Posts Tagged ‘ Italia ’

Sud Africa 2010: girone piuttosto agevole per l'Italia

Sorridi pure: non lo diciamo a nessuno...

Sorridi pure: non lo diciamo a nessuno...

Risultato benevolo per gli Azzurri da Cape Town: ce la dovremo vedere infatti con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia. Per carità, le squadre materasso non esistono nel calcio moderno, ma si tratta di tre avversarie assolutamente alla portata della squadra di Lippi. Il CT viareggino comunque smorza gli entusiasmi: “Non siamo né soddisfatti, né spaventati. Andremo ad affrontare tre buone squadre. Il Paraguay ha dominato per tanto tempo il proprio girone di qualificazione. La Slovacchia e la Nuova Zelanda si sono qualificate a discapito di avversari di tutto rispetto, quindi qualcosa devono pur valere”. Continua a leggere

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Lussemburgo – Italia 0 – 4 (La speranza è l'ultima a morire)

C'è ancora vita..

C'è ancora vita..

Gli Azzurrini arrivano allo stadio Josy Barthel per provare a rilanciare le poche residue speranze di qualificazioni al prossimo campionato Europeo under 21. Per farlo Casiraghi, che non può contare sullo squalificato Balotelli, si affida ad un 4-4-2 classico con Mannone tra i pali, capitan De Silvestri terzino destro, Santon sulla fascia opposta e la coppia Ariaudo-Ogbonna a completare il pacchetto difensivo. A centrocampo, invece, vengono scelti Schelotto e Barillà come ali con Marrone e Bolzoni in mediana, mentre in attacco arriva l’esordio di Okaka, affiancato da Borini. Vediamo come è andata… Continua a leggere

Mondiali U17: Italia vs Svizzera 1-2 (Si torna a casa!)

Festeggiano loro..

Festeggiano loro..

Gli svizzeri si affidano alla solidità del proprio reparto arretrato guidato da Frederic Veseli, alle scorribande in fascia di Janick Kamber ed al talento inventivo e realizzativo di Nassim Ben Khalifa. Coach Salerno invece ritrova Perin in porta e sostituisce gli squalificati Mannini e De Vitis con Benedetti e Scialpi. La tensione è alta: ci si gioca l’accesso alle semifinali. Continua a leggere

Italia vs USA 2-1 (Mondiale U-17)

Giacomo Beretta

Giacomo Beretta

PRESENTAZIONE
Salerno ripropone titolari Natalino e Beretta: il primo si riprende il posto da terzino destro che era stato preso da Bagnai nel match contro l’Uruguay, il secondo torna invece a fare coppia in attacco con Iemmello, che nel corso dell’ultima partita aveva invece duettato con lo juventino Libertazzi. A difesa dei pali degli Azzurri, invece, trova posto Francesco Bardi del Livorno: il titolarissimo Perin, infatti, si è infortunato il giorno precedente alla partita – distorsione alla caviglia per lui – e non può scendere in campo. Gli States dal canto loro mettono invece in bella mostra il loro gioiellino di punta, Jack McInerney (autore di due delle tre reti fin lì segnate nel corso del Mondiale dagli americani), oltre ad altri talenti interessanti come capitan Watts, le ali Jerome e Shinsky e Luis Gil, trequartista in forza all’Academy Gunners. La temperatura è alta, 34 gradi centigradi, l’umidità contenuta (20%) e c’è una brezza piuttosto piacevole. Ci sono le condizioni atmosferiche ideali, insomma, per mettere in scena un bello spettacolo. Unica pecca la scarsa affluenza di pubblico allo stadio: al contrario di quanto fatto vedere nel corso delle prime partite, infatti, gli spalti sono semivuoti.

