Archive for the ‘ Giovani promesse ’ Category

Giovani promesse: Alan Kardec (Vasco da Gama)

alan kardecData di nascita: 12 Gennaio 1989
Nato a: Barra Mansa (BRA)
Nazionalità: Brasiliana
Ruolo: Centravanti
Club: Vasco da Gama (BRA), in prestito all’Internacional (BRA)
Scadenza contratto: xxx
Valutazione: xxx

LA CARRIERA:
Alan Kardec de Souza Pereira Junior è nato a Barra Mansa nello stato di Rio de Janeiro, in Brasile. Ha iniziato a 11 anni nelle giovanili del Vasco da Gama per rimanerci fino al 2007 quando, il 14 febbraio, è arrivato il debutto con la prima squadra nella Copa do Brasil. Due mesi dopo, l’11 aprile, è arrivato per lui anche il primo centro nel match contro il Botafogo, terminato 4-4 e valido per il Campeonato Carioca. Il 21 luglio ha segnato il primo gol nel Campeonato Brasilerao. Il 2007 si è chiuso con 26 partite e 8 gol, bottino impressionante per un 18enne. L’anno successivo si è ripetuto a buoni livelli realizzando 2 gol in 19 partite di Serie A. Nel gennaio del 2009 ha partecipato ai Campionati Sudamericani Sub20 disputatisi in Venezuela, finendo il torneo con un bottino di due gol (ad Uruguay e Argentina, importantissimi) in otto partite. A settembre, è arrivato il prestito all’Internacional di Porto Alegre, per poter giocare titolare e con continuità tutte le partite. Lo stesso mese per lui c’è stata la vetrina del Mondiale U-20 d’Egitto, in corso di svolgimento, dove potrà definitivamente dimostrare il suo valore davanti alle telecamere di tutto il mondo.

CARATTERISTICHE:
Alan è un centravanti alto (188 cm) e dal fisico asciutto (75 kg) che si disimpegna nel ruolo di centravanti. Pur essendo brasiliano, fa della concretezza la sua caratteristica principale, non amando perdersi in inutili dribbling o decentrarsi per stare lontano dall’area di rigore, il suo habitat naturale. In patria lo chiamano “O Matador”, soprannome che lo descrive perfettamente. La qualità principale di questo ragazzo è sicuramente il colpo di testa, in cui eccelle: è dotato infatti sia di una incredibile elevazione (ricorda un pò quella di Amauri, per fare un paragone con un nostro giocatore) sia di una ottima tecnica e tempismo che gli permettono di sfruttare al massimo ogni cross, corner o calcio di punizione con palla messa in mezzo. Pur essendo così alto, ha dei piedi molto educati e riesce ad effettuare uno straordinario lavoro di sponda anche con i piedi, oltre che di testa, e risulta perciò utilissimo per far salire la squadra e liberare al tiro i compagni in aiuto da dietro. Si fa inoltre sentire anche dando una mano in difesa sulle situazioni di palla inattiva andando a saltare di testa.

IMPRESSIONE E PROSPETTIVE:
Che fosse bravo lo si era già intuito in Venezuela, al SudAmericano Sub20. In Egitto si è presentato in perfetta forma, galvanizzato dalla nuova esperienza che lo attende a Porto Alegre (giocherà assieme a Giuliano, altro talento da seguire), e determinato a guidare i verdeoro alla vittoria finale. Non so quale sia la sua valutazione allo stato attuale, ma sono sicuro che saranno in molti gli osservatori ad aver scritto il suo nome sui taccuini alla voce “comprare”. Vi devo dire la verità: è un giocatore che mi piace , magari meno appariscente di altri centravanti impegnati nella manifestazione, ma così concreto e forte nel gioco aereo che davvero il ragazzo è da seguire e possibilmente opzionare se dovesse confermarsi anche nell’Internacional. E’ infatti esattamente il tipo di centravanti che non stanca mai, qualunque sia il modulo tattico che utilizzi, perchè è in grado di fare reparto da solo e segnare gol a grappoli (basta che gli arrivi qualche cross decente). Non è il tipo che, in caso di difficoltà, torna indietro a prendersi palla o che sa svariare e allargarsi per liberarsi del marcatore e aprire il gioco, ma avesse anche queste qualità, oltre a quelle già citate, sarebbe un fenomeno assoluto. Se dovesse migliorare nel fisico (vanno messi un pò di muscoli, senza perdere la buona velocità che lo caratterizza) potrebbe davvero trasformarsi in una versione senza i no-look pass e i doppi passi sulla fascia di Amauri, in grado di prenderla sempre di testa e dare una dimensione nuova all’attacco grazie alla sua elevazione.

