Campionato: Juventus vs Genoa 3-2 (prima vittoria di Zac…)
La Juventus scende in campo davanti al proprio pubblico per provare a porre fine ad un periodo di crisi nerissima. I Bianconeri, infatti, non hanno ancora trovato la vittoria in questo girone di ritorno: l’ultima partita terminata portandosi a casa i tre punti risale addirittura al 6 gennaio scorso, penultima di andata, quando arrivò il 2 a 1 di Parma. Ancora peggio vanno le cose se pensiamo all’ultima vittoria casalinga, che risale ad un mese prima: era il 6 dicembre e la Juve s’impose col medesimo risultato sull’Inter. Per provare ad interrompere questa serie assolutamente negativa di risultati Zaccheroni schiera i suoi con l’ormai classico 3-4-1-2 che vede il solito Buffon in porta ed una linea composta da Zebina, Legrottaglie e Chiellini a protezione del portierone della nazionale. I fluidificanti sono invece Caceres e De Ceglie mentre in mediana vengono posti Sissoko e Candreva. Il trequartista è, ovviamente, Diego, mentre in attacco sono confermatissimi, nonostante il loro rendimento sia ampiamente insufficiente quest’anno, Amauri e Del Piero. Il Genoa, di contro, giunge a Torino per provare a continuare la propria striscia positiva, giunta a tre partite: dopo la sconfitta della prima giornata di ritorno contro la Roma, infatti, sono arrivate le vittorie con Atalanta e Chievo, inframezzate dal pareggio di Napoli. Per provare ad allungare questa striscia, quindi, Gasperini schiera il suo tipico 3-4-3 con Amelia tra i pali protetto da Papastathopoulos, Dainelli e Bocchetti. Criscito e Mesto i fluidificanti, Zapater e Rossi i mediani. Sculli e Suazo sono invece gli esterni offensivi, con Acquafrsca unica vera punta. Gasperini che dimostra anche di credere molto nei giovani della Primavera aggregandone ben tre alla propria panchina: Polenta, difensore uruguagio che può giocare tanto centrale quanto terzino sinistro, Gucher, centrale di centrocampo appena acquistato dal Frosinone, ed El Shaarawy, trequartista o esterno offensivo, stellina dell’under 17 Azzurra.
LA CRONACA
Dopo poco più di due minuti di gioco il Genoa si rende subito pericoloso: Papastathopoulos scende arrembantemente sulla destra e dopo aver superato in velocità Chiellini, che non riesce a stargli dietro, crossa un pallone sul secondo palo su cui ci si fionda Acquafresca, anticipato però in angolo da Zebina. Al nono i Rossoblù vanno vicinissimi al goal: capitan Rossi riceve ad una ventina di metri dalla porta difesa da Buffon e dopo aver stoppato scocca un fendente che si schianta, dritto per dritto, poco sotto l’incrocio dei pali, graziando il portierone Azzurro che pur essendosi allungato in tuffo non era riuscito a raggiungere il pallone. Il goal è comunque nell’aria ed arriva al quindicesimo minuto di gioco: la difesa Bianconera si fa infilare come fosse burro, Acquafresca riceve palla in area e scarica poco più indietro in direzione di Rossi che calcia di prima intenzione e beffa un non certo impeccabile Buffon, firmando l’1 a 0. Tre minuti e la Juventus ci prova, flebilmente: sugli sviluppi di un angolo è Candreva a provarci da fuori, ma il suo tiro è scoccato senza potenza e risulta essere facile preda di Amelia. Al ventitreesimo è invece Sissoko a provarci. Il suo fendente dalla distanza non trova lo specchio della porta. A quel punto il Genoa prova a chiudere il match: Sculli e Bocchetti scambiano a velocità supersonica sulla fascia con l’esterno offensivo Rossoblù che porta un cross in mezzo su cui piomba Acquafresca, la cui girata non inquadra la porta. Sul ribaltamento di fronte la Juventus guadagna una punizione da più di 25 metri. Del Piero si incarica della battuta, ma il suo tiro è centrale e viene parato con tranquillità e sicurezza da Amelia. A dieci minuti dal termine Amauri effettua un’azione caparbia portandosi in area palla al piede. Venuto a contatto, spalla a spalla, con un difensore si lascia andare, recriminando poi per un rigore, inesistente, non concessogli. Ammonizione sacrosanta per simulazione che non gli viene però comminata. Amauri che si fa comunque perdonare a tre minuti dal termine: Caceres si libera di due avversari e pennella un cross in mezzo su cui arriva di gran carriera la punta carioca che svetta più alto di tutti ed incorna con rabbia bucando Amelia.
