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Bakari Sagna: la scheda

Bakari SagnaPRESENTAZIONE:
Data di nascita: 14 febbraio 1983
Nato a: Sens (FRA)
Nazionalità: Francese
Ruolo: Terzino destro
Club: Arsenal (ENG)
Cartellino: non sul mercato
Scadenza contratto: 2014
Procuratore: Charles Mongai

LA CARRIERA:
Bakari Sagna è nato a Sens, un piccolo comune al nord della Francia, da una famiglia di origini senegalesi, e ha vissuto tutta la sua adolescenza in Francia. Ha iniziato a giocare a pallone nelle giovanili del Sens FC, club che milita nella quinta serie (in ordine di importanza) della LFP, per poi essere notato nel 2002 dall’Auxerre, il prestigioso club francese con sede a pochi passi dalla sua città natale. Qui disputa due campionati con la formazione giovanile (34 presenze e 1 gol), per poi esordire a 21 anni, nel 2004, conquistando quasi subito un ruolo importante per il club. La stagione successiva, assieme alla sua squadra vince la Coppa di Francia, vittoria che permette all’Auxerre di partecipare alla Coppa UEFA l’anno successivo. In totale collezionerà 17 presenze in Coppa UEFA e 87 nella Ligue-1. Nel 2006, partecipa con la Nazionale Francese U-21 ai Campionati Europei di Portogallo, mettendosi in mostra per la sua grande corsa e per la sua bravura anche in difesa. Era quella la formazione di gente già sulle prime pagine dei giornali europei come Mavuba, Toulalan e Mandanda (tutti e tre nella top-11 UEFA), ma anche Bakari impressionò gli addetti ai lavori facendo intravedere grandi potenzialità e collezionando in tutto 12 presenze con i galletti. La stagione 2006/07 sarà quella della sua definitiva esplosione: in estate verrà infatti inserito nella formazione ideale del campionato ottenendo il riconoscimento di miglior giocatore dell’Auxerre per quella stagione, e arriveranno anche a luglio il passaggio all’Arsenal di Wenger e ad agosto la prima convocazione nella Nazionale Francese di Domenech (è stato riserva di Clerc nelle qualificazioni agli Europei 2008, non partecipando alla fase finale per infortunio, mentre è stato titolarissimo nelle qualificazioni per i Mondiali 2010). A Londra, giunto dopo il pagamento di 6,1 milioni di sterline (l’equivalente di 9 milioni di sterline di allora) al suo vecchio club francese, firma un contratto fino al 2012 e diventa immediatamente titolare e forma assieme a Clichy una delle coppie di terzini (personalmente la ritengo la migliore in assoluto) più forte d’Europa, riuscendo a strappare il posto ad Ebouè e costringendo l’ivoriano a riciclarsi da centrocampista. A fine anno verrà premiato con l’inserimento nel PFA Team of the year e costringerà Wenger, innamoratosi di lui, a offrirgli un nuovo contratto con estensione fino al 2014. Di lui si è cominciato a parlare nell’ottobre 2009 come di un possibile obiettivo della Juventus, anche se appare francamente una di quelle operazioni impossibili su cui i media amano fantasticare. Continua a leggere

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La UEFA intervenga contro Adebayor.. (se sono sinceri nella lotta all'antisportività!)

AdebayorFinalmente si è definitivamente archiviata la partentesi internazionale, che mi vede sempre piuttosto sofferente (non amo guardare la Nazionale italiana, preferendo gustarmi un pò di calcio internazionale, e sono comunque assolutamente contrario allo spezzettamento delle qualificazioni nell’arco dell’intera stagione: per me è fondamentale – se ancora si crede nel valore di certe competizioni – racchiuderle in un arco temporale molto più limitato, magari durante l’estate o durante la sosta invernale. come avviene già in altri sports). Oggi ho perciò potuto gustarmi la “partitissima” della Premier: Manchester City vs Arsenal. Devo dire che raramente mi sono disgustato tanto dal comportamento in campo di un giocatore: Emmanuel Adebayor. L’ex Gunner, infatti, evidentemente col dente avvelenato verso i suoi ex compagni, si è reso protagonista prima di una serie di calcioni e sgomitate nei confronti dei giocatori londinesi, per poi suggellare una prestazione provocatoria oltre il tollerabile con una pedata (assolutamente volontaria a mio avviso) sul volto di Van Persie (che ha ancora il “buco” lasciato dai tacchetti). Ma non è tutto. Dopo aver realizzato solo soletto di testa il gol del 3-1 che ha di fatto chiuso il match, ha fatto 50 metri di campo per andare ad esultare come un indemoniato sotto la curva dell’Arsenal, impazzita di rabbia. Ecco, che a fine partita il “bollettino” del giocatore parli di un solo giallo (tra l’altro per l’esultanza: e non so neanche se a termini di regolamento sia stato corretto) fa male al calcio. Sono di parte e lo so: ma le 2 giornate ad Eduardo ancora bruciano (così come le 3 di Taylor). Da allora si è visto di tutto contro i Gunners: prima il “tuffo” di Rooney, il mancato rigore su Arshavin e l’espulsione farsa di Wenger nel big match contro lo United, e oggi quest’altra farsa. Morale della favola: va bene essere moralisti e severi, ma bisogna esserlo sempre, in ogni competizione, e a 360°, altrimenti si perde di credibilità. E per me la UEFA ha perso credibilità.

