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Rafinha: la scheda

RafinhaData di nascita: 7 settembre 1985
Nato a: Londrina (BRA)
Nazionalità: Brasiliana
Ruolo: Terzino destro
Club: Shalke 04 (GER)
Cartellino: 10/11 milioni circa
Scadenza contratto: 2011
Procuratore: Naor Malaquias

LA CARRIERA:
Marcio Rafael Ferreira de Souza (detto Rafinha) è nato il 7 settembre 1985 a Londrina (Panarà), città natale tra gli altri dei calciatori Elber e Naldo. A sette anni ha cominciato giocando a calcetto nel Gremio Londrinense, società del suo paese, per poi passare a 12 anni al PSTC. Nel 2001, a 16 anni, è arrivato il “salto” del Londrina Esporte Club, club professionistico locale, per poi, nel 2002, essere acquistato dal Coritiba FC (nonostante il tesseramento significasse spostarsi di parecchi chilometri dalla famiglia), club di caratura nazionale (Dida, l’ex reggino Mozart, Alex, ecc.. sono alcuni dei suoi colleghi lanciati da questo club). Dopo 37 presenze condite da 3 reti arriva, nell’estate del 2005, la convocazione da parte di Carlos Alberto Parreria per il Mondiale U-20 in Olanda, dove Rafinha, con la fascia di capitano, segna due reti in otto partite trascinando il Brasile al terzo posto finale vincendo la finalina contro il Marocco). Sempre quella estate, notato dagli osservatori internazionali, viene acquistato dallo Schalke 04 per 4-5 milioni di euro. A Gelsenkirchen è subito titolare, stregando i tecnici che in questi anni l’hanno allenato: da Oliver Reck, suo primo mister in Germania, passando per Mirko Slomka (“è un fenomeno”) e Fred Rutten, fino all’attuale Felix Magath, col quale a dire il vero il rapporto è invero meno felice (l’impressione, senza giri di parole, è che il “Mago” ne farebbe volentieri a meno, in cambio della giusta offerta). Coi verdeoro, una medaglia di bronzo arriverà anche alle Olimpiadi di Pechino del 2008 dove Rafinha, lo ricorderete, finirà su tutti i giornali per avervi preso parte senza il consenso dello Shalke 04 (fu uno dei tre giocatori “contesi”, assieme al nostro Diego e a Lionel Messi, e pagherà per questo una maxi-multa record di 700.000 €). Con la Nazionale maggiore è stato convocato invece una sola volta, l’anno scorso. Il suo contratto scadrà nel giugno 2011, fra 2 anni, e la sua quotazione dovrebbe aggirarsi al momento attorno ai 10/11 milioni di euro, dato che il giocatore fa comunque gola a parecchi clubs (è stato accostato quest’estate al Bayern Monaco, alla Fiorentina, al Barcellona – il club dei suoi sogni – e al Liverpool, fra gli altri). A favorire un eventuale passaggio in bianconero potrebbe esserci il fatto di essere molto vicino all’entourage di Diego, in particolare al brasiliano Leo Scheinkman, che fa da portavoce a entrambi. Continua a leggere

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Il biscotto brasiliano..

La cronaca. Ultima giornata del campionato di seconda divisione brasiliana: all’80° il risultato è di 2-0 per il Viana che, causa differenza reti, deve fare 11 gol per essere promosso in prima divisione. Guardate i 9 gol realizzati negli ultimi 9 minuti del match: parlano da soli.. Prendiamola a ridere, va.. con la solidarietà che va al Moto Club, arrivato.. “secondo”.

La Juve a caccia di giovani talenti brasiliani.. (Tuttosport)

BrasileCome riportato in un articolo di oggi di Tuttosport, la Juve – tramite il suo nuovo osservatore brasiliano appena “ingaggiato” – avrebbe visionato 4-5 giocatori brasiliani di buone prospettive. Uno degli osservati,  il centrocampista Maylson, attualmente sta disputando il Mondiale U-20 con la Nazionale Brasiliana. Come saprete, sto seguendo la manifestazione e a fine torneo vi prometto la “scheda” del centrocampista e, se riuscirò a reperire abbastanza materiale, anche dei suoi colleghi citati.

