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Ufficiale: Alberto Zaccheroni, ma… (il vizio non ce lo togliamo)

alberto zaccheroniE’ noto a tutti il gusto perverso tutto italiano del volare con la fantasia, sempre in là, sempre oltre. “Stamattina sul tardi Alberto Zaccheroni ha firmato il contratto che lo legherà alla Juventus”. Basterebbe metterci un punto, magari in grassetto, che si vede di più. E invece no, a noi piacciono le virgole. E allora ci dobbiamo aggiungere un “, ma da giugno ci sarà Benitez”. Oppure Hiddink. O Lippi. O scegliete voi, vanno bene tutti. Anche una “x”, variabile. E’ più forte di noi, non ci riusciamo proprio! E poco importa di oggi, già si preparano gli scoop estivi, alla ricerca disperata dell’ “io l’ho detto/scritto prima!”. E sarà così fino a giugno, con voci di mercato su presunti giocatori che “piacciono a Rafa”, piuttosto che al Marcello Nazionale. Non è così che dovrebbe andare. Per rispetto verso allenatori sotto contratto, e soprattutto per rispetto verso Ciro Ferrara prima e Alberto Zaccheroni poi. Ma non ci riusciremo mai. E allora teniamoci pure la “lezione di stile” rifilataci ieri sera dal portoghese Josè Mourinho. Lui non è italiano, ma ha imparato a conoscerci in fretta. Buon lavoro, Zac!


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Rafa Benitez, il sogno proibito dei tifosi bianconeri (non il mio)

Simbolo di una stagione no

C’era una volta uno spagnolo che faceva riscaldare i cuori di tanti juventini. Non il mio, ma sono una mosca bianca, come spesso mi accade. Il suo nome è “Rafa” Benitez, allenatore del Liverpool, portato sul tetto d’Europa in una indimenticabile finale contro il Milan. Una favola bella, bellissima. Ma, come tutte le favole, prima o poi finiscono. Quest’anno su 26 partite ufficiali disputate tra Premier League, Champions League e Carling Cup, il tecnico di Madrid ha collezionato 11 sconfitte: in pratica  in quasi la metà delle partite giocate si sono portati a casa 0 punti. E, se a questo ci aggiungiamo il fatto che Rafa proponga uno stile di gioco storicamente molto difensivista, poco offensivo, “italico” (nel senso che gli attribuiscono oltremanica, cioè non un complimento…), al danno si aggiunge la beffa. Perchè machiavellicamente va bene anche giocare male, se si vince. Ma il problema è l’elenco che segue:

16-08-2009 – Barclays Premier League – Tottenham 2 – Liverpool 1
24-08-2009 – Barclays Premier League – Liverpool 1 – Aston Villa  3
29-09-2009 – Champions League – Fiorentina 2 – Liverpool 0
4-10-2009 – Barclays Premier League – Chelsea 2 – Liverpool 0
17-10-2009 – Barclays Premier League – Sunderland 1 – Liverpool 0
20-10-2009 – Champions League – Liverpool 1 – Lione 2
28-10-2009 – Carling Cup –  Arsenal 2 – Liverpool 1
31-10-2009 – Barclays Premier League – Fulham 3 – Liverpool 1
9-12-2009 – Champions League – Liverpool 1 – Fiorentina 2
13-12-2009 – Barclays Premier League – Liverpool 1 – Arsenal 2
19-12-2009 – Barclays Premier League  Portsmouth 2 – Liverpool 0

Un disastro. Dopo aver salutato Carling Cup e Champions League, in Premier il quarto posto dista oggi 8 punti, una enormità, e per riacciuffare la zona “qualificazione” (tramite preliminari, eh) si spera in un miracolo. Eppure era iniziato in modo fantastico: Champions League vinta a primo anno (2004/05) contro il Milan di Ancelotti. Da allora, sono passati altri 4 anni, il tecnico spagnolo al palmares ci ha aggiunto solo una F.A. Cup e una Supercoppa Europea. E basta. Quattro anni di fila senza vincere niente di importante, nonostante il suo sia stato in assoluto il club ad aver speso di più assieme a Chelsea e Manchester United in tutta Europa, fino a questa estate. E’ vero, ha anche raggiunto e perso un’altra finale di Champions, mi direte, ottenendo discreti piazzamenti (da quando contano?) in Europa, ma ha anche fatto malissimo in Inghilterra, dove si è stati più vicini al quarto-quinto posto che al primo (e quest’anno si rischia il disastro).  Un solo anno da antagonista del Manchester United nella lotta per il titolo, lo scorso, quando la squadra si è sciolta come neve al sole sotto la pressione, nel finale.

Ma, misteri del tifo bianconero, il suo fascino non è diminuito, anzi. “Rafa” è ancora nella top-3 degli allenatori sognati dagli juventini in tutti i sondaggi, dietro Hiddink (il nome nuovo: almeno è bravo) e assieme a Roberto Mancini (!). Ancora oggi, incredibile ma vero, consultando vari forums bianconeri, leggo di gente che sogna il suo arrivo, e c’è chi è pronto a tifare-contro sia il Liverpool che la Juventus per poter realizzare tale matrimonio. Lo si voleva già l’anno scorso, quando Ranieri venne ricoperto di insulti per aver preferito Poulsen a Xabi Alonso (che mi dite di Xabi Alonso scambiato per la figurina Panini di Aquilani?). Ora torna di moda grazie alle sue sconfitte (!), e c’è chi già sbava, dopo aver probabilmente perso gli altri due sogni natalizi (leggi: Hiddink “non ci interessa” e Mancini va al City), per averlo a Torino. Siamo unici!

Pensiamo al Catania, va. Che a Benitez ci ha già pensato uno dei due proprietari del club: “Negli ultimi 18 mesi, abbiamo investito 128 milioni di sterline nel club: quindi se le cose non vanno, non siamo da biasimare io o Hicks, ma il manager e la campagna acquisti”. O i tifosi che evidentemente seguono poco la Premier.