
Devo dire anche che l atteggiamento difensivo con le 2 punte larghe e diego a fare pressing sul portatore è lo stesso identico di ferrara con risultati diversi(da questo si capisce l' importanza di avere un metodo da parte dell' allenatore). un giocatore come de ceglie dimostra che se ben utilizzato non ha niente da invidiare ai vari santon tanto celebrati… l' allenatore è il 70% della fortuna o sfortuna di un calciatore professionista!!! bravo zaccheroni a tornare sulla difesa di ranieri senza cannavaro e grosso con de ceglie grygera e legrottaglie.
Concordo con il fatto che Si vede che siamo passati da un allenatore alle prime armi ad uno con 15 anni di esperienza…
p.s. diego lo sa che camoranesi è quasi pronto?
X MASKERED
Maskered condivido tutta la tua analisi specie quando parli del centrocampo e a proposito di questo ti do atto di come tu abbia detto fin dall inzio che melo fosse inadeguato a fare il regista (io francamente pensavo che melo potesse avere le doti per esprimersi bene in quel ruolo),non ho mai pensato fosse Xabi alonso ma francemnte credevo fosse capace di dettare i tempi magari dando un impronta fisica importante e alla luce del fatto che davanti a lui ci sarebbe stato Diego.Evidentemente sbagliavo,tu no purtroppo per noi.
Solo una cosa su Diego:tu dici giustamente che il nostro è un centrocampo verticale,fatto di gente che corre palla al piede,che nn è brava a gestire la palla con entrambi i piedi,di gente che nn cerca lo spazio.In altre parole fanno un sacco di casino in mezzo al campo e nessuno fa ordine.PERFETTO!!! Alla luce di cio' non credi che un giocatore che deve giocare tra le linee,cercare l ultimo passaggio possa risentire piu' di altri di queste lacune??? A questo aggiungi il fatto che il nostro attacco per caratteristiche(eccezion fatta per Iaquinta) non è composto da giocatori che attaccano lo spazio.A questo aggiungi che sulle fasce Grosso nn dava mai sbocchi e l unico sfogo veniva dato da caceres(infatti mi pare che qualche gol con affondo di caceres ben imbeccato da Diego lo abbiamo fatto). Io nn volgio dire che Diego nn abbia colpe,pero' forse prima di etichettarlo nn da juve forse bisogna considerare un po' tutto il contesto della nostra squadra:tecnico-tattico-qualitativo,atletico e societario.Soffermarsi sul singolo,specie se straniero e alla sua prima esperienza in italia e in un contesto cm quello bianconero di quest'anno mi pare un po' eccessivo.Mi dispiacerebbe molto se si ripetesse la storia di henry,nn credi???Mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista.
cit. "non credi che un giocatore che deve giocare tra le linee,cercare l ultimo passaggio possa risentire piu’ di altri di queste lacune??? etc etc.."
Prendo spunto da questa tua giusta osservazione per un approfondimento tattico importante.
quest' estate c' hanno scassato la minchia con la presunta incompatibilità tra "D'AGOSTINO" (allora candidato alla regia) e DIEGO perchè d' agostino gioca molto di prima con il lancio lungo sugli esterni o sulla punta che ti da profondità e tutti ritenevano questo un problema per il gioco di diego perchè sarebbe stato scavalcato. NIENTE DI PIù SBAGLIATO A MIO AVVISO. Il centrocampo attuale della juve dimostra come proprio per quei giocatori come diego serva ad integrale il lavoro dei MELO O SISSOKO (VERTICALE) un giocatore capace di gestire la palla capace di dare la profondità e FINALMENTE DI FAR GIOCARE LA SECONDA PALLA AL TREQUARTISTA FACCIA ALLA PORTA!! Ora cosa accade? diego per poter giocare la palla deve venirsela a prendere spalle alla porta con un notevole dispendio di energie che gli fa perdere lucidità… chi ha giocato a calcio sa quanto sia importante la lucidità soprattutto in quel ruolo!! (vero mirko?) Quindi non è per niente vero che "un d'agostino" e "un diego" non possono giocare insieme anzi insieme possono essere letali per gli avversari… è una questione di interpretazione e integrazione dei ruoli.