Guarda il bruttissimo video dell’esultanza.

Eccolollà! (cit.). Storia di una farsa da Eduardo tuffatore a Wenger espulso con scuse.

WengerEh, già. Sono sempre tifoso Arsenal, lo ribadisco e lo premetto. Ma la puntata numero 2 andava messa online, scusatemi. Se avete avuto il piacere di gustarvi Manchester United vs Arsenal in tv, avrete sicuramente visto 2-3 situazioni al limite del regolamento, se non oltre. Innanzitutto il gol del pareggio del Manchester United, avvenuto con Rooney che, toccato da Almunia, si lascia andare eccessivamente accentuando il tuffo. Il contatto c’è (così come però c’era anche in occasione del rigore di Eduardo.. e la volontarietà non c’entra in nessuno dei due casi), ma a mio avviso c’è pure l’intenzione del giocatore di accentuare il tuffo. E allora: prova televisiva e inchiesta UEFA anche per lui? Cosa cambia tra un rigore concesso generosamente ed uno concesso giustamente (anche se l’arbitro era a metà campo… c’aveva il binocolo?), se in entrambi i casi l’intenzione del calciatore è di indurre l’arbitro all’errore? Rooney si è chiaramente tuffato, ma altrettanto chiaramente Almunia l’ha toccato in scivolata bassa. Avesse tolto all’ultimo secondo le braccia, l’attaccante ex Everton sarebbe caduto senza contatto alcuno. Allora? Che si fa? Tutti contenti? Ancora: l’arbitro, con un arbitraggio “Old Traffordish” (cit. Wenger) non ha concesso un netto rigore su Arshavin atterrato da Fletcher. Lì niente prova tv? Lì l’arbitro può sbagliare? Cioè se sbaglia va bene ma se uno lo fa sbagliare no? Non è ipocrisia? E infine, a completare la frittata, a tempo scaduto, dopo che l’Arsenal aveva dominato il match ed era stato sorpassato nel punteggio grazie ad un incredibile autogol di Diaby, Van Persie realizzava il gol del 2-2. Ma veniva (giustamente) annullato per una posizione di fuorigioco di Gallas. Wenger allora, frustrato, colpisce una bottiglietta di acqua per la rabbia: il quarto uomo lo vede, lo segnala all’arbitro e, al 97′, ad una manciata di secondi dalla fine, arriva pure l’espulsione per il tecnico francese, assurda. Con beffa e sceneggiata successiva, perchè Wenger, incredulo, non sa dove andare (se negli spogliatoi, o se aspettare i restanti 20” di gara..) e l’arbitro non si dà pace finchè finalmente, e lo potete apprezzare in questa gif, il tecnico francese non si accomoda sopra l’area tecnica, tra i tifosi del Manchester United che, divertiti, lo applaudono. “Qui va bene?”, sembra dire. E’ dovuto intervenire Richard Bevan, capo del sindacato dei managers della Premier, per riuscire a strappare dal Keith Hackett le scuse ufficiali da parte degli arbitri al tecnico francese. Il tutto con l’Old Trafford che ricorda da vicino San Siro, per alcuni arbitraggi ormai scandalosi che si susseguono da anni. Date pure 2 giornate ad Eduardo, per carità. E 1 a Wenger. Ma finiamo sta pagliacciata, per favore.

Clicca qui per vedere la gif.