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La Procura di Torino indaga su violazioni fiscali in materia di IVA (anni 2005, 2006, 2007)

blanc cobolliQuesta mattina sul quotidiano “di famiglia” La Stampa è stata pubblicata una indiscrezione riguardante una indagine della Procura di Torino riguardante presunti illeciti amministrativi compiuti dall’ex Presidente Giovanni Cobolli Gigli e dall’attuale Jean-Claude Blanc in materia di IVA, causati dall’inserimento delle provvigioni di procuratori e intermediari nella voce “costi” del bilancio. Per la Finanza non sarebbero oneri deducibili. Come sempre, per completezza di informazioni, riportiamo sia l’indiscrezione completa del quotidiano torinese, sia la risposta ufficiale della Juventus F.C.

Questa l’indiscrezione riportata dal quotidiano La Stampa

A passivo le provvigioni degli agenti, per la Procura non sono deducibili

Torino – Jean-Claude Blanc e il suo predecessore alla presidenza della Juve, Giovanni Cobolli Gigli, sono indagati dalla Procura della Repubblica di Torino per violazione fiscale. L’ultima verifica della Guardia di Finanza si è conclusa con la segnalazione alla magistratura che in alcuni bilanci del club sono stati inseriti, fra le passività, oneri non deducibili. Si tratta delle provvigioni ai procuratori dei calciatori in occasione degli ingaggi o dei loro rinnovi.La Federcalcio ritiene che questi compensi vadano versati dai club ai calciatori: le provvigioni sono da considerarsi «affari interni» fra loro e i rispettivi agenti. Che a farsene carico siano le società, in nero o con pagamenti ufficiali, è una prassi abbastanza comune. Del resto, vi sono procuratori di calciatori che non sono assolutamente iscritti al relativo albo e si avvalgono di società loro in cui compaiono «veri» agenti Fifa: fatturano in questo modo. La Juventus ha precisato che l’avviso è «un atto dovuto» e si riferisce a oneri dichiarati nel 2006 e 2007 per i precedenti rispettivi anni fiscali.Almeno questa sarebbe la contestazione indicata nell’avviso a comparire inviato a Blanc e a Cobolli dai pm Vincenzo Pacileo e Marco Gianoglio per gli interrogatori previsti negli scorsi giorni. Al posto degli indagati in procura si è presentato l’avvocato Michele Briamonte, legale del club bianconero, che ha concordato con i due magistrati l’invio di una memoria difensiva di Blanc e Cobolli Gigli.È probabile che per l’anno fiscale 2005 le responsabilità possano essere spalmate sugli ex dirigenti. Parte di questi oneri indeducibili corrisponderebbe a rate di provvigioni su ingaggi risalenti ad anni precedenti ancora: «eredità». Così come è altrettanto probabile che i pm prendano in esame anche le provvigioni degli anni fiscali successivi al 2006. A meno che, per il passato prossimo, il club non provveda diversamente. Si parla degli ultimi quattro anni: la lista di contratti e rinnovi è lunga.

Si tratta, in buona sostanza, di alcuni milioni di costi inseriti fra le passività dei bilanci e su cui la Juve aveva pagato le imposte di legge: i costi relativi non erano deducibili. Il reato è inquadrato nelle fattispecie delle violazioni fiscali. Dalla Juve si fa notare che dell’accertamento della Guardia di Finanza e della sua conclusione si è data notizia nell’ultima relazione trimestrale della società, così come tutto il resto è riscontrabile dalla lettura dei bilanci.

Alberto Gaino

Questo il comunicato ufficiale della Società

Torino, 11 febbraio 2010. La Juventus ha preso atto delle indiscrezioni pubblicate da alcuni organi di stampa in relazione agli sviluppi di una verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza nel corso del 2009 e della quale le comunicazioni sociali hanno dato ampia ed esaustiva informazione.

La Società precisa che il precedente Presidente Giovanni Cobolli Gigli e l’attuale, Jean-Claude Blanc, hanno effettivamente ricevuto dalla Procura della Repubblica di Torino, nel corso del mese di gennaio 2010, un invito a presentarsi per illustrare la propria posizione in relazione alle ipotesi di violazioni fiscali in materia di IVA contestate per gli anni fiscali 2005, 2006 e 2007 (di cui alle dichiarazioni IVA 2006, 2007 e 2008). Un atto che si configura come doveroso a seguito della comunicazione della verifica fiscale da parte della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica.