Chiudo dicendo che per giocare bene e soprattutto vincere con il fatidico rombo la squadra deve avere giocatori Eccezioniali soprattutto nel calcio di oggi; devi avere dei terzini che fanno tutta la fascia in modo naturale, devi avere un grande regista che ti nasconde la palla quando serve e detta i tempi, Devi avere un interno che abbini corsa e tencica sopraffina, devi avere il MEDIANACCIO TUTTO POLMONI, devi avere il trequartista capace di cambiare sempre il ritmo e di giocare tra le linee, devi avere una seconda punta dinamica veloce con senso del gol che ti da sempre un alternativa al gioco d' attacco….INSOMMA PENSO SIA IL MODULO PIù DIFFICILE perchè richiede tanto molto tempo per essere vincente. a voi…
condivido mask!!!Quindi che famo'???vendiamo diego o continuiamo con lui???per te Diego è un campione???o un mezzo giocatore cm sento dire da piu' di qualcuno???cosa dovrebbe fare la juve secondo te???venderlo o costruire su di lui???
Mettiamoci daccordo su questo perchè francamente ormai è diventato stucchevole leggere le solite storie:diego indietreggia troppo,diego nn incide,diego nn è da grande squadra!!!La colpa di chi è?Diego è scarso o è la juve che con tutti i suoi difetti nn gli permette di fare la differenza???
Almeno noi tifosi mettiamoci daccordo,visto che i nostri dirigenti nn sanno nemmeno chi sarà in panca il prossimo anno,figuriamoci se sanno cosa fare con diego.
Ps:a me personalmente un regista alla D'agostino nn dispiace affatto,il quesito che mi pongo è quanto D'agostino sia un giocatore da juve,tu ritieni che abbia le qualità per sfondare da noi??Io nn lo escludo ma francamente qualche perplessità la nutro.Tra l altro D'agostino quest'anno non è che si stia ripetendo,certo ci sono delle attenuanti e bisogna cmq considerarle per carità.veloso lo conosci??cosa ne pensi???a me nn dispiace,certo è portoghese e dopo tiago…ho detto tutto 🙂
E che famo? caro padrino79?
Ritengo diego un buonissimo
giocatore, un campione
ma non un fuoriclasse; Ha caratteristiche
particolari che in germania gli hanno consentito
di fare la differenza negli ultimi 20 metri dove tra
lui e la porta il piu delle volte al massimo c' erano
2 difensori, in italia, spagna o inghilterra è diverso…
Io quest' anno non l' ho ancora visto saltare
un uomo in verticale ne in champions ne in campionato.
Costruire? SI! la juve ha bisogno di un progetto tattico
e tecnico e di un allenatore in grado di capire esattamente
cosa può dare in quella posizione… perchè per potersi permettere il 3/4ista bisogna fare la differenza;
Personalmente diego
lo farei giocare 20 mt più indietro alla "XAVI" per intenderci… li
potrebbe diventare uno dei migliori al mondo… ma in italia purtroppo in
quella posizione piacciono di più altri giocatori.
D' agostino? d' agostino mi piace da morire ma i treni nella vita passano e
quello di d' agostino è passato e la sua carriera ha preso la strada in discesa
mi dispiace molto per il ragazzo… Vedi nel calcio bisogna sfruttare il momento,
cavalcare l' onda… D' agostino poteva crescere ancora alla juventus resterà un eterna
grande promessa….COLPA DI POZZO.
Veloso? a me piace molto ne ho parlato piu volte ma a questo punto c' hai diego in casa
l' hanno prossimo prendi 2 esterni forti e veloci e un allenatore che crede a questa possibilità
e iniziamo a fare un calcio più tencico e spettacolare….