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Giovani promesse: Sebastien Corchia (Le Mans)

corchia bigData di nascita: 1 Novembre 1990
Nato a: Noisy le Sec (FRA)
Nazionalità: Francese
Ruolo: Terzino destro
Club: Le Mans (FRA)
Scadenza contratto: 2012
Valutazione: 2/3 mln di euro

LA CARRIERA:
Sébastien ha iniziato la sua carriera da calciatore del Camp des Loges, il centro di allenamento giovanile del PSG. Dopo 7 anni trascorsi nel club della capitale, è stato scelto per far parte della prestigiosa accademia di Clairefoitaine e, dopo un solo anno, il Le Mans gli ha fatto firmare un contratto giovanile aggregandolo alla squadra giovanile. La promozione in prima squadra è avvenuta nella stagione 2008/09, la passata, quando – il 14 febbraio 2009 – ha esordito partendo da titolare contro il Nizza giocando i suoi primi 67 minuti nella Ligue-1.  Terminerà la sua stagione d’esordio con 9 presenze. Il primo maggio 2009 ha firmato il suo primo contratto da professionista legandosi al club del Le Mans fino al 2012. Dopo un ottimo Europeo U-19 disputato coni Blues, il nuovo allenatore del Le Mans Paulo Duarte ha deciso per quest’anno di lanciarlo definitivamente come terzino destro titolare del club. Con i Blues, comunque, l’avventura era iniziata già con la U-17, per poi essere proseguita con la U-18 e la U-19. Il 27 agosto 2009, a 19 anni, è stato selezionato dalla U-21 per i match di qualificazione all’Europeo U-21 del 2011 contro la Slovenia del 4 settembre e contro l’Ucraina dell’8 settembre. E’ stato già osservato a lungo dalla Juventus, già dal 2008 durante la sua prima stagione. Il suo idolo è Paolo Maldini e sogna di vestire un giorno proprio i colori della nostra squadra.

CARATTERISTICHE:
Corchia è un terzino destro “moderno”, molto veloce, dal buon cross, che ama avanzare in attacco sovrapponendosi al compagno centrocampista per mettere in mezzo palloni invitanti e, ogni tanto, tagliare dentro e cercare la giocata. Fisicamente è alto 175 centimetri per 65 kg di peso: è leggerino, senza dubbio, e deve mettere su qualche muscolo in più. E’ però molto veloce, e questo gli permette di coprire l’intera fascia sia in attacco che in difesa. Discreto difensore, riesce a tenere l’uomo abbastanza discretamente, ed ha la grinta necessaria per sopperire alle sue lacune fisiche. Tecnicamente parlando, è un terzino molto interessante, che spesso ama scambiarsi di posizione col centrocampista destro della sua squadra o sovraggiungere da dietro mettendo immediatamente degli invitanti palloni in mezzo. Durante i corner difensivi si piazza subito fuori l’area, mentre in quelli offensivi resta arretrato per coprire il maggior spazio possibile grazie alla sua velocità. E’ un destro naturale, unico piede che usa.

IMPRESSIONE E PROSPETTIVE:
Che fosse bravo lo avevo notato subito, dalla prima volta che l’ho visto giocare. Agli ultimi Europei U-19, in particolare, l’ho proposto nella Top-11 del Torneo (clicca qui) senza esitazione alcuna, perchè nel ruolo aveva davvero una marcia in più rispetto ai suoi colleghi. La Juventus come detto lo ha seguito a lungo, lui lo sa, ed è anche per questo che in ogni partita cerca di mettercela tutta. A 19 anni è già un U-21 e, vista la carenza di buoni giocatori nel ruolo, in molti scommettono che presto arriverà anche il salto nella formazione di Domenech. E’ un giocatore, lo dico chiaramente, che acquisterei senza se e senza ma, per farlo crescere progressivamente da noi (non è che abbiamo chissà quali fenomeni sulla fascia destra..) anche perchè coi francesi storicamente c’è un feeling particolare, a Torino, e lui potrebbe davvero rappresentare un bell’investimento. Piace molto a Castagnini. E pure a me.