Giovani promesse: Giuliano (Internacional)

giuliano2Data di nascita: 31 Maggio 1990
Nato a: Curitiba (BRA)
Nazionalità: Brasiliana
Ruolo: Trequartista centrale/esterno
Club: Internacional (BRA)
Valutazione: 8 mln di euro

LA CARRIERA:
Giuliano Victor de Paula è nato a Curitiba, nello stato di Paranà, al Sud del Brasile. Ha iniziato a giocare a calcio nel Paranà Clube, nel 2007, faticando ad emergere completamente e finendo per giocare nel Campeonato di Serie B. Si è comunque potuto mettere in mostra con la Nazionale Sub17 verdeoro, con la quale ha partecipato ai Sudamericani del 2007 in Ecuador e ai Mondiali dello stesso anno in Korea. Fino al settembre 2008 sembrava però destinato a non esplodere, relegato in un piccolo club e senza la necessaria vetrina nazionale per mettersi in luce. I successivi 3 mesi gli hanno cambiato la vita. Una serie di prodezze in Serie e soprattutto la partecipazione al SudAmericano Sub20 in Venezuela giocato a livelli altissimi, gli sono valsi un contratto con l’Internacional di Porto Alegre, prestigioso club del Brasile che l’ha chiamato per l’anno solare 2009. Ancora una volta, infatti, è stato proprio il Brasile a metterlo in mostra, e le sue qualità non sono passate inosservate. A Porto Alegre, dopo aver avuto un piccolo ruolo nella vittoria del Campeonato Gaucho, ad aprile, Giuliano ha improvvisamente trovato spazio nel Brasilerao in corso di svolgimento, riuscendo, grazie a infortuni e squalifiche dei compagni, ad avere una chance e a sfruttarla in pieno. Con lui O Colorado hanno spiccato il volo per raggiungere il secondo posto, un punto dietro il Palmeiras nella lotta per il titolo. Il ragazzo ha tuttavia dovuto lasciare la squadra per aggregarsi nuovamente alla Nazionale Sub20 impegnata in Egitto, e spera di mettersi in mostra in maniera definitiva anche al grande pubblico.

CARATTERISTICHE:
Giuliano è alto 177 cm per 70 kg di peso forma. E’ fondamentalmente un trequartista centrale, il classico numero 10 brasiliano, che ama giocare dietro il centravanti e svariare per tutto il campo scrollandosi di dosso le eventuali marcature a uomo e andandosi a cercare la palla in prima persona. Non di rado torna fino a centrocampo ed è lui che fa ripartire la manovra fungendo da vero e proprio playmaker. Usa solamente il destro, ma lo fa in maniera deliziosa: è in grado di battere punizioni a giro, corner, sa tirare da fuori ma anche fare lanci di 30 metri tagliando il campo e servendo un compagno smarcatosi dalla parte opposta. Dà come detto del tu al pallone, ma è molto concreto, non si perde in inutili dribbling (i classici doppi passi dei brasiliani che credono di avere talento), ama dare e ricevere triangolazioni (ha un ottimo tempismo negli inserimenti), tiene palla solo il tempo di pensare a come creare una azione pericolosa, senza rallentare quasi mai il gioco. Come modo di gioco, per capirci, ricorda molto il nostro Diego (giocatore a tutto campo) al quale unisce la concretezza di Kakà. Certo, non è ancora lontanamente paragonabile alla classe dei due numeri 10 più forti del Brasile, ma è certamente sulla buona strada per diventarne l’erede. Pur non essendo uno specialista della fase difensiva, inoltre, partecipa comunque al pressing e copre gli spazi discretamente bene, non facendo quindi giocare la sua squadra con un uomo in meno. Cioè che impressiona è la sua abilità tattica, la sua capacità di svariare e di essere sempre al posto giusto, senza mai sparire dal gioco. E questa, per un 19enne, è una qualità unica.

IMPRESSIONE E PROSPETTIVE:
Questo è senza ombra di dubbio il mio pallino, tra i verdeoro, da quando un anno fa mi è stato segnalato da una amica venezuelana che lo aveva seguito al SudAmericano. Ogni volta che lo rivedo, e penso ad un erede di Diego e Kakà, è lui che mi viene immediatamente in mente. E’ un giocatore di quelli come piacciono a me, molto “freddi”, tosti, senza fronzoli, ma dotato comunque di grande leadership (è capitano della Sub20) e di classe da vendere. Su di lui c’è già, giustamente, mezza Europa, e credo che a breve si scatenerà un’asta selvaggia per portarlo nel Vecchio Continente. Il ragazzo certamente merita tutte queste attenzioni, e sono sicuro che ne sentiremo parlare a breve.

