Archive for the ‘ Il problema ultras ’ Category

A ferire l'agente furono i tifosi del Genoa. Qualcuno ora chieda scusa…

tifosi genoaQuarantamila (40.000,00) euro di multa al Genoa, quindicimila (15.000,00) alla Juventus. Sono queste le multe che il Giudice sportivo Tosel ha comminato per gli incidenti capitati in occasione del match dell’Olimpico di Torino tra bianconeri e rossoblù del 14 febbraio scorso. Incidenti nel corso dei quali un poliziotto era stato colpito da un petardo. La settimana scorsa il Giudice aveva rinviato la decisione in attesa di avere il referto definitivo sulle condizioni dell’agente. Oggi la sentenza, dalla quale emerge come i responsabili dell’accaduto, per Tosel, siano da considerare i tifosi del Grifone. «Rilevato che sostenitori del Genoa – si legge nella sentenza – tra il 15° e il 30° del primo tempo: a) dal settore loro riservato, effettuavano un fitto lancio di petardi, nonché di pezzi di sedili divelti, nel contiguo settore denominato Curva nord”, occupato dai sostenitori della squadra avversaria; b) entrati nel settore denominato “Intercinta”, tentavano di abbattere i cancelli divisori con la “Curva nord”, scardinandone uno e non conseguendo l’intento per l’immediato intervento delle Forze dell’ordine; c) in quest’ultimo contesto, colpivano con un artifizio pirotecnico (presumibilmente un “fumogeno”) un agente di Polizia, cagionandogli ustioni di II° e III° grado in zona toracica, giudicate guaribili in quaranta giorni (…) delibera di infliggere alla Soc. Genoa la sanzione dell’ammenda di € 40 mila». Quanto ai tifosi della Juventus, «nelle medesime circostanze, facevano esplodere alcuni petardi, lanciandone altri nel settore occupato dalla tifoseria avversaria» per cui al club bianconero viene inflitta una multa di 15 mila euro”.

E ora le scuse. Da Preziosi a Baraldi, passando per Repubblica e la Gazzetta. Non arriveranno, figuriamoci. Ma almeno ora 2-3 sassolini ce li possiamo togliere.

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Contro la Roma con la Curva Sud chiusa. Mariella Scirea: "Non c'è rispetto per mio marito"

stadio olimpico torinoOltre alle multe pecuniarie “collezionate” quest’anno dalla Juventus, ora arriva anche la squalifica. Purtroppo, meritata.

Il giudice sportivo ha deciso la chiusura della Curva Sud dello stadio ‘Olimpico‘ di Torino per la prossima gara in casa della Juventus contro la Roma di Claudio Ranieri. Il provvedimento si è ritenuto necessario in seguito ai reiterati cori razzisti intonati da alcuni sostenitori bianconeri, ed è stata adottato dopo la gara di Coppa Italia che la formazione di Ciro Ferrara ha vinto 3-0 contro il Napoli. Il giudice sportivo ha spiegato che “al rientro delle squadre negli spogliatoi per l’intervallo, sostenitori della Soc. Juventus, collocati nel settore denominato ‘Curva-Sud’, indirizzavano ad un calciatore tesserato per altra Società un coro costituente espressione di discriminazione razziale“. Il giudice ha preso in considerazione “la specifica e reiterata recidività”. Sulla sanzione hanno influito anche circostanze esimenti: “La non reiterazione nel corso della gara del comportamento discriminatorio, la sua riferibilità esclusiva ad uno specifico settore dello stadio e la concreta cooperazione offerta dalla Società alle forze dell’ordine a fini preventivi e dissuasivi”.

Mariella amara: «Quei cori senza rispetto per Scirea»
«Non c’è stato rispetto per la società, per questo nome, per questa curva»

TORINO, 15 gennaio – La vedova Scirea interviene a Sky Sport sulla squalifica della Curva della Juventus dedicata al marito e simbolo juventino Gaetano, in seguito ai cori razzisti contro Balotelli. «Ho avuto un attimo di destabilizzazione. Sono un po’ delusa, amareggiata. Sappiamo che gli stadi non sono dei teatri ma non devono neanche diventare dei centri dove si fa della violenza, una violenza anche verbale. I cori contro Balotelli ci sono stati, probabilmente non sono dei cori razzisti, ma sicuramente non dovevano essere urlati. Uno stadio che porta il nome di mio marito significa sì un privilegio ma credo che porti anche delle grosse responsabilità soprattutto per coloro che partecipano al tifo della squadra. Ho avuto un bellissimo rapporto con i tifosi juventini che in questi 20 anni sono stati vicinissimi alla mia famiglia, a me e a mio figlio. Ho avuto degli ottimi rapporti anche con i capi ultras e devo ammettere la nostra impotenza e la mia grande delusione. Non c’è stato rispetto per la società e in modo particolare per questo nome, per questa curva, che ha rappresentato e rappresenta un giocatore che ha dimostrato durante la sua carriera grande onestà intellettuale e sportiva. Questo i tifosi non l’hanno capito o forse l’hanno dimenticato».