Giovani promesse: Ryad Boudebouz (FC Sochaux)

boudebouzData di nascita: 19 Febbraio 1990
Nato a: Colmar (FRA)
Nazionalità: Francese/Algerina
Ruolo: Trequartista centrale/esterno
Club: FC Sochaux (FRA)
Scadenza contratto: 2013
Valutazione: 2/3 mln di euro

LA CARRIERA:
Ryad è nato a Colmar, in Francia, ma si sente Algerino come i suoi genitori tanto che, recentemente, era arrivato a dichiarare che, qualora avesse ricevuto la garanzia di essere convocato in futuro tra i “grandi”, sarebbe stato disposto a cambiare Nazionale lasciando i Blues e passando a quella africana. Il passaporto è comunque doppio, per cui giocherebbe in tutta Europa come comunitario, a prescindere da questa scelta. Ha giocato a partire dall’età di 10 anni nell’ SR Colmar, squadra locale, e si è unito al centro di formazione dell’FC Sochaux, il suo attuale club, all’età di 12 anni. Con le giovanili del Sochaux ha vinto la Coppa Gambardella (l’equivalente della Coppa Italia Primavera) nel 2007. Ha firmato il suo primo contratto da professionista nell’estate del 2008 (un triennale poi rinnovato fino al 2013) e ha fatto il suo debutto in Ligue-1 il 4 ottobre 2008 allo Stade du Ray di Nizza pareggiando 1-1 (era l’ottava giornata). L’8 novembre 2008 ha segnato il suo primo gol in campionato contro il Le Mans contribuendo contemporaneamente in modo determinante alla prima vittoria della stagione alla sua squadra. Da allora, un pò a sorpresa (non se l’aspettava) è stato stabilmente convocato in prima suqadra nonostante fosse ancora 18enne ed ha finito per collezionare alla fine 25 presenze (di cui 13 da titolare) con 3 gol e attirare al solito le attenzioni di Arsenal e Manchester United. Con la Nazionale U-20 francese ha già collezionato 17 presenze (con 2 gol e 1 assist), ma è con la U-19 che si è messo in mostra al recente Europeo di Ucraina, trascinando i Blues fino alla semifinale persa contro l’Inghilterra. Per partecipare al torneo ha dovuto rifiutare la convocazione della U-21, arrivata precocemente già a 18 anni per una amichevole contro la Danimarca, ma ci tornerà a giocare sicuramente. In estate è stato colpito dalla influenza A dopo una vacanza a Miami, negli Stati Uniti, ma si è già ripreso regolarmente.

CARATTERISTICHE:
Boudabouz è un trequartista che può giocare sia a destra che a sinistra, oltre che dietro le punte. Mancino di piede (ma calcia anche col destro), è dotato di ottima tecnica, buona corsa e un buon tempismo negli inserimenti. E’ un calciatore moderno, più adatto alla fase offensiva che a quella difensiva (per capirci 1 solo cartellino giallo rimediato in 25 partite, lo scorso anno), tanto che spesso nel suo club agisce subito a ridosso degli attaccanti da fantasista vero. Nella U-19 ha giocato a destra, pur essendo mancino, per lasciar spazio da quella parte a Brahimi. Fisicamente è alto 177 centimetri per 67 kg: è assai leggerino, e muscolarmente deve lavorare ancora molto per costruirsi un vero fisico da atleta. In Francia molti lo hanno già paragonato a Ben Arfa. Come l’ex talento del Lione infatti ha un gran bel dribbling (negli ultimi 2 anni si è limitato tantissimo, escludendo dal suo repertorio tutti quei tocchi leziosi e inutili che di solito chi è dotato tecnicamente fa vedrere per mettersi in mostra) e un talento tale che ha già messo il numero 10 sulle spalle, a Montbéliard, ed è già diventato l’idolo dei tifosi.

IMPRESSIONE E PROSPETTIVE:
Lui ha i piedi per terra. Dopo essere stato contatto da Wenger e Ferguson, la scorsa estate, ha preferito restare a Montbéliard: nel suo programma infatti, concordato con genitori e manager, c’è il passaggio prima ad un grosso club francese come Lione, Marsiglia e Bordeaux, e poi il grande salto verso l’Inghilterra o la Spagna, i suoi tornei preferiti (l’Italia naturalmente non piace più a nessuno). Personalmente ho un debole per questo ragazzo, e me ne sono innamorato all’Europeo U-19 di Ucraina 2009, tanto da inserirlo nella top-11 della Manifestazione. Sono fermamente convinto che il ragazzo abbia un grande talento e che possa un giorno ambire a grandi palcoscenici internazionali.