I legali hanno ricevuto mandato di illustrare la posizione della Società e dei suoi amministratori, che possono sin d’ora dichiarare di avere sempre osservato la legge e i regolamenti sportivi, attenendosi anche alle direttive della Federcalcio e della FIFA. In questi anni infatti, la Juventus ha stipulato regolari contratti con professionisti i cui compensi sono sempre stati pagati a fronte di attività svolte nell’interesse della Società. Inoltre, la Juventus sottolinea che non ha mai seguito prassi non corrette che, secondo gli organi di informazione che hanno diffuso l’indiscrezione, sarebbero invalse nel mondo del calcio. A tal riguardo la società ha tempestivamente segnalato alla Lega Nazionale Professionisti le contestazioni che potenzialmente coinvolgono l’intero “sistema calcio”, anche per affrontare unitariamente casi analoghi. La Juventus ha ragione di credere che quanto sopra sarà dimostrato nelle opportune sedi, come si è già verificato in altre occasioni.

Come sempre a voi il compito di formarvi una opinione, in attesa di eventuali approfondimenti giudiziari.

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Situazione Ferrara: esonerato di fatto

ciro ferrara juventus

Importante: quanto segue è un mix di voci e cinguettate raccolte sia dai media che da “uccellini” torinesi. Non le si prenda necessariamente come una verità assoluta, perchè seppure il sottoscritto abbia stima e fiducia delle proprie fonti, si tratta di informazioni di seconda mano e non fatti “vissuti” personalmente dal sottoscritto. Il nome del blog è volutamente “ironico”, così come il termine “cinguettate”, perchè comunque, pur essendo la Juventus una passione vera e forte per molti, non si deve comunque mai prendersi troppo sul serio.

DOMENICA 24 GENNAIO
Confermato nel pomeriggio un vertice per discutere della “questione allenatore”. Probabili novità.

SABATO 23 GENNAIO
Dopo l’ennesima sconfitta, questa volta contro la Roma di Claudio Ranieri, nè Blanc nè Bettega si presentano ai microfoni. Nessuno parla. Del Piero, intervistato, dice che nessun dirigente ha parlato con la squadra, ma solo Ferrara. Il quale non accenna minimamente ad eventuali dimissioni.

MERCOLEDI’ 20 GENNAIO
Da quanto raccolto oggi da “volatili” vari, pare la situazione del tecnico napoletano sia ormai piuttosto “compromessa”. La dirigenza, che dietro i falsi attestati di stima avrebbe già chiesto all’allenatore di rassegnare le dimissioni più volte (richiesta respinta), sarebbe orientata, in caso di ulteriore sconfitta, a rompere definitivamente i rapporti, sempre con la speranza che siano Ciro & co. a farsi da parte. I nervi sarebbero, nonostante le apparenze, piuttosto tesi tra l’intero staff tecnico e la dirigenza (ma che a nessuno venga in mente di pensare a scazzottate e cose simili: ce li vedete Blanc o Bettega che fanno i “Rocky”? Parliamo di confronti dialettici..), con accuse reciproche, come spesso accade in questi casi. Difficile attribuire responsabilità oggettive (probabilmente le hanno un pò tutti) agli uni o agli altri, ma la Società pare comunque abbia preso atto di come così le cose non possano continuare, perchè si rischia davvero tanto in termini sportivi (e non). L’anno scorso Ranieri fu esonerato perchè perse la squadra di mano. Oggi Ciro, così come Ranieri, non vuole mollare. E’ convinto di aver fatto tutto per bene, e di non essere il maggiore responsabile della situazione. Si rifiuta di passare la mano perchè, come il tecnico di Testaccio, crede in se stesso e nel suo lavoro (come è giusto che sia, altrimenti non avrebbe accettato un incarico così difficile come il suo). Nessuno si aspetti comunque nomi eclatanti come eventuali sostituti del napoletano: al momento, l’ipotesi più realistica resta quella del traghettatore. L’impressione è che questo fine settimana sarà piuttosto importante per la stagione della Juventus, non solo perchè si gioca contro Ranieri, non solo perchè i tre punti in palio peseranno tantissimo.