CRONACA
Nei primissimi secondi Jerome, ala destra della formazione statunitense, accende un fuoco di paglia: la sua velocissima fuga sulla sinistra mette subito in difficoltà capitan Sini, il suo cross verso Shinsky trova impreparata tutta la retroguardia Azzurra, il colpo di testa del numero 8 americano, però, non sorprende Bardi, che dimostra subito sicurezza tra i pali. E’ però un fuoco di paglia, come detto, perché la formazione statunitense creerà un’altra sola occasione interessante in tutto il primo tempo, lasciando il netto dominio del campo ai ragazzi allenati da Pasquale Salerno. Nei cinque minuti successivi, quindi, gli Azzurrini creeranno ben tre occasioni degne di nota: prima Carraro scodella in area un calcio di punizione battuto da più di 40 metri sul quale accorre Iemmello che taglia benissimo sul primo palo ma è anticipato di un soffio di angolo da un attento Watts. Subito dopo Fossati imita Carraro pescando al limite dell’area Beretta che dopo un bel controllo difende bene palla ed imbecca proprio il trequestista Viola arrivato a rimorchio il cui tiro è però stretto troppo e termina alla sinistra del palo della porta difesa da Edwards. Dopo la pesante (e molto generosa) ammonizione inflitta a Mannini – che, diffidato, salterà il quarto di finale – Fossati dimostra ancora una volta la sua ottima sensibilità di piede andando a battere una punizione verso l’area avversaria: la traiettoria del pallone è perfetta e pesca Carraro che, dimenticato dalla difesa, si coordina però in maniera non perfetta e calcia a lato. Al dodicesimo tornano a farsi vivi gli USA: Polak, terzino sinistro della formazione statunitense, scarica sulla trequarti a McInerney che, poco pressato, ha il tempo di stoppare, girarsi e scaricare verso la porta difesa da Bardi, che è comunque bravo ed attento a rifugiarsi subito in angolo. Continua a leggere

Generazione di fenomeni: Silvano Raggio Garibaldi

Silvano-Raggio-GaribaldiData di nascita: 27 Marzo 1989
Nato a: Chiavari
Ruolo: Centrocampista centrale
Club: Genoa
Scadenza contratto:
Valutazione: non in vendita

LA CARRIERA:
Silvano Raggio Garibaldi è considerato da molti un predestinato e gli addetti ai lavori non sono stati sorpresi quando nel 2007 è stato uno dei migliori nel Genoa Primavera di Vincenzo Torrente che si aggiudicò il prestigioso Torneo di Viareggio. Da quel momento, per il giovane centrocampista si sono spalancate le porte della prima squadra. Ha esordito in Serie A a 19 anni, il 13 aprile 2008 in Genoa-Torino (3-0), giocando solo 10 minuti. Nel match successivo si ritaglia una altro scampolo di partita, entrando al 75′ contro il Siena. Il match si concluderà con la vittoria per 1 a 0 del Genoa. Durante l’estate del 2008 viene ceduto in prestito in Serie B al Pisa: un’esperienza tutt’altro che esaltante poiché debutterà solo 1º novembre 2008, collezionerà in totale 6 presenze e la società toscana per giunta retrocederà in serie C. Per quel che riguarda le nazionali giovanili, partecipa all’Europeo Under 19 nel luglio 2008, segnando un gol nella finale, persa per 3-1 contro la Germania. Come “consolazione” è stato inserito dalla UEFA nella lista dei 10 migliori giocatori del torneo. Nel giugno 2009 viene inserito nella lista dei convocati della Nazionale Under 20 per partecipare ai Giochi del Mediterraneo. Il 1º luglio segna contro la Libia il gol che manda la sua squadra in finale. Attualmente è impegnato  nel Mondiale Under 20 in Egitto e si è distinto per due buone prestazioni e un gol decisivo con Trinidad & Tobago.

CARATTERISTICHE:
Alto 1,78 m e con un peso forma di 62 Kg, Silvano Raggio Garibaldi (il cui gemello gioca anch’egli nel Genoa, come estremo difensore) è un centrocampista “rognoso”, quelli di cui in Italia abbiamo una lunga tradizione e della quale il miglior esponente attuale è Gennaro Gattuso. Nonostante non abbia un fisico eccelso è, riesce molto spesso a vincere i duelli fisici ed è dotato anche di una buona corsa. Il suo punto forte sono i recuperi e le cosiddette “randellate”, nel senso buono del termine, anche se non ha mai disdegnato le incursioni in attacco, che nella sua carriera giovanile gli hanno consentito di mettere a segno gol di buona fattura (ma quasi sempre decisivi). Non è fortissimo di testa, ma dispone di una discreta tecnica di base e un tiro abbastanza preciso e potente, anche se la conclusione dalla distanza non gli ha dato tantissime soddisfazioni.