In apertura di ripresa il neo entrato Fatic guadagna una punizione dopo aver provato a spuntare in velocità su Zebina, che non ha potuto far altro che fermarlo fallosamente. Sugli sviluppi del calcio piazzato Papastathopoulos va a colpire in area, senza però riuscire a trovare la porta. Al sessantunesimo è però la Juventus a passare: dopo aver riconquistato palla con una caparbietà d’altri tempi chiude un triangolo al limite con Diego, bravissimo a restituirgli il pallone con un tacco filtrante. Giunto a tu per tu con Amelia, quindi, il tocco d’esterno e la gioia per un goal giunto in una partita giocata sin lì non certo su alti livelli dal capitano Juventino. Il Genoa però pareggia subito, sfruttando un erroraccio di Buffon che non trattenendo un cross che gli era terminato tra le braccia facilita l’intervento di Rossi, abile a segnare la doppietta. La Juve però non ci sta. Al sessantaquattresimo è quindi Sissoko a piombare su di una respinta corta della difesa genoana, arrivando a titare di prima intenzione senza però trovare lo specchio di porta. Dieci minuti più tardi è invece Dainelli a cercare la via della rete ma il colpo di testa dell’ex capitano Viola, giunto sugli sviluppi di un corner, termina a lato. Al settantaseiesimo il fattaccio: Del Piero è lanciato in profondità, ma sembra partire in fuorigioco. La terna comunque non fischia ed il capitano Bianconero si lancia verso l’area avversaria venendo toccato alle spalle da Papastathopoulos. Fuori area. L’arbitro, però, decide di assegnare un rigore che sembra proprio non esserci e pare essere frutto di due errori del direttore di gara. Sul dischetto si presenta Del Piero stesso, Amelia intuisce ma non arriva sul pallone. 3-2. Un battito di ciglia e Diego prova a chiudere il match: ricevuto palla al limite dell’area si accentra per poi scaricare un destro verso la porta Rossoblù, che viene però neutralizzato da Amelia. A cinque dal termine Zapater effettua un cross da destra che attraversa tutta l’area di rigore senza che né Buffon né gli avanti Rossoblù riescano ad intervenire sul pallone, con la palla che scorre sino a spegnersi sul fondo. Il forcing finale da parte del Genoa si esaurirà quindi in un nulla di fatto e i Bianconeri potranno festeggiare, dopo più di due mesi, il ritorno alla vittoria davanti al proprio pubblico.
IL COMMENTO
Il goal subito dopo un solo quarto d’ora di gioco è una doccia fredda per la Juventus e, soprattutto, i suoi tifosi. E’ proprio in quel momento, infatti, inizia a montare un malcontento strisciante che di lì a qualche minuto si trasforma in aperta contestazione che porta i supporters Bianconeri ad iniziare un fitto lancio di ordigni esplosivi diretti al settore di stadio occupato dai tifosi Rossoblù. L’arbitro, colpevolmente, non interrompe la partita provando a riportare la calma sulle gradinate. Certo che con queste condizioni ambientali non c’è da stupirsi se la gente abbandona gli stadi… In chiusura di tempo, però, le cose si calmano un po’, con il pareggio firmato da Amauri. La ripresa scorre poi su di un livello discreto, con le due squadre che dimostrano di voler ottenere entrambe il bottino pieno e s’inseguono per tutti e quaranticinque gli ultimi minuti di gioco. Alla fine a fare la differenza risulta essere un erroraccio dell’arbitro, che regala il rigore della vittoria ai Bianconeri. Juventus che torna quindi alla vittoria dopo poco più di un mese, e chissà che questa cosa non sblocchi la squadra di Corso Galileo Ferraris.
