Il silenzio che fa rumore
Ore 22:35, l’arbitro Tagliavento fischia la fine del match: la Roma espugna l’Olimpico di Torino dopo 9 anni. Si aggiornano i record: prima vittoria contro la Juventus di Claudio Ranieri, primo gol di Francesco Totti a Torino, ottava sconfitta nelle ultime undici gare disputate dai bianconeri. Il periodo più buio della storia del club. Nel dopo-partita le telecamere di Sky inquadrano per un secondo il volto di Fabio Grosso: perso nel vuoto. Buffon al solito saluta tutti, col suo sorriso. Negli spalti un clima surreale, con i tifosi della Juve che sono rimasti in pochissimi, e quelli della Roma che esultano senza fine al grido di “tornerete in Serie B”. I giocatori della Roma vanno sotto lo spicchio riservato ai tifosi ospiti a salutarli e ringraziarli: scene di gioia intensa, “cinque” da tutte le parti, abbracci, orgoglio. Persino Totti intervistato come Uomo Sky che azzecca 2 congiuntivi e ci definisce “una grande squadra”. Si aspetta tutti qualche dichiarazione da parte dei bianconeri. La dirigenza è chiusa nello spogliatoio, dicono. Esce Ferrara, e chiede il processo breve. Ringrazia i ragazzi, ma non molla. Si aspetta Bettega, o Blanc. Si aspetta… si aspetta ancora un pò.. ore 23:00… nessuno esce, alla fine anche Sky si rassegna: nessun dirigente della Juve parlerà. Lo fa Del Piero, che dice che la Juve dovrebbe ridimensionare i propri obiettivi senza prendere in giro nessuno, e – a specifica domanda – risponde che nessuno della dirigenza è entrato nello spogliatoio per parlare con la squadra, avendolo fatto solo Ferrara. John Elkann, al 92′, si alza arrabbiato e lascia l’Olimpico in tutta fretta: anche per lui, scortatissimo, nessuna dichiarazione. Il tutto mentre l’amico Stefano Discreti intervista, dopo Maifredi, anche Marchesi. Per chiergli un’analisi della situazione della Juve e come venirne fuori.
E il silenzio diventa assordante.