MARTEDI’ 19 GENNAIO
Allenamento teso a Vinovo.

LUNEDI’ 18 GENNAIO
Vertice in Sede per discutere di Alessio Secco e Ciro Ferrara. Il primo sarebbe stato per ora confermato, mentre si sarebbe discusso più che altro col secondo. Ciro è parso molto provato e arrabbiato: la sua coscienza è a posto, perchè sta veramente dando il massimo. E’ molto dispiaciuto con amici e colleghi della Sede, perchè non riesce a capire come fare per raddrizzare la situazione, nonostante le stia provando tutte. In mattinata, in Sede sono circolate voci su una proposta formalizzata a Ciro: l’affiancamento di Claudio Gentile fino a fine stagione, come tutor (potete immaginare il morale del tecnico napoletano..). E’ seguito un vertice dove Ferrara, sconfortato, si è confrontato con la dirigenza. All’uscita, con lo sguardo spento, alla domanda di un giornalista di Mediaset “Tutto ok?”, ha semplicemente annuito. Per ora resta.

DOMENICA 17 GENNAIO
Nonostante la sconfitta per 1-0 a Verona, Ferrara ribadisce di non voler mollare e di non pensare a dimissioni: “Se il problema è l’allenatore, la Società me lo dirà. Finora nessuno mi ha detto niente”. Nel dopopartita, Roberto Bettega e Jean-Claude Blanc lo confermano ancora una volta.

VENERDI’ 15 GENNAIO
Intervistato all’uscita da una riunione della Lega a Milano, il presidente della Juventus smentisce la presenza di Hiddink a Torino (”qualche ristorante ha trovato un modo di farsi pubblicità”), ribadendo così piena fiducia in Ciro Ferrara.

MERCOLEDI’ 13 GENNAIO
Si è svolto oggi, nel pomeriggio, un CDA straordinario. Non è dato sapere cosa sia stato discusso, ma sicuramente si è parlato della situazione sportiva della squadra, del mercato e della direzione tecnica della squadra, fra le altre cose. In serata, dopo la vittoria contro il Napoli in Coppa Italia, il vicedirettore generale Roberto Bettega ha confermato Ciro Ferrara. «Ferrara? Il nostro lavoro va avanti, i dubbi sul tecnico venivano più da altre parti che non da noi». In giornata, si era sparsa voce che Guus Hiddink fosse già a Torino, complice anche una intervista rilasciata dal titolare del ristorante “Da Angelino”, che a Diretta Stadio, su TeleLombardia, rivelava i retroscena dell’episodio. Secca la smentita del procuratore, che nega divertito. E’ mistero.

MARTEDI’ 12 GENNAIO
La dirigenza bianconera al completo (presente anche Alessio Secco) si è presentata in mattinata a Vinovo. L’allenamento sul campo è stato rimandato perchè si è svolta una lunga riunione tecnica dove sono stati analizzati gli errori di Juventus-Milan. Ferrara è rimasto diversi minuti a colloquio con Bettega e Blanc. La riunione tecnica si è protratta per alcune ore, tanto da rendere necessario lo slittamento della conferenza stampa pre-partita inizialmente prevista alle 12:30. Queste le parole dell’allenatore davanti ai giornalisti: «Ieri mi facevano notare che sono come Rocky, in questo momento: prendo cazzotti, pieno di sangue ma continuo a dire ‘non fermarti’ all’avversario, ed è così: non c’è niente che possa buttarmi giù in questo momento. Detto questo mi dispiace per la situazione di delusione che stiamo vivendo». «Io credo che la società faccia delle valutazioni, e la fretta non è mai produttiva. Conosco il pensiero della società, ma sono altrettanto grande da poter capire che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Quindi se i risultati non ci sono la società prenderà i provvedimenti che riterrà più giusti e più idonei per cambiare una tendenza negativa. Se questo dovesse passare per l’esonero dell’allenatore non la prenderei come una sconfitta. Assolutamente. La prenderei come una crescita». «In squadra ho giocatori forti giocatori con personalità e non credo che si facciano condizionare dalla situazione del proprio allenatore. Loro devono essere certi che il loro tecnico è pienamente consapevole di quello che sta cercando di fare con tanta voglia per cambiare le cose, consapevoli che se continuiamo in questa maniera possiamo venirne fuori. So perfettamente che quando mi sono seduto su questa panchina ho provocato anche parecchia invidia, ma non ho mai pensato minimamente ‘Chi me l’ha fatto fare’». «Quest’anno si è battuto il record di esoneri, trovare una società che mantiene una certa linea non capita spesso. Napoli? Può capitare che proprio nelle emergenze ci possa essere una reazione. Napoli è la mia città ed è stata la mia squadra per tanti anni, non ho mai pensato che proprio contro il Napoli potrei perdere questa panchina. Penso solo a passare il turno». Intanto Cees van Nieuwenhuizen, procuratore di Guus Hiddink, è stato intervistato dal sito russo “Sport-Express” e ha negato con forza qualsiasi contatto tra il suo assistito e i bianconeri. “Fino a quando non si farà chiarezza sul futuro di Guus in qualità di allenatore nella nazionale russa, noi non trattiamo con nessuno. Il tecnico si incontrerà con la federazione russa, alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima. Hiddink a Torino da giovedì? Si tratta di un’assurdità colossale, Non so da dove i giornalisti prendano queste invenzioni, ma posso garantire che con la dirigenza della Juventus non abbiamo avuto mai nessun contatto”.