Giovani promesse: Yacine Brahimi (Rennes)

brahimiData di nascita: 8 Febbraio 1990
Nato a: Parigi (FRA)
Nazionalità: Francese/Algerina
Ruolo: Trequartista centrale/esterno
Club: Rennes (FRA), ma in prestito in Ligue-2
Scadenza contratto: 2011
Valutazione: 5/8 mln di euro

LA CARRIERA:
Fino a qualche mese fa lo conoscevano in pochissimi, ma è diventato uno dei giocatori più chiacchierati e desiderati di Francia dopo essere stato definito da tutti, compreso il sottoscritto, il giocatore più interessante emerso dagli ultimi Europei U-19. Nato l’8 febbraio 1990 a Parigi (ha doppio passaporto francese ed algerino) iniziò la sua carriera di giovane calciatore all’ASB Montreuil dove arrivò a 7 anni e dove rimase sino al 2001, quando decise di passare al CO Vincennes. Altri quattro anni e l’approdo alla prima squadra della capitale francese, quel PSG che sta investendo moltissimo sul proprio settore giovanile. A 13 anni, però, la decisione di lasciare il PSG per trasferirsi all’Institut National du Football de Clairefontaine, centro tecnico nazionale aperto nel 1988 e diretto dalla Federazione calcistica Francese che ha come mission proprio quella di far crescere al meglio, tanto tecnicamente quanto umanamente, i migliori prospetti d’oltralpe. Di qui, infatti, sono passati negli anni giocatori importanti come Nicolas Anelka, Thierry Henry, Hatem Ben Arfa, Philippe Christanval, Richard Dutruel, Jean-Luc Ettori, Jacques e Ricardo Faty, William Gallas, Jerome Rothen, Louis Saha, Blaise Matuidi, Abou Diaby ed altri. Insomma, buona parte della creme del calcio giovanile francese. Dopo tre anni al centro di formazione di Clairefontaine, poi, il salto definitivo: siamo nel 2006 e Yacine sceglie Rennes come luogo ove completare la propria formazione. Lo scorso 23 giugno, quindi, la firma sul suo primo contratto da professionista, giusto una decina di giorni prima di finire in prestito al Clermont Foot (dove indosserà la casacca numero 26 e giocherà con l’ex juventus Carlo Vecchione), società che disputerà il prossimo campionato di Ligue 2 e che lo aspetta a braccia aperte. A livello di Nazionali, invece, Brahimi (in passato già punto fisso dell’under 17, dove disputò 12 partite realizzando una rete, oltre che nel giro di under 16 e 18), è stato come detto la stella assoluta della formazione U-19 con i suoi 12 goal in 18 partite, score assolutamente straordinario per un centrocampista pur con caratteristiche spiccatamente offensive come le sue.

CARATTERISTICHE:
Yacine è un trequartista classico, che all’ultimo Europeo ha giocato però esterno sinistro nel 442, molto offensivo. Mancino. 175 centimetri d’altezza per 65 chilogrammi di peso, pur essendo leggerino e non molto alto, il ragazzo sfrutta però questa condizione per divenire un furetto inarrestabile: tecnica, dribbling e velocità, infatti, non gli mancano e lo rendono quell’incursore micidiale che si sta facendo apprezzare con le rappresentative giovanili, tanto nazionali quanto di club. Non solo dribbling e goal nel suo bagaglio tecnico: come tutti i centrocampisti offensivi, è ottimo anche in rifinitura. Chi lo ha potuto apprezzare agli ultimi Europei ha visto una serie impressionante di doppi passi (la specialità della casa: lo prova sempre per saltare l’uomo), addirittura di tacchi, di dribbling ma, cosa ancora più impressionante, gli ha visto fare passaggi filtranti (pur giocando defilato) interessantissimi, assists e, davanti alla porta, ha potuto ammirare la sua freddezza. Insomma il bagaglio tecnico c’è tutto, ed è abbondante. Manca solo che lo metta in mostra definitivamente in Ligue-1, l’anno prossimo.