IMPRESSIONI E PROSPETTIVE:
Durante i primi due match dei mondiali Under 20 in corso di svolgimento in Egitto, Silvano Raggio Garibaldi si è reso protagonista di due ottime prestazioni. Nella prima partita con il Paraguay, è emerso da un livello qualitativo abbastanza basso per quel che riguarda gli azzurri, dimostrando in alcuni frangenti di poter reggere addirittura il centrocampo da solo. Nel secondo incontro del girone di qualificazione contro Trinidad&Tobago, invece, si è reso protagonista anche di buone incursioni in attacco, una delle quali gli ha consentito di mettere a segno un importantissimo gol anticipando sul tempo il difensore avversario. Questi due match sono l’emblema di un giovane che, nato come centrocampista di contenimento, sta sviluppando buone doti propositive, tanto da renderlo molto eclettico. Con le dovute proporzioni (poiché Claudio sta crescendo in modo esponenziale partita dopo partita), Raggio Garibaldi potrebbe essere il Marchisio del Genoa e sono sicuro che Gasperini – che lo ha già aggregato diverse volte alla prima squadra – lo chiamerà presto al confronto con i big di Serie A.

Mondiali U-20: Italia vs Paraguay 0-0 (ci è andata bene..)

Italia - ParaguayPREMESSA:
Di questo U-20 seguirò maggiormente le squadre ricche di talenti interessanti. L’Italia, purtroppo, ne ha davvero pochi (Fiorillo e Albertazzi su tutti, con onesti mestieranti che però ancora non hanno trovato spazi importanti nei propri clubs..). E’ giusto però che segua l’Italia anche per un fatto di campanilismo, commentando anche le partite, e allora..

LA PARTITA:
Match inaugurale per gli Azzurrini venerdì pomeriggio nel Mondiale U-20 in corso di svolgimento in Egitto. All’inizio del primo tempo abbiamo giocato meglio noi, per una ventina di minuti. Poi il Paraguay, nettamente più quotata di noi, esce fuori e mette in difficoltà Fiorillo in un paio di occasioni (parate decisive per il portierino della Sampdoria). Per l’Italia nei primi 45′ solo una buona punizione di Mazzarani e un rigore non concesso piuttosto netto. Partita francamente orrenda da vedere, con una serie infinita di passaggi anche elementari sbagliati (in particolar modo da Bini). Praticamente non pervenuti i due attaccanti Eusepi e Mustacchio (giustamente sostituiti entrambi nella ripresa). Nella ripresa parte di nuovo bene l’Italia, ma anche in questo caso è un fuoco di paglia perchè il ct dei sudamericani ad un certo punto cala il jolly (Celso Ortiz) e libera Perez (che non si è capito perchè abbia giocato esterno destro nel primo tempo, invece che attaccante), e il Paraguay torna a controllare il gioco. Pari tutto sommato giusto, secondo tempo più godibile del primo (non era difficile..) e punto guadagnato importantissimo (con l’Egitto a 3 punti questa poteva praticamente già essere una partita decisiva in caso di sconfitta).

I SINGOLI DEL PARAGUAY:
Cominciamo dal Paraguay. Si parla bene del portiere Joel SILVA (anche se ai Sudamericani ha alternato grandi parate a qualche incertezza evitabile), che però in 90′ ha solo in una occasione (bellissima punizione violenta col mancino di Sciacca) di mettersi in mostra, e lo fa peraltro molto bene. In difesa molto molto interessante Ronald HUTH, centrale dal fisico imperioso (un armadio a due ante), altissimo, insuperabile di testa ma allo stesso tempo abbastanza veloce. Da tenere d’occhio perchè ha il passaporto italiano e discreta esperienza (2 anni al Liverpool, ora è in Italia). A centrocampo si è notato Jorge MOREIRA, centrocampista con 3 polmoni, presente ovunque, ambidestro, gran tiratore da lontano. Il migliore del Paraguay: Celso ORTIZ, entrato solo nella ripresa ma sono bastati pochi minuti per dimostrare di essere di un’altra categoria: è un uomo d’ordine, alla Pirlo, dotato di un prezioso sinistro, grande tiro da fuori, buon dribbling, ottima capacità di correre palla al piede e inserirsi. A volte è probabilmente un pò troppo lezioso (perchè se giocare), ma è un prospetto interessantissimo (già acquistato dall’AZ). Chiudo con gli altri due che mi hanno impressionato: Hernan PEREZ, che ha inspiegabilmente giocato nel primo tempo come esterno destro (e non si capisce perchè), ma che se impiegato nel suo ruolo naturale, seconda punta, mette in mostra qualità notevoli come un ottimo dribbling (specie dal fondo, per cercare il cross), un gran calcio da fuori e una grandissima visione della porta (segna un sacco di gol). E’ del Villarreal, complimenti a loro. L’ultimo che si è notato e di sicuro avvenire è il centravanti Federico SANTANDER, classico attaccante che fa reparto da solo, fisico da corazziere, veloce, fortissimo di testa, buona tecnica. Meritano infine una menzione anche Piris (terzino destro che tocca in grandissimo numero di palloni, molto offensivo), Burgos (centrocampista di contenimento, un muro) e Martinez (che però ha giocato malissimo nonostante i paragoni forse affrettati con Messi..).