Premessa: grazie a Fabio che con le sue analisi tattiche ci insegna il gioco del calcio e complimenti ad ACB per la linea editoriale: collaborazioni del genere sono preziose perchè in tv e sui giornali non si approfondiscono mai temi tattici. Questo blog contribuisce alla crescita della cultura calcistica: bravi!
Vorrei ora fare una considerazione su Felipe Melo e sull'impreparazione dei nostri dirigenti. Quando ho saputo dell'interessamento della Juve per il brasiliano sono andato a leggermi le pagelle della Fiorentina che Oliviero Beha, che di calcio a mio avviso ne capisce, pubblica sul suo blog e sono tutte di questo tenore:
Fiorentina-Bayern 2008:
Melo,5,5. Tripudio per quando recupera dei palloni, ma non è un regista bensì uno schermo difensivo alla Desailly senza il fisico del francese di capello al Milan e senza i piedi di un Liverani.E’ una quercia e basta, cioè né carne né pesce.Nel suo ruolo, che è il semaforo delle squadre che lo prevedono tatticamente, è un problema perché non garantisce serenità nei movimenti e negli appoggi.Non ha i tempi né il tocco né le geometrie un po’ meno che banali.Nostalgia del fosforo.
Non serve aggiungere altro.
Consiglio a Secco di andarsi a leggere le pagelle di Beha d'ora in poi, e soprattutto prima di trattare qualsiasi giocatore dei viola. Interessanti a tal proposito i giudizi di Beha su Vargas.
@ACB: Grazie…
@ Maskered: Concordo con te che abbiamo centrocampisti che non ricercano lo spazio e di qualità tecnica non eccelsa. Marchisio comunque rimane di intelligenza tattica superiore a mio parere. L'atteggiament p difensivo delle due punte e di Diego con Ferrara? Sinceramente dopo 21 partite di campionato, 6 di Champions e due di Coppa Italia non lo avevo ancora capito…
Infatti fabio Se riguardi le partite con ferrara in fase di non possesso partiamo sempre con le punte larghe e diego al centro con questo dico che i presupposti erano gli stessi ma mai messi davvero in pratica come successo ieri!!! (in poche parole non avevamo i tempi delle uscite sia sugli esterni che del pressing sul portatore ora pare di si). Su marchisio sono d' accordo che sia superiore a tutti (soprattutto perchè usa entrambi i piedi) ma lo ritengo sprecato in quella posizione.
da centrale (partita con il genoa) per me è da 10 con il rombo è da 6,5-7.
Gran bel post capperi! Appena avro' il tempo di riguardarmi la registrazione della partita lo terro' sottomano, ma gia' adesso mi e' piu' chiaro quello che e' successo e soprattutto quello che non succedeva prima.
complimenti fabio, analisi perfetta che mi trova d'accordo…la cosa lampante della juve di zac è il maggiore ordine in campo, dato dal fatto che i ragazzi stanno iniziando a capire i movimenti da fare….speriamo sia un crescendo da qui a fine stagione, in modo da raggiungere la qualificazione in champions e da provare a vincere questa europa league…
Ps:bravo fabio,analisi perfetta!!
Amo questo tipo di articoli. Analisi egregia, complimenti Fabio 🙂
anch'io leggo con molto piacere questi tipi di articoli. bella lettura della partita! concordo quasi in tutto. forse Diego dovrebbe essere iù incisivo, mi pare troppo umile nel lasciare spazio a Del Piero. Speriamo che con il rientro di Camoranesi, Iaquinta e Trezeguet, ci sia una migliore disposizione in campo sia per tenuta fisica che per il tipo di avversario. Resta il fatto che senza Grosso e Cannavaro il gioco ne risente positivamente. Se l'anno prossimo la società si muove per prendere un paio di terzini con piedi e polmoni buoni, allora ne vedremo delle belle!!!
questo articolo è un capolavoro.