Giovani promesse: Alan Kardec (Vasco da Gama)

alan kardecData di nascita: 12 Gennaio 1989
Nato a: Barra Mansa (BRA)
Nazionalità: Brasiliana
Ruolo: Centravanti
Club: Vasco da Gama (BRA), in prestito all’Internacional (BRA)
Scadenza contratto: xxx
Valutazione: xxx

LA CARRIERA:
Alan Kardec de Souza Pereira Junior è nato a Barra Mansa nello stato di Rio de Janeiro, in Brasile. Ha iniziato a 11 anni nelle giovanili del Vasco da Gama per rimanerci fino al 2007 quando, il 14 febbraio, è arrivato il debutto con la prima squadra nella Copa do Brasil. Due mesi dopo, l’11 aprile, è arrivato per lui anche il primo centro nel match contro il Botafogo, terminato 4-4 e valido per il Campeonato Carioca. Il 21 luglio ha segnato il primo gol nel Campeonato Brasilerao. Il 2007 si è chiuso con 26 partite e 8 gol, bottino impressionante per un 18enne. L’anno successivo si è ripetuto a buoni livelli realizzando 2 gol in 19 partite di Serie A. Nel gennaio del 2009 ha partecipato ai Campionati Sudamericani Sub20 disputatisi in Venezuela, finendo il torneo con un bottino di due gol (ad Uruguay e Argentina, importantissimi) in otto partite. A settembre, è arrivato il prestito all’Internacional di Porto Alegre, per poter giocare titolare e con continuità tutte le partite. Lo stesso mese per lui c’è stata la vetrina del Mondiale U-20 d’Egitto, in corso di svolgimento, dove potrà definitivamente dimostrare il suo valore davanti alle telecamere di tutto il mondo.

CARATTERISTICHE:
Alan è un centravanti alto (188 cm) e dal fisico asciutto (75 kg) che si disimpegna nel ruolo di centravanti. Pur essendo brasiliano, fa della concretezza la sua caratteristica principale, non amando perdersi in inutili dribbling o decentrarsi per stare lontano dall’area di rigore, il suo habitat naturale. In patria lo chiamano “O Matador”, soprannome che lo descrive perfettamente. La qualità principale di questo ragazzo è sicuramente il colpo di testa, in cui eccelle: è dotato infatti sia di una incredibile elevazione (ricorda un pò quella di Amauri, per fare un paragone con un nostro giocatore) sia di una ottima tecnica e tempismo che gli permettono di sfruttare al massimo ogni cross, corner o calcio di punizione con palla messa in mezzo. Pur essendo così alto, ha dei piedi molto educati e riesce ad effettuare uno straordinario lavoro di sponda anche con i piedi, oltre che di testa, e risulta perciò utilissimo per far salire la squadra e liberare al tiro i compagni in aiuto da dietro. Si fa inoltre sentire anche dando una mano in difesa sulle situazioni di palla inattiva andando a saltare di testa.

IMPRESSIONE E PROSPETTIVE:
Che fosse bravo lo si era già intuito in Venezuela, al SudAmericano Sub20. In Egitto si è presentato in perfetta forma, galvanizzato dalla nuova esperienza che lo attende a Porto Alegre (giocherà assieme a Giuliano, altro talento da seguire), e determinato a guidare i verdeoro alla vittoria finale. Non so quale sia la sua valutazione allo stato attuale, ma sono sicuro che saranno in molti gli osservatori ad aver scritto il suo nome sui taccuini alla voce “comprare”. Vi devo dire la verità: è un giocatore che mi piace , magari meno appariscente di altri centravanti impegnati nella manifestazione, ma così concreto e forte nel gioco aereo che davvero il ragazzo è da seguire e possibilmente opzionare se dovesse confermarsi anche nell’Internacional. E’ infatti esattamente il tipo di centravanti che non stanca mai, qualunque sia il modulo tattico che utilizzi, perchè è in grado di fare reparto da solo e segnare gol a grappoli (basta che gli arrivi qualche cross decente). Non è il tipo che, in caso di difficoltà, torna indietro a prendersi palla o che sa svariare e allargarsi per liberarsi del marcatore e aprire il gioco, ma avesse anche queste qualità, oltre a quelle già citate, sarebbe un fenomeno assoluto. Se dovesse migliorare nel fisico (vanno messi un pò di muscoli, senza perdere la buona velocità che lo caratterizza) potrebbe davvero trasformarsi in una versione senza i no-look pass e i doppi passi sulla fascia di Amauri, in grado di prenderla sempre di testa e dare una dimensione nuova all’attacco grazie alla sua elevazione.