1 J.Silva
2 Piris, 3 Huth, 5 F.Silva, 4 Benitez
16 Moreira, 6 Burgos
8 Perez, 17 Martinez, 10 Cristaldo
11 Santander

Questa la formazione iniziale del Paraguay, poi trasformatasi nel secondo tempo con l’ingresso di Ortiz..

1 J.Silva
2 Piris, 3 Huth, 5 F.Silva, 4 Benitez
16 Moreira, 6 Burgos, 10 Cristaldo
7 Ortiz
8 Perez (20 Caballero), 11 Santander (19 Paez)

I SINGOLI DELL’ITALIA:
Non vorrei infierire, ma davvero di talenti puri ce ne sono pochini.. Sicuramente un talento grande lo è Vincenzo FIORILLO, portiere della Sampdoria e già etichettato come erede di Buffon. Forse è presto per certi paragoni, ma sicuramente la classe c’è tutta. Buoni in difesa Michelangelo Albertazzi, difensore centrale mancino alto, magro, elegante. Lui è scuola Bologna, ma è stato acquistato l’anno scorso dal Milan esclusivamente per giocare il Viareggio ma che poi, dopo buone prestazioni, è stato riconfermato. Buon per i rossoneri, che si ritrovano tra le mani un gran bel prospetto. Un altro centrale non al livello di Albertazzi ma comunque buono è Matteo GENTILI, che riesce a tenere bene l’impatto con Santander in mezzo, e che non si fa quasi mai superare. Per il resto… i talenti ci sarebbero pure (il mancino Sciacca, l’atalantino Bonaventura, Misuraca, Maritato..), ma imho non sufficientemente maturi o di prospettiva, almeno per ora (gli altri già giocano nel Villarreal, nell’AZ, nei propri clubs di A titolari, davanti spesso a 50-60.000 spettatori.. i nostri ancora giocano nel Primavera o si sono appena affacciati al grande calcio!). Si è fatto comunque notare – e merita una menzione per la splendida gara giocata, Silvano RAGGIO GARIBALDI, grandissimo recuperatore di palloni che ha retto da solo il centrocampo per lunghi tratti.

17 Mustacchio, 9 Eusepi
8 Mazzarani
18 Raggio Garibaldi, 16 Bonaventura, 10 Sciacca
6 Calderoni, 5 Albertazzi, 4 Gentili, 13 Bini
1 Fiorillo

Questa la formazione iniziale dell’Italia, poi divenuta..

11 Misuraca, 20 Maritato
8 Mazzarani
18 Raggio Garibaldi, 16 Bonaventura, 10 Sciacca
6 Calderoni, 5 Albertazzi, 13 Bini, 2 Crescenzi
1 Fiorillo

Nazionale del Regno delle due Sicilie: ma ce n'era proprio bisogno?

I NazionaliNon prendiamocela con Lippi quando dice che “della nazionale non frega niente a nessuno”. Non solo è vero, ma c’è chi addirittura insiste nel voler creare identita sportive (oltre che politiche) che definire obsolete e pleonastiche equivale a far loro dei complimenti. Domani, infatti, presso il centro sportivo di Mercogliano (Avellino), debutterà la Nazionale Calcio Regno delle Due Sicilie. Il team, fondato nel 2008, affronterà in un triangolare la Nazionale Calcio Sardegna e l’U.S.Serino (Eccellenza). La Nazionale delle Due Sicilie è iscritta alla NF Board, la federazione mondiale di calcio per “popoli senza nazione”. La squadra e’ composta da giovani meridionali, le divise sono color rosso-borboniche con lo stemma gigliato sul petto. Se posso dire la mia, questa fantomatica Federazione Mondiale per “popoli senza nazione” lascia il tempo che trova. Nel mondo sono fortunatamente pochi i popoli che non dispongono di una terra su cui vivere, ma di certo non se ne trovano sul territorio italiano, su cui esiste un’unità di genti e valori, anche sportivi. L’accezione di popolo senza nazione mi fa pensare a terre devastate da guerre millenarie, alel quali ancora oggi non si riesce a venire a capo. Fortunatamente l’Italia, c’è, esiste e ha anche una nazionale campione del mondo in carica. Forza azzurri!