LUNEDI’ 11 GENNAIO
In mattinata Alessio Secco, a Fiumicino, annuncia che il silenzio stampa prosegue, aggiungendo “Dell’allenatore non parlo. E’ l’ora dei fatti!”. Lasciato intorno alle 13.30 il centro sportivo di Vinovo, il vice dg juventino Bettega si è invece recato nel primo pomeriggio in sede per incontrare il presidente Blanc. Sul tavolo, l’esonero di Ferrara. Dopo la disfatta di ieri, i vertici bianconeri non hanno rilasciato dichiarazioni. Per la prima volta nessuno ha speso una parola per Ferrara al quale, secondo alcune indiscrezioni, il club avrebbe chiesto di rassegnare le dimissioni, richiesta respinta. Il favorito per rimpiazzare l’ex difensore bianconero sulla panchina juventina è l’olandese Guus Hiddink. Perde quota invece l’ipotesi di un traghettatore come Zoff. A quanto pare, comunque, ogni decisione sarà rimandata a domani, in occasione di una riunione tra tutti i dirigenti bianconeri convocata in corso Galileo Ferraris. Data però la vicinanza con l’impegno in Coppa Italia contro il Napoli, mercoledì sera all’Olimpico, Ferrara dovrebbe sicuramente mantenere il timone della Juve ancora per una partita. La svolta tecnica potrebbe dunque arrivare giovedì.

DOMENICA 10 GENNAIO
Prima del match decisivo con il Milan, la Juventus annuncia il silenzio stampa. La squadra di Ferrara gioca male e rimedia un pesantissimo 0-3 in casa. Nel dopo-match, nessun dirigente bianconero parla. Ciro viene lasciato a gestire da solo le conferenze post-partita, litigando con Maifredi a Controcampo e mostrando il volto provato. Nella notte si susseguono voci su un possibile esonero, ma il mister bianconero nega annunciando ufficialmente di non volersi dimettere “Perchè io sono fatto così: non mi dimetto!”. Circolano voci di un possibile summit del lunedì per decidere il da farsi.