MVP
Migliore in campo, nonostante la sconfitta, risulta essere Marco Rossi, capitano del Genoa. Il centrocampista nativo di Seravezza viene schierato interno di centrocampo anziché fluidificante destro e gioca una gran partita mischiando con grande sapienza qualità e quantità. Rossi che parte subito fortissimo e dopo nove soli minuti di gioco sfiora il goal, colpendo un palo dalla distanza che fa tremare la porta e tutti i supportes juventini. La doppietta che segnerà poi ne suggellerà quindi la grande prestazione, che lo porterà, appunto, ad essere il migliore in campo.
TABELLINO
Juventus vs. Genoa 3-2
Marcatori: 15′ e 63′ Rossi, 42′ Amauri, 61′ e 77′ Del Piero
Juventus: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini; Caceres, Candreva (21′ st Marchisio), Sissoko, De Ceglie; Diego (35′ st Salihamidzic); Amauri (47′ st Giovinco), Del Piero. A disposizione: Manninger, Grygera, Grosso, Paolucci. All.: Zaccheroni
Genoa: Amelia; Papasthatopoulos, Dainelli, Bocchetti; Mesto, Rossi, Zapater, Criscito (44′ st Aleksic); Sculli, Acquafresca (1′ st Fatic), Suazo (22′ st El Shaarawy). A disposizione: Scarpi, Gucher, Polenta, Milanetto. All.: Gasperini
Arbitro: Mazzoleni
Ammoniti: Bocchetti, Rossi, Acquafresca, Papasthatopoulos, Sissoko, Candreva, Amauri, Zebina, Salihamidzic
(Credits: SciabolataMorbida)
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La fotomoviola: non era rigore, però dateci un taglio!
Cominciamo subito dalla posizione di Del Piero:
E’ regolare, come risulta chiaramente da questa diapositiva (il buon Gasperini cambi moviolista). Passiamo quindi rapidamente al motivo del rigore:
Purtroppo questa è l’unica inquadratura “laterale” di Sky, l’unica che permetta di vedere il contatto. Già, perchè se si fanno vedere 4-5 replay tutti frontali, in nessuno di questi si potrà vedere cosa succede dietro al sedere di Del Piero, evidentemente non trasparente. Ad ogni modo, zoommando sull’inquadratura lontana, il contatto, come si può notare, c’è, ed è fra il ginocchio destro di Papastathopoulos e il tallone sinistro di Del Piero. Detto questo, ma non c’era bisogno di fotomoviola, è chiaro che sia un metro fuori dall’area, e che non fosse rigore.
Ultimo fotogramma dedicato alla veemente reazione dei rossoblù che – come si vede dal contributo esclusivo – hanno assalito l’arbitro Mazzoleni in 50, spingendolo, indicando tutti la posizione di Del Piero fuori dall’area, schiaffeggiando il capitano della Juve per simulazione, ecc ecc… Vero? No? Dite che si vede Dainelli sconsolato (allargherà le braccia a dire “non è possibile!”) e Bocchetti che guarda con aria schifata Papasthatopoulos? Sarà un montaggio..
Però tanto è bastato a mezza Italia, da Gasperini a Preziosi passando per gli immancabili (non sia mai!) Mourinho e Serse Cosmi per parlare di tuffi, gomblotti (aridatece Biscarde!), stile Juve e sistema Moggi. E per dire che Del Piero avrebbe dovuto dire che era fuori area (quando neanche il difensore greco se n’è accorto in diretta).
Cabaret.
Del Piero
fotomoviola
Gasperini
Genoa
Mourinho
Preziosi
rigore