Amichevole: Svizzera vs Italia 0-0 (Azzurri rimandati)

CamoranesiPRESENTAZIONE:
A Basilea Italia e Svizzera si incontrano per un’amichevole di preparazione in vista dei prossimi impegni ufficiali (qualificazioni mondiali). Lippi schiera la formazione che ha provato più volte durante la settimana con Buffon tra i pali, Zambrotta, Cannavaro, Chiellini e Criscito sulla linea difensiva e un centrocampo a 4 con Camoranesi, Pirlo, Palombo e Marchisio. In attacco il tandem Gilardino e Giuseppe Rossi. Gli svizzeri rispondono con un 4-4-2 speculare a quello italiano con Benaglio tra i pali, la linea difensiva costituita da Degen, Senderos, Grichting e Magnin; centrocampo folto con Padalino, Huggel, Inler e Barnetta; in attacco il capitano Frei e il naturalizzato N’Kufo.

IL COMMENTO DI NUMERO 7:
Lippi è soddisfatto. Io no. Una nazionale che non segna da quasi 300 minuti e che non dà segni di ripresa a partire dal post europeo, per me non ha nulla di cui essere soddisfatti. A dire il vero, gli azzurri ieri sera sono partiti alla grande, con Marchisio propositivo sulla fascia sinistra (ha sui piedi un’occasione d’ora, ma come sappiamo fare gol non è una delle sue capacità migliori) e Zambrotta che sulla destra sembra una vera e propria spina nel fianco degli svizzeri. Nei primi 20 minuti gli azzurri costruiscono tanto e subiscono davvero pochissimo: Gilardino sfrutta in modo pessimo due ottime occasioni da gol, Giuseppe Rossi si dà un gran da fare (anche se deve capire il ragazzo che a calcio si gioca in 11 e cercare di saltare 4-5 uomini non sempre riesce) e a centrocampo sembra che Lippi abbia messo su una vera e propria diga, con il solo Camoranesi in ombra (il bianconero uscirà nel corso del primo tempo per una botta alla caviglia lasciando il campo a Pepe). Basta poco, però, per consentire agli svizzeri di prendere fiducia, e ci pensa Chiellini (ufficialmente non presentabile al momento, la Juventus dovrebbe puntare almeno per inizio campionato sulla coppia Legrottaglie-Cannavaro) con un paio di svarioni clamorosi a mettere gli avversari in condizione di pungere. I cambi della ripresa servono a poco o nulla: Iaquinta riesce a rendersi pericoloso solo con azioni personali, Quagliarella non impensierisce Senderos e Co. e il centrocampo appare in affanno. Il solo D’Agostino, entrato al posto di Pirlo, riesce a pennellare un paio di palloni interessantissimi, ma non sfruttati dai compagni. L’impressione è che il centrocampo azzurro non possa prescindere più dal talento dell’Udinese, vista la scarsa vena di Pirlo. In definitiva una nazionale deludente, a mio avviso, contro un avversario tutt’altro che trascendentale. Gli azzurri ormai sembrano vivere una sorta di incantesimo dal quale neanche Lippi riesce a tirarli fuori, un incantesimo che a dire il vero è ancora più evidente se si prendono in considerazione le squadre di club: secondo recenti statistiche il campionato italiano sarebbe il 5° per livello tecnico, al pari della prima divisione Greca. Statistiche che possono lasciare il tempo che trovano, ma che possono anche far riflettere. Nota della serata: Fabio Cannavaro ha onorato per la 127esima volta la maglia azzurra come solo un lottatore come lui sa fare.

LA SORPRESA:
Derdiyok. Gioca 10 minuti scarsi, ma dimostra nei pochi palloni che ha a disposizione di che pasta è fatto. Classe ’88, di origini turche, è stato seguito per un anno dal DS del Napoli Pierpaolo Marino, prima di passare dal Basilea al Bayer Leverkusen. Nonostante sia fisicamente “massiccio” è dotato di un’ottima accelerazione (lo ha dimostrato nel contropiede fulmineo che negli ultimi minuti stava per regalare la vittoria agli Svizzeri, se non ci fosse stato San Buffon), buona tecnica di base, ma soprattutto grande personalità: riesce in un paio di occasioni ad uscire da doppie e triple marcature in scioltezza e con numeri di classe. Ho avuto modo di vederlo sin qui solo in un paio di occasioni, ma mi ha sempre ben impressionato. Se deve esplodere, però, deve fare in fretta. Ha 21 anni compiuti e nel calcio, spesso, sono già troppi.

Guarda gli highlights e le interviste.