Il pesce puzza dalla testa

blanc elkannMe lo ripeteva sempre, mio nonno: “Antonio caro, il pesce puzza dalla testa…”. Quanto c’aveva ragione! Mi riferisco al fatto che, se una Società non è forte, compatta, energica, decisa, non si può pretendere lo siano i suoi “dipendenti”. Scoperta dell’acqua calda, sicuramente, ma intanto lo scrivo. Anno 2009, marzo. La Juventus di Claudio Ranieri esce dalla Champions League, eliminata in casa dal Chelsea. Fino ad allora lo spogliatoio, guidato dai senatori, era rimasto coeso, legato dalla voglia di provare a portare a casa un trofeo prestigioso. C’erano problemi eh, ma si era deciso di metterli da parte fino a fine stagione, per il bene della squadra. L’eliminazione dalla Coppa, perciò, fa venire meno anche l’ultimo motivo per non litigare. Si scoperchia il vaso di Pandora, e lo spogliatoio si spacca definitivamente. Non tutti, ma alcuni, cominciano ad attaccare, anche duramente, le scelte dell’allenatore. Uno su tutti (ma non sarà l’unico), David Trezeguet, attacca il mister di Testaccio per averlo sostituito contro i londinesi. La Società non interviene. Ranieri sì e, il giorno dopo, convoca una conferenza stampa e risponde così: «Un po’ mi sento tradito, più dall’uomo Trezeguet che dal giocatore, ed è la cosa peggiore. Inspiegabile, da bambino viziato». La Società, ancora una volta, muta. Il giorno dopo, parla il presidente Giovanni Cobolli Gigli: «Trezeguet resterà certamente, ha un contratto, ed è uno dei quattro campioni del nostro attacco». Ranieri, intanto, autonomamente, lo mette di fatto fuori rosa, facendolo allenare ma non facendolo più giocare. Passa qualche giorno e lo strappo, pubblico, si consuma con Mauro German Camoranesi. Stessa situazione. Si arriva alla semifinale di Coppa Italia, per molti (fra gli altri per il membro del CdA e del comitato sportivo Montali) sarà decisivo vincere questo trofeo, per tornare ad assaporare la gioia di un trionfo, anche se il meno prestigioso possibile. Ranieri, uno che allena calcio da 30 anni, lascia fuori per scelta tecnica Del Piero, Trezeguet e Camoranesi, con la squadra già dilaniata (come per tutto l’anno) dagli infortuni. Ovviamente alla “scelta tecnica” non ci crede nessuno. A due dalla fine, eliminati da tutto anche dalla Coppa nazionale, Jean-Claude Blanc prende la decisione di esonerare il tecnico romano, che pur aveva ancora tutta la possibilità (e contro le riserve di Lazio e Siena ci sarebbe riuscito) di centrare il terzo o addirittura, come fatto poi da Ferrara, il secondo posto in Campionato (ricordo a tutti che all’ultima giornata c’era pur sempre lo scontro tra le dirette concorrenti Milan e Fiorentina, che matematicamente ci avrebbe avvantaggiato verso una delle due).

Comincia l’era Ferrara. Poi proseguita anche in estate, con la conferma per la stagione in corso e la promozione del suo staff made in Naples.

E’ passato qualche mese, ma pare, almeno a leggere Tuttosport, la situazione sia nuovamente compromessa, con una spaccatura dello spogliatoio e gente che non dà tutto per il mister. Ancora una volta, la Società non interviene, se non, timidamente, per confermare la fiducia all’allenatore. Certo, dopo 18 CdA, dopo riunioni tecniche, summit anti-crisi, proposte imbarazzanti di tutors e cose varie, ma non si conoscono, ad oggi, decisione “punitive” prese verso alcun componente della rosa giocatori, nè dello staff tecnico. Siamo nel periodo forse più buio degli ultimi 30-40 anni, eppure a colpirmi è proprio questo silenzio, più che i risultati (quelli fanno parte del calcio: puoi perdere, pareggiare o vincere. O, nel caso dell’Inter, vincere perdendo, ma loro sono speciali..).

E allora la domanda è: ma siamo stati sfortunati a beccare due allenatori (non parliamo di Deschamps: lui ci ha pensato da solo a farsi fuori) malvisti dallo spogliatoio? E’ solo, come nel caso degli infortuni, una terribile “sfiga”?