Il primo di una lunga serie, Fabio è entrato nella famiglia. 😉
Allora solo una piccola osservazione; l'eta' media dei centrocampisti schierati dall'ajax ieri sera era di 24 anni. Quella della juve invece di 25.2, senza contare che il titolare di solito nell'ajax e' Rommedahl non De Jong (e quindi la media si alza).
Invece in attacco e in difesa ovviamente c'e' un abisso.
Complimenti a Fabio per il post.
Aggiungerei anche i complimenti al nostro Zac!
Visto che vi è piaciuto, se Fabio è d'accordo, gli affidiamo la rubrica dell'analisi tattica, col sottoscritto che integrerà il tutto con le diapositive 😉
per quanto mi riguarda sarebbe stupendo!!! 🙂
mi ha piaciuto moltissimo questo articolo. sono 110% d'accordo di affidare a fabio la rubrica dell’analisi tattica.
continuando in topic, che pensano voi a provare Candreva al posto di Sissoko in caso di giocare col rombo?
credo che Candreva come Marchisio e molto intelligente tatticamente e ha dimostrato di poter adattasse a diversi ruoli di centrocampo.
questo può soluzionare il problema a corto tempo.
Volevo cogliere l'occasione per fare in bocca al lupo a Fabio per la sua squadra. Forza!!!
complimenti davvero per l'analisi, è bello poter leggere dei contenuti del genere. Mi auguro sia un appuntamento frequente nel sito!complimenti ancora
Per chi come me non ha visto la partita leggere la tua disamina tattica della gara è come rivedersi la partita ma con un occhio "istruito".
Grazie bella iniziativa dello Staff.
Aggiungo anche i miei complimenti per il post. Veramente interessante! .Le analisi tattiche come questa (in passato avevo già aprezzato le analisi di ACB), a chi non è del "mestiere" come me, fanno capire molto di più il perchè di ciò che si è visto in campo.
Una domamda: pur aprezzando l'adatabbilità e l'intelligenza tattica di Marchisio non vi sembra che nel ruolo attuale che assume con il 4-3-1-2 sia un pò sacrificato. Secondo voi non si potrebbe provare a farlo giocare come vertice basso del rombo al posto di Melo?
Secondo me ha caratteristiche migliori di Melo per dettare i tempi e costrure gioco.
mi unisco al coro…
grandissima analisi…grande mister fabio…
poter leggere e studiare calcio a questi livelli è un piacere…un gran colpo di mercato per il sito…
Complimenti a Fabio, un'analisi professionale, dettagliata a cui non manca proprio nulla.
Che dire?
Mi sono letto questa FANTASTICA pagina tutta d'un fiato, come quando si ha sete d'estate.
La mia, lo ammetto, è sete di conoscenza di strategia e tattica calcistica.
L'arrivo di Fabio secondo me potrà essere fonte preziosissima e un piacere da cui dissetarsi!!!
Un nuovo bookmark nel mio browser!!!
Parla Zac
Di buon umore per la vittoria esterna e come sempre disponibilissimo nei confronti dei media, il tecnico romagnolo, che ha portato nuovo respiro alla compagine bianconera, rivela un curioso retroscena verificatosi nel corso della gara: «Quando, sull'1-2, ho disposto la difesa a 5 abbassando i due esterni per contrapporci al Bologna che stava attaccando in massa e ci causava qualche problema con la propria intensità, per circa 20 minuti ho notato che ad alcuni dei centrocampisti evidentemente, nel marasma generale, non era arrivata la comunicazione del cambio di modulo e di movimenti, dunque alcuni stavano ancora giocando con le modalità precedenti, ed effettivamente non eravamo messi benissimo in campo, così abbiamo rischiato più del dovuto». E conclude sorridendo: «Mi chiedete se fosse Melo quello di cui parlo? Io non dico nulla, ma chi avrà modo di rivedere la gara lo capirà subito».
la juventus è troppo forte .Perquesto stasera vince .
La roma ha perso contro il panathinaikos all'andata. se la roma si vuole qualificare deve vincere