
Bilancio Juve
Vi rigiro una interessantissima email che mi è stata spedita da Alessandro Velardita – che ringrazio – che commenta con passione e competenza il bilancio di esercizio 2008/09 della Juventus.
Ultimamente, come tutti voi sanno, si è svolto il Consiglio di Amministrazione per la nomina delle nuove cariche sociali e l’approvazione del bilancio di esercizio 2008/2009 della Juventus football club SpA. Proprio su quest’ultimo aspetto vorrei soffermarmi per dare una lettura riassuntiva della gestione appena trascorsa, in modo da chiarire un aspetto sempre molto d’attualità sulla bocca dei tifosi, ma molto spesso trattato in modo inesatto. Per fare questa disamina cercherò di evitare tecnicismi inutili che rischierebbero di annoiare i non addetti ai lavori, per cui mi perdonino anzitempo i “puristi” economici.
Partiamo dalla lettera agli azionisti, un documento tipicamente di presentazione del progetto di bilancio e, pertanto, di natura più discorsiva che economico-matematica. Accanto alle solite serenate sui risultati dalla serie B in poi e sul calcio “sostenibile”, la lettera riporta alcune interessanti annotazioni. Tra esse spicca il mutuo di 50 mln di euro con il Credito Sportivo, che si aggiungono ai 75 mln della Sportfive, nonché 20 mln sborsati/da sborsare da parte della Nordiconad per l’area commerciale antistante lo stadio, dati che verranno poi esplicati più giù nel bilancio. Salta inoltre subito agli occhi la cifra sborsata annualmente per il settore giovanile, ovvero 6 milioni di euro. Ognuno tragga le proprie conclusioni…
A questo punto si passa alla relazione sulla gestione, che è il documento con il quale gli amministratori spiegano, sempre in termini “letterari”, il loro operato, ma in maniera più approfondita rispetto al documento precedente. E qui si passa subito al “clou”, ovvero la campagna trasferimenti dell’estate 2008, cioè quella propedeutica alla scorsa stagione. Qui i dati sono pressoché noti, al massimo qualche precisazione, tipo il costo di Amauri fissato in 22,8 mln di euro e Manninger che ci è costato quasi quanto Kirev (680.000 contro 550.000). Viene anche chiarito il discorso dei premi sui nuovi “giovani”, fissati non solo per Yago (2,5 mln), ma anche per Ekdal (1,4mln) e Kirev (0,5mln), al raggiungimento di determinati obbiettivi. La somma degli acquisti è stata di 34,4mln. Il capitolo cessioni è purtroppo desolatamente scarno: a parte Belardi, il solo Nocerino a 7,5 mln di euro. Per quanto riguarda i prestiti, abbiamo ricavato solo 1,4 mln di euro tra Criscito (1mln) e Almiron (0,4mln), mentre per Kirev e Oliveira si è trattato di prestito gratuito. Le compartecipazioni: 9,5 mln sono arrivati da quelle stipulate quest’anno (Palladino 5, Mirante 1,5, Lanzafame 2,5, Volpato 0,5), ne sono stati spesi 3,9 (De Ceglie 3,5 e Volpato 0,4), mentre altri giocatori sono stati definitivamente ceduti per complessivi 6,2 mln (Rossi, Paro, Zammuto, Blasi, Luci, Piccolo). Il dato aggregato è una campagna acquisti con segno meno per 15.6 mln, (18,3 contando gli oneri accessori), ma solo dal punto di vista “finanziario”, quindi le entrate/uscite di denaro. Dal punto di vista economico, cioè quello che porta all’utile/perdita, il discorso è completamente diverso, poiché l’acquisto di un calciatore è neutro per l’utile, visto che per una società di calcio si tratta di una posta “patrimoniale”. Ma forse è meglio rimandare la spiegazione di questa “diavoleria” contabile ad un altro post, insieme a plusvalenze ed amichetti vari, per non appesantire oltremodo la discussione. Per il momento vi chiedo di prendere come un dogma queste informazioni. Dal punto di vista economico, infatti, tale saldo negativo si tramuta in un saldo positivo di 15,7 mln, quindi in parole povere, la società ha materialmente sborsato 18mln di euro ma ne ha, di fatto, guadagnati quasi 16! Saltando a piè pari le polizze fideiussorie e i rinnovi contrattuali, ci soffermiamo su un dato interessante: La risoluzione con lo staff di Ranieri al completo ci è costata complessivamente 3,7mln. Continua a leggere →