Oppure c’è dell’altro? Vi lascio con una domanda/provocazione: Don Fabio Capello da Londra credo sia universalmente riconosciuto come l’allenatore più “con gli attributi” in giro al mondo. Il vero “sergente di ferro”. Secondo voi senza una dirigenza schierata energicamente dalla sua parte e pronto a proteggerlo sempre e comunque avrebbe potuto, faccio un esempio, mettere in panca Del Piero? O fare entrare a metà ripresa Camoranesi e toglierlo dopo 5′ con tanto di umiliazione pubblica? (e schierarlo poi la partita dopo, facendolo correre come un pazzo?). Avrebbe potuto dire a Buffon che si sarebbe dovuto riguadagnare il posto? O ad Appiah lo avrebbe potuto cancellare dalla rosa per mesi? Queste cose le avrebbe potute fare solo “perchè è un duro”? O lo spogliatoio se lo sarebbe “mangiato vivo” anche a lui, senza qualcuno che, allenamento dopo allenamento, facesse capire che forse non sarebbe stato opportuno? Se con Ranieri e Ferrara la situazione è stata “tesa”, con Capello è stata una polveriera, e i giocatori tutti giocavano solo per i trofei, chiedendo in molti casi la cessione a fine campionato. Eppure si è vinto. Eppure è uscito poco o niente di quel periodo. Eppure la Società ha saputo trasformare la “rabbia” in qualcosa di propositivo, in voglia di dimostrare qualcosa.

Con questa dirigenza, secondo voi, con Capello in panchina, come sarebbe andata a finire?

Lunga intervista a Platini: "Bene Bettega, lo consigliai a Blanc"

platiniSe saltelli muore Balotelli” e “non ci sono negri italiani”: questi i cori in voga in Italia. Che ne pensa, presidente Platini?
“Ci vogliono cure radicali contro i razzisti e il calcio deve dare l’esempio. Bisogna chiudere gli stadi o sospendere le partite, non c’è altra soluzione…”.

In Italia danno multe, 10-15.000 euro per i “buuu”…
“Ridicolo. Cosa gliene frega ai razzisti. L’unico modo è tenerli lontani dagli stadi. Noi, come Uefa, già lo facciamo: l’arbitro può sospendere l’incontro e, se quelli continuano, mandare tutti a casa. Vero è che si tratta di un fenomeno molto più sociale che calcistico, vero che quelli sono razzisti tutta la vita. Ma non possiamo stare a guardare questo disastro. Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta e siamo pronti ad andare sino in fondo. Ora tocca alle federazioni. Il rispetto, l’umanità sono più importanti dei risultati di una partita e certa gente (fa una smorfia, ndr) deve sapere che ci sono anche negri bianchi…”.

Non c’è solo il razzismo, purtroppo. Ma anche la violenza: i calciatori del Toro sono stati aggrediti con le loro famiglie all’uscita da un ristorante. Quando lei giocava nella Juve non era mai successo.
“Perché vincevamo… Credo che stia nascendo il tifoso professionista: guadagna con le maglie, coi biglietti, e quando la sua squadra perde allora si incazza. Ecco perché aggredisce, minaccia i calciatori. Bisogna darci una sistemata, una calmata: mi sembra che in Italia ci sia molta aggressività, troppa, e non solo nel mondo del calcio. D’altronde, è stato aggredito anche il vostro premier, no? Io non parlo più di cose italiane, di calciatori italiani: tutte le volte che facevo una battuta veniva fuori un inferno. No, così non mi piace”.

Ma parla sovente col presidente Blanc che le chiede consigli: Boniperti non lo faceva…
“Boniperti me li dava lui i consigli. Con Blanc parliamo di cose europee, non di Juve. Mai parlato di giocatori. Per la verità un consiglio gliel’ho dato, due anni fa: lui non sa tanto di calcio, non è come Boniperti che ha giocato 50 anni, gli ho detto allora di proteggersi e prendere qualcuno che potesse dialogare con l’allenatore, con la squadra. Ora lo ha fatto, mi sembra una buona mossa l’arrivo di Roberto (Bettega, ndr)”.

Ma i tifosi della Juve non sono contenti lo stesso.
“Pensavano di vincere subito lo scudetto ma la Juve non è ancora pronta. Ci vuole tempo, ha fatto molto in questi anni. D’altronde andando in serie B aveva perso grandi calciatori e adesso non è più come prima, quando tutti i campioni venivano in Italia. Ora vanno anche via, vedi Ibrahimovic”.

Champions League: la Juve non c’è più ma restano in corsa Milan, Inter e Fiorentina.
“Io sono neutrale, non faccio pronostici. Vince sempre la più forte e così sarà anche il prossimo maggio a Madrid”.

E se toccasse a Mourinho?
“Mi è molto simpatico”.