Le è piaciuto il gesto della società che non ha voluto presentare ricorso contro la chiusura della Curva Scirea, a dimostrazione che la Juventus ripudia ogni forma di razzismo?

«Io sono d’accordissimo con la società. Parto però da un presupposto: probabilmente dovremmo fare degli appelli ai legislatori e a coloro che mettono delle regole. Una società di calcio non deve subire soggettivamente questi cori e questa violenza da parte dei propri tifosi. Probabilmente, se venisse rivista un attimo questa legge, sarebbe anche un deterrente perché credo che in questo momento questi cori e questi atteggiamenti siano dettati non tanto da cori razzisti ma da una rivalsa nei confronti della società. E per questo non capisco perché la società debba essere punita».

Tuttosport.com

Tifoso, ma quanto mi costi…

contestazione ultrasFin qui è stata una stagione nera per la Juventus. Abbiamo collezionato record negativi a go-go, siamo usciti anzitempo dalla Champions, abbiamo messo a rischio la qualificazione per la prossima manifestazione “regina”, la Champions, e… chi più ne ha più ne metta! Devo dire che tra tutte le spine che pungono il mio cuore bianconero in questi giorni, quella che sicuramente fa più male, perchè davvero non c’entra nulla con lo sport e con la civiltà, è il primato negativo della nostra tifoseria. I nostri supporters – perdonatemi se non mi ci metto in mezzo ma quando vado allo stadio tengo tutt’altro comportamento – hanno fatto “guadagnare” alla società ben 12 sanzioni pecuniarie per un totale di 145.500 euro. Una cifra ragguardevole, ma che lascia il tempo che trova se paragonata all’aspetto più culturale ed educativo della cosa. Il periodo della società è buio, inutile negarlo, e la tifoseria è molto delusa. Incazzata. Si deve essere proprio ora critici, più che mai. Severi. Ma non incivili. Se poi ci sono altri fattori, altre incomprensioni tra establishment societario e gruppi organizzati, allora credo sia giunto il momento di dirimerli una volta per tutti (o forse è proprio l’avvicinamento al “trasloco” nel nuovo stadio il problema?). Da tifoso bianconero, accetto tutti i tipi di record negativi, ma quello dell’inciviltà proprio no.

Di seguito la classifica con le tifoserie più “virtuose” in fatto di multe:

Juventus, 145.500 €
Inter, 94.000 €
Roma, 87.000 €
Atalanta, 81.000 €
Genoa, 67.000 €
Napoli, 62.000 €
Lazio, 60.000 €
Cagliari, 57.000 €
Livorno, 45.000 €
Bari, 25.500 €
Sampdoria, 22.000 €
Milan, 20.000 €

Lettera aperta di Mariella Scirea ai tifosi bianconeri

La sig.ra Mariella con Alex e il figlio

La sig.ra Mariella con Alex e il figlio

Sabato sera ci sarò anch’io, allo stadio Olimpico. Mi auguro che Juventus-Inter possa essere una partita corretta in campo e piena di buon senso fuori, sugli spalti. Poi, naturalmente, vinca il migliore. Molto si è scritto attorno ai cori, razzisti e non, che gli ultrà juventini hanno indirizzato a Mario Balotelli. Continua a leggere

Gli insulti di Serie A e quelli di Serie B…

Rispettate tutti!

Un insultato di Serie B

A volte la cattiveria e l’ignoranza umana può raggiungere vette impensabili. Si è – giustamente – parlato e scritto tanto del problema legato al razzismo. A me non piace l’ipocrisia, e allora allo stesso modo vi dico che mi ha fatto male e sdignato il menefreghismo dei media nei confronti dei cori rivolti a giocatori come Sissoko, Luciano, Seedorf e Mutu (per fare degli esempi di gente vittima quest’anno di insulti razzisti), per i quali non verrà rinominata nessuna scuola. I cori contro di loro non hanno riempito l’ordine del giorno di nessun consiglio scolastico e interrogazione parlamentare. Continua a leggere

Cori razzisti contro Sissoko. Sono gli ultras del Cagliari i veri razzisti!