IMPRESSIONE E PROSPETTIVE:
Come detto il Rennes si è trovato fra le mani, forse un pò inaspettatamente, un potenziale crack, uno dei giocatori in questo momento più apprezzati e chiacchierati di Francia. Prima dell’Europeo infatti, forse senza credere molto in lui, lo avevano dato in prestito in Ligue-2 e, dopo la sua esplosione, saranno stati in tanti a mordersi le mani per aver perso il treno. Ora sul ragazzo ci sono già diversi clubs europei (per fare un nome c’è il Real Madrid che si è già interessato più volte, oltre al solito Arsenal), e strapparlo a fine stagione non sarà facile, ma giocando in Ligue-2 il suo cartellino comunque dovrebbe essere ancora accessibile, sotto i 10 mln di euro. Che dire.. in quel ruolo noi abbiamo Diego Ribas da Cunha, un fenomeno, e Sebastian Giovinco, una promessa. Il modulo di Ferrara invece non prevede esterni offensivi, per ora. Vale allora lo stesso discorso già fatto per altri giocatori di talenti: se dovessimo in futuro optare per il 4231, Brahimi, largo a sinistra, potrebbe davvero essere una idea stimolante. Sempre che non si scateni, come prevedibile, una vera asta per accaparrarselo. Per ora però il ragazzo avrà modo di esprimere il suo potenziale nella B francese, e sicuramente a Rennes lo rivorranno per provarlo anche in prima squadra. I tempi non sono brevi, perciò, ma è comunque un ragazzo che ha impressionato e che merita di essere seguito.

(Credits: Sciabolata morbida)

Generazione di fenomeni: Etienne Capoue

Etienne CapoueData di nascita: 11 Luglio 1988
Nato a: Niort (FRA)
Nazionalità: Francese
Ruolo: Libero/centrocampista difensivo
Club: Tolosa (FRA)
Scadenza contratto: 2013
Valutazione: 8/10 mln di euro

LA CARRIERA:
Étienne Capoue, 6 anni più piccolo del fratello Aurélien che gioca nel Nantes (e cugino di Jean-Michel, a Cannes negli anni ’90..), è nato a Niort, pur essendo la sua famiglia originaria della Guadalupa. Ha iniziato la carriera giocando per la squadra della sua città, la Chamois Niortais e in altre squadre minori della Deux-Sèvres, prima di essere tesserato nel 2003 dall’Angers Sporting Club de l’Oues. Qui si è messo in mostra nelle giovanili del club ed ha attirato l’attenzione di diversi clubs di Ligue-1, in particolare Lille, Auxerre, Bordeaux e Tolosa. Sono stati proprio questi ultimi a strapparlo alla concorrenza dopo avergli proposto un provino di una settimana e un contratto giovanile nell’agosto del 2005. A Tolosa, Étienne ha iniziato prima nella selezione U-18 (nel 2006) e, l’anno dopo ha collezionato 8 presenze nella squadra riserve (che in Francia milita nell’equivalente della nostra C2). A metà della stagione 2007-08 è stato promosso in prima squadra dal manager Alain Casanova, facendo il suo esordio ufficiale l’8 dicembre 2007 nella vittora per 1-0 contro il Lille, dalla panchina. La settimana dopo la conferma è avvenuta, questa volta dal primo minuto, contro il PSG in un’altra vittoria, questa volta per 2-1, ed infine poco dopo è arrivato anche il debutto in Coppa UEFA contro lo Spartak Mosca (2-1 anche qui). Continua a leggere

Generazione di fenomeni: Blaise Matuidi

Blaise MatuidiData di nascita: 9 Aprile 1987
Nato a: Tolosa (FRA)
Nazionalità: Francese
Ruolo: Centrocampista difensivo
Club: Saint Ethienne (FRA)
Scadenza contratto: 2011
Valutazione: 5 mln di eur

LA CARRIERA:
Nato da padre Angolese e madre francese, è cresciuto assieme ai suoi quattro fratelli a Fontenay-sous-Bois, nei sobborghi di Parigi. Da bambino ha cominciato a frequentare la scuola calcio del Club Olympique Vincennois. Più avanti, nel 1995, quando aveva dodici anni, è stato notato da alcuni osservatori e ha fatto l’ingresso nel centro federale di Clairefontaine. Nel 2003 ha giocato nella Primavera del Creteil e nel 2004 è stato preso dal Troyes: il 23 novembre dello stesso anno ha esordito in Ligue 2, in occasione della vittoria (2-1) sul terreno del Gueugon. Matuidi partì dalla panchina e trovò spazio nel corso della ripresa, al 18’, al posto di Nicolas Florentin. Il tecnico del Troyes era Jean-Marc Furlan, decisivo nella crescita di Matuidi. Nel 2004-05 il giovane mediano è stato impiegato soltanto due volte e ha recitato un ruolo di contorno nella promozione del Troyes. Ma l’anno seguente (2005-06), sempre alle dipendenze di Furlan, che ora guida lo Straburgo in seconda divisione, Mautidi è diventato titolare: trentuno partite in Ligue 1. Il mediano è rimasto al Troyes anche nel campionato successivo: trentacinque partite di buon livello, nonostante la retrocessione in Ligue 2 della società azzurra. Acquistato per trecentomila euro, Matuidi  si appresta a disputare la terza stagione nel Saint Etienne di Alain Perrin, ex Sochaux e Lione. Continua a leggere