Chi vince il Mondiale in Sudafrica?
“Tre le mie favorite: Brasile, Spagna e anche l’Inghilterra”.

E l’Italia?
“Può fare bene. Come l’Olanda, la Francia, la Costa d’Avorio, ma le mie favorite sono quelle tre”.

Fair play finanziario, partita vinta o persa?
“Vinta, come no. Vinta totalmente come filosofia, ora entro tre anni ci daremo delle regole per le Coppe europee. I club non potranno spendere più di quello che guadagnano. E sa chi me lo chiede? Quelli che pagano di tasca loro. Me lo hanno chiesto Berlusconi, Moratti e Della Valle, ad esempio: sono stufi di pagare, vogliono regole. Non tutti sono d’accordo? Nessun problema, io vado avanti lo stesso, è la mia battaglia per l’etica, per la moralità”.

Quando lei era ct della Francia era a favore della moviola.
“Quanti anni sono passati? Venti, no? Ora ho più esperienza. La tv ha ucciso l’arbitraggio tradizionale ma la moviola ucciderebbe l’arbitro. Non può funzionare: bisognerebbe interrompere la partita per ogni fuorigioco, rimessa laterale, rigore, simulazione… E l’arbitro dove finirebbe? In una cabina di regia? E alle isole Far Oer come facciamo con la moviola? Non ci siamo: l’arbitro non poteva vedere il mani di Henry, è vero (si alza e simula l’azione, ndr), ma se ci mettiamo altri due arbitri di area allora si risolve il problema. L’unica soluzione è umana, non tecnologica. Si va avanti quindi con questi esperimenti, due uomini in più: per il Sudafrica era troppo presto, solo gli arbitri europei d’altronde si stanno allenando. Ma in futuro è la strada giusta”.

Euro 2016, il 28 maggio l’Uefa decide: sono rimaste in corsa Italia, Francia e Turchia. Lei, tempo fa, si augurava un’alleanza franco-italiana…
“Diciamo che mi piaceva come idea, ma ormai è tramontata. Non so chi vincerà, io resto neutralissimo”.

Lei guida l’Uefa, 53 Paesi, da quasi tre anni, dal 26 gennaio 2007: non le è venuta voglia di candidarsi alla presidenza della Fifa?
“Se anche avessi deciso non glielo direi: ho sei mesi per pensarci… Con Blatter sono d’accordo su tutto, al 99 per cento. Non sono d’accordo però sul 6+5 (cinque calciatori eleggibili per la Nazionale nella lista, ndr). È un suicidio, e io non voglio suicidarmi. Gli dico sempre: Sepp, anche a me piacerebbe correre ai 150 all’ora sull’autostrada ma non si può”.

In Svizzera. In Italia invece…
(Sorride) “I soliti!”

Video integrale della presentazione di Roberto Bettega, nuovo vicedirettore generale

Di nuovo insieme

Di nuovo insieme

Dopo la nomina arrivata mercoledì scorso, prima conferenza stampa da neo vicedirettore generale di Roberto Bettega. Inizia così il quarto capitolo della storia bianconera di Bobby Gol: prima ragazzino del Settore Giovanile, poi campione affermato per contribuire ai tanti successi degli anni ’70 e ’80, infine dirigente tra il 1994 e il 1997 in un’altra Juve altrettanto vincente. Ora la nuova avventura che tutti, lui per primo, spera altrettanto ricca di soddisfazioni. Soddisfazioni da ottenere con i fatti e non con le parole («preferisco agire che dire»). Come sempre successo nella lunghissima carriera di Bettega Continua a leggere

Non è in discussione!

Il progetto "va avanti"..

Il progetto "va avanti"..

A ribadirlo è stato oggi il Presidente Jean-Claude Blanc all’uscita da una riunione della Lega Calcio a Milano. Questo il virgolettato: «L’esito delle partite contro Inter e Bayern non cambierà nulla, andiamo avanti con il nostro progetto». Scontato, ma direi anche inevitabile.

Bordeaux vs Juventus 2-0 (si decide tutto con il Bayern)

Vince Blanc..

Vince Blanc..