E' nero pure lui, ma non nerazzurro..

E' nero pure lui, ma non nerazzurro..

Commentare la parita oggi sarà più difficile del solito, vista la mediocrità della prestazione offerta dai bianconeri al Sant’Elia. La rabbia è tanta, potrebbero scappare dei giudizi sin troppo negativi. Ma questo mi sento di commentarlo “a caldo”, perchè tanto si è parlato di Juventini razzisti (ingiustamente nel caso di Udine, giustamente in quello di Bordeaux). Proprio per questo non va fatta passare in secondo piano la notizia battuta dall’ANSA secondo la quale, durante la partita, gli ultras del Cagliari avrebbero ripetutamente intonato “buuu” nei confronti di Momo Sissoko (episodio già verificatosi l’anno scorso all’Olimpico di Roma contro la Lazio). Nè lo speaker dello stadio, nè l’arbitro hanno ritenuto di dover intervenire. Momo ha un colore che lo accomuna a Balotelli: il nero. L’altro (l’azzurro) no. Non vorrei fosse questa la vera discriminazione. Anche perchè quest’anno è la seconda volta, dopo quelli contro Luciano in Cagliari-Chievo, che gli ultras sardi hanno intonato cori discriminatori contro un giocatore di colore. Ma in prima pagina ci finisce solo la tifoseria bianconera.. avremmo forse dovuto ritirare la squadra?

Lucarelli "muore" dal 2005

Lucarelli come Balotelli

Lucarelli come Balotelli

In questi giorni un po’ tutti ne abbiamo lette di cotte e di crude sull’ormai famoso coro “Se saltelli muore Balotelli”. Notate bene: parlo di insulti perché di quello si tratta e non di cori razzisti, anche se hanno lo stesso squallido ed intollerabile effetto. Mi piacerebbe che da domenica in poi non si parlasse più di queste cose, ma non perché come dicono in molti “meno se ne parla e meno importanza si dà a certi deficienti”, ma perché sogno sempre la domenica in cui tutto finisce come per magia. Sono un sognatore, lo so, ma quanto e forse più dei cori mi fanno male tutte le parole che si dicono, e quelle che spesso non si dicono su quanto ruota attorno a fenomeni del genere. Continua a leggere

Toglietemi questo dubbio: siamo il paese più civile d'Europa o semplicemente quello più sordo?

Confermo: aveva (stra)ragione lui..

Confermo: aveva (stra)ragione lui..

Considerazioni flash: dei cori razzisti di Bordeaux abbiamo già parlato, e non vi è giustificazione alcuna. Nessuna. Mi premeva però, a questo punto, analizzare la situazione più a 360°. Vedere cosa finora è emerso in Italia nei referti provenienti da arbitro e altri specifici funzionari AIA e FIGC presenti sul campo. Vi premetto che sarà – almeno per me – sorprendente. Continua a leggere

Vergogna! Nessuna scusa questa volta.

Questo non è tifo!

Questo non è tifo!

Trecento ultras presenti allo stadio di Bordeaux per assistere al match di Champions League evidentemente non avevano altro di meglio da fare che intonare ancora una volta il coro «Se saltelli, muore Balotelli» e dedicare per 90° una serie infinita di cori contro l’Inter e il giocatore di colore. Il ds Alessio Secco, raccontano le cronache, è andato immediatamente sotto la curva per far cessare i cori, anche perché c’è il serio rischio di una squalifica in campo internazionale. Quando l’altoparlante ha ricordato che «su questo campo è bandito il razzismo», in tutta risposta, si è levato un coro ancora più pesante: «Un negro non può essere italiano». Era lo stesso coro che l’anno scorso portò alla squalifica del campo della Juventus, poi commutata in match a porte chiuse. Continua a leggere

Mourinho e Moratti, non così!

I moralizzatori..

I moralizzatori..

Stamattina mi è capitato di leggere il bellissimo editoriale di Tuttosport a firma dell’ottimo Alvaro Moretti (giornale molto interessante nel complesso quello di oggi, che tratta molto bene questa tematica e che quindi consiglio di acquistare), e non posso che sottoscriverlo. Esistono le regole, dice il tecnico portoghese. Vero. Però è giusto anche dire quali e poi applicarle, senza tirarle in ballo a casaccio con toni quasi minacciosi. Vediamole assieme.. Continua a leggere