Generazione di talenti: Mamadou Sakho

SakhoData di nascita: 13 Febbraio 1990
Nato a: Parigi (FRA)
Nazionalità: Francese
Ruolo: Difensore centrale/Terzino destro
Club: PSG (FRA)
Scadenza contratto: 2012
Valutazione: non in vendita

LA CARRIERA:
Cresciuto nella periferia parigina da una famiglia di immigrati senegalesi, ha trovato il suo riscatto sociale nel calcio. Quarto di sette figli, infatti, lui stesso ammette di essere stato salvato da questo sport, perchè – testa dura e ribelle – a quest’ora sarebbe probabilmente in prigione (o peggio), senza una motivazione “pulita” nella vita e una educazione alle regole. Regole che ha sempre mal sopportato, rischiando più volte di essere “tagliato” dal suo club per il comportamento non certo da professionista tenuto fuori dal campo. Fondamentale per lui perciò è stato dare i primi calci ad un pallone, del Paris FC (club semiprofessionistico della capitale che milita nelle serie minori) già a 7 anni, per poi, a 12, effettuare il grande salto per i “cugini” professionisti del PSG iniziando la sua lunga avventura nel club 2 volte campione di Francia. Qui l’ambientamento è stato come detto difficile, specie quando, a 14 anni, è venuto a mancare improvvisamente suo padre, la sua guida. Dopo un periodo si sbandamento, il ragazzo ha deciso di buttarsi completamente anima e corpo nell’avventura calcistica, maturando rapidamente tanto da diventare, da bullo pericoloso e quasi sempre punito, a leader dentro e fuori dal campo. Dopo 6 anni di duro lavoro di “formazione” nella scuola del club, il talento era troppo forte per non fare il passo successivo. Continua a leggere

Generazione di talenti: Eren Derdiyok

Eren DerdiyokData di nascita: 12 Giugno 1988
Nato a: Basilea (SWI)
Nazionalità: Svizzera/Turca
Ruolo: Centravanti
Club: Bayer Leverkusen (GER)
Scadenza contratto: 2013
Valutazione: 5 mln circa

LA CARRIERA:
Eren Derdiyok nasce il 12 giugno 1988 in Svizzera, da madre elvetica e padre turco. Debutta nei BSC Old Boys, club di prima categoria elvetica: alla prima stagione mette a segno 10 gol in 18 partite. Ma è un match a segnare la sua carriera: l’incontro di Coppa contro il Basilea, perso 6-1, in cui Derdiyok segna proprio il gol della bandiera. Il tecnico del Basilea, Christian Gross, rimane impressionato dal giovane talento e lo richiede alla dirigenza del suo club. Gli esordi con il Basilea, però, non sono dei più entusiasmanti: nonostante realizzi 7 gol in 7 partite nella nazionale Svizzera Under 19, Derdiyok viene inserito nella squadra equivalente agli allievi in Italia e finisce spesso in panchina senza riuscire a mettersi in mostra. Il salto di categoria avviene nel 2006/2007 quando Eren passa nella squadra Under 21, dove fatica ugualmente a trovare spazio: per ironia della sorte, lo score continua a rimanere eccellente, con 7 gol in 5 gare con la maglia della nazionale di categoria. L’estate dello scorso anno la svolta: a Basilea pensano di cederlo in prestito o addirittura a titolo definitivo. Gli infortuni, invece, aiutano Derdiyok ad emergere finalmente nella prima squadra del Basilea: 12 presenze, 4 gol ma soprattutto prestazioni importanti, di personalità e che lo mettono in mostra agli occhi del selezionatore della nazionale maggiore, Kobi Kuhn. Continua a leggere