Per il decisivo match del Chaban-Delmas, Ciro Ferrara propone dall’inizio Del Piero largo a sinistra (nel ruolo occupato ultimamente da Giovinco), Sissoko al fianco di Felipe Melo e cambia Cannavaro con Legrottaglie. Per il resto i bianconeri si presentano con la stessa squadra che ha battuto l’Udinese domenica sera: Caceres e Grosso i terzini, e Diego e Camoranesi a inventare per l’unica punta Amauri. Continua a leggere

Il silenzio di FIGC e Inter dinanzi alla terza stella di Blanc..

Blanc in versione aggressiva

Blanc al contrattacco?

Per la seconda volta da quando è stato eletto, il neo Presidente della Juventus Jean-Claude Blanc ha parlato ieri di “terza stella”, in maniera diretta, inequivocabile, senza possibilità di fraintendimenti. Vi anticipai, ricorderete, che con l’uscita di scena di Giovanni Cobolli Gigli (uomo messo lì da Gabetti, per sua stessa ammissione, per “metterci la faccia”) in società sarebbero cambiate parecchie cose. A livello di uomini sono in molti, al momento, con la poltrona che balla e le orecchie che fischiano, ma mi riferivo ad altro, e cioè ad una differente linea “comunicativa”, molto più aggressiva, pratica, tesa a difendere di più e più vivacemente gli interessi della Juventus, sia in ambito economico (Blanc in Lega ci andrà per battagliare..), che giudiziario e sportivo. Una sorta di Juventus versione 2.0, insomma. Continua a leggere

Blanc turberebbe l'ordine pubblico? Ma fatemi il piacere..

Arrestatelo!!

Arrestatelo!!

Si chiama Andrea Ricca Barberis l’avvocato che ha presentato un esposto alla Procura Federale del Coni contro il presidente della Juventus Jean Claude Blanc. All’avvocato non sono proprio andate giù le dichiarazioni di Blanc sul numero degli scudetti bianconeri, che secondo il neo presidente “sono 29 come c’è scritto su tutti i nostri documenti ufficiali, anche se c’è un asterisco che indica che due sono stati tolti. Il prossimo comunque sarà quello della terza stella”. Secondo tale avvocato Barberis, queste dichiarazioni sarebbero “prive di fondamento e lesive della reputazione e della credibilità della Corte d’Appello Federale”. In più, aggiunge sempre lo stesso avvocato le “dichiarazioni potrebbero causare turbative di ordine pubblico”. Che tradotto in italiano: potrebbero scatenare violenza inaudita tra tifosi e facinorosi il cui sangue sta già ribollendo dopo queste “terribili” dichiarazioni del presidente bianconero. Per quanto mi riguarda, l’avvocato Barberis, ex dirigente del Torino del 2006, negli ultimi anni si sarà un po’ distratto, o magari si trovava a giocare a golf su Marte visto che i media italiani sono pieni zeppi di dichiarazioni di calciatori, dirigenti, tesserati e addetti ai lavori che sarbbero letteralmente da censura, in quanto realmente in grado di risvegliare anche gli animi più miti tra i supporters delle squadre di calcio. Le dichiarazioni di Blanc sono ineccepibili e contraddistinte dalla massima correttezza, testimonianza ne è che sui documenti ufficiali della juventus è indicato chiaramente che i due scudetti sono stati sottratti dalla giustizia sportiva. Polemica sterile ed esposto inutile che mi auguro lasci il tempo che trovi e la Procura Federale ne faccia semplicemente carta straccia senza mezzi termini.

Cinguettata: Blanc chiede la terza stella (l'avevamo detto)

Blanc in versione aggressiva

Blanc in versione aggressiva

Come potete leggere in questa discussione su Vecchiasignora.com, lo avevamo già anticipato ieri. Così come lo avevamo parzialmente anticipato in questo articolo di tre giorni fa (“Pare ad ogni modo che – come anticipato nel precedente articolo – vi sarà un vero e proprio cambiamento di rotta nella strategia di comunicazione e non solo, con un Blanc “aggressivo”, più deciso a difendere la Juventus e a conquistare aggressivamente il mercato”) e in questo articolo di 4 giorni fa (“Cambieranno parecchie cose, anche a livello di strategia di comunicazione – Blanc sarà un Presidente molto più “energico” del predecessore -, e imho in meglio”).