PRESENTAZIONE
Il nuovo anno per la Juventus si prospetta in salita. Nel giro di 4 giorni, trasferta a Parma e impegno casalingo con il Milan. Due match nei quali si decide la stagione bianconera e molto probabilmente il futuro immediato di Ciro Ferrara. Ma procediamo per gradi. Sotto con i ducali.
CRONACA
Ottimo avvio della squadra di Ferrara che passa in vantaggio dopo appena tre minuti. Angolo di Diego, palla in mezzo all’area dove intervengono di testa prima Chiellini poi Salihamidzic che schiaccia in rete (0-1). Gruppo compatto e grande grinta sono le caratteristiche che saltano subito all’occhio in una Juventus scesa in campo con la voglia di cambiare rotta rispetto alle ultime gare del 2009. I bianconeri amministrano il vantaggio, lasciando pochi spazi ai padroni di casa che si rendono pericolosi solo al 16’ con Biabiany che prova il tiro, parato da Manninger. Poche le emozioni nei minuti successivi, nei quali il Parma prende fiducia e Ferrara è costretto alla prima sostituzione. Trezeguet infatti deve uscire dal campo per una distorsione alla caviglia destra patita in uno scontro con Panucci. Al posto del francese entra Amauri. Il Parma prova a recuperare lo svantaggio e ci riesce al 25’: Zenoni dalla destra serve in mezzo all’area Amoruso che stacca di testa e insacca il gol dell’1-1. E’ proprio Amoruso il più pericoloso dei suoi, come dimostra un gran destro da fuori area al 34’ sul quale Manninger interviene deviando in angolo. Nella fase finale del primo tempo la Juventus riprende l’iniziativa e al 38’ torna in vantaggio grazie a un autogol di Castellini che su angolo di Diego tenta di anticipare gli avversari di testa, ma finisce per spedire il pallone nella propria porta. Primo tempo intenso che termina con la Juventus in vantaggio per 2-1. Molto intensa anche la ripresa, con continui cambi di fronte, anche se non sono molte le occasioni da gol da entrambe le parti. Iniziano i bianconeri al 4’ con Grosso che prova il tiro, ma colpisce un avversario, mentre sul proseguimento dell’azione Legrottaglie ci prova di testa, ma manda sul fondo. Sull’altro fronte pericolosi Galloppa e Castellini, fermati rispettivamente da Legrottaglie e Salihamidzic. Buona la punizione di Diego al 19’, ma il pallone termina alto. Passano i minuti e si continua a lottare, con la Juventus che amministra il vantaggio e riesce a neutralizzare sul nascere le iniziative dei padroni di casa, senza correre grossi pericoli. Al 28’ la squadra di Ferrara resta in dieci per l’espulsione di Caceres per doppia ammonizione. Dopo un minuto l’allenatore bianconero fa uscire Diego per lasciar spazio a Grygera, mentre Guidolin aveva sostituito Castellini e Galloppa con Bojinov e Paloschi per giocarsi le ultime chance di rimonta, che si materializzano in una conclusione dal limite di Amoruso finita sul fondo e in una punizione di Bojinov che impatta sulla traversa. Per il resto la difesa bianconera, guidata da un super Chiellini, non lascia scampo agli avversari e dopo sei minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match: la Juventus torna alla vittoria.
IL COMMENTO DI ANDREA RANALDO
Sembra di vivere, in chiave moderna, la rivisitazione del celebre detto: “meglio un uovo oggi o una gallina domani?” L’uovo in questione sono chiaramente i tre punti odierni, mentre il ruolo della gallina è sapientemente vestito da Guus Hiddink, il mago olandese capace di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Anche le uova del futuro… Diciamolo subito: molto probabilmente, i tifosi bianconeri non potranno coronare il loro sogno. La vittoria sul Parma sembra infatti aver incatenato alla panchina Ciro Ferrara, almeno fino al termine della stagione. Il famoso “progetto” di Blanc, complici anche i risultati delle rivali, è infatti ancora a portata di compimento. Poco importa ( a loro) che la Juve sia già fuori da Champions League e giro Scudetto alla fine del girone di andata. Il motivo del mancato esonero è semplicissimo: l’allontanamento di Ferrara porterebbe, come naturale conseguenza, al fallimento di Blanc. Il francese, che come Gesù Cristo è uno e trino, dati i tre ruoli dirigenziali con cui controlla a mo’ di “dittatore” la società, è una delle cause principali della morte della Juventus F.C. La sua totale incompetenza in materia non è bastata a fargli rinunciare a ruoli altamente operativi sul piano sportivo, e l’ “acquisto” di Bettega (che ricordiamo, è rientrato nella squadra come suo VICE!) è un semplice palliativo che difficilmente porterà ad un reale miglioramento. Perché ricordiamolo, ad avere l’ultima parola è sempre lui: Blanc, un tempo organizzatore di Roland Garros e Tour de France, oggi reinventatosi intenditore di calcio. Con modesti risultati… Un uomo di calcio come “Bobby gol” non può pero sorvolare sulla pochezza tattica di Ciro Ferrara. Il tecnico (?) bianconero è a dir poco imbarazzante, e la trasferta di Parma, nonostante il risultato positivo, non deve trarre in inganno. La formazione schierata, infatti, è stata scandalosa. Il ritorno al più solido e conosciuto 4-4-2 potrebbe anche essere un’idea brillante, ma non con gli uomini a disposizione, e soprattutto dopo aver lasciato partire, in estate, i suoi interpreti fondamentali. Un 4-4-2 senza esterni offensivi è come una ciambella senza buco: un pastrocchio tattico che ha portato molti giocatori a giocare fuori ruolo, e una fluidità di manovra degna di una malata di colesterolo. Si chiamerà anche Vecchia Signora, ma in mani più competenti sono certo che sarebbe molto più arzilla… Un simile modulo imporrebbe, per dare maggiore vivacità e imprevedibilità all’attacco, l’inserimento di Sebastian Giovinco, che invece continua a dover trascorrere le proprie domeniche ad osservare i compagni dalla panchina. L’ostracismo nei suoi confronti è abbastanza inspiegabile, soprattutto a fronte di chi lo sostituisce. Scegliete pure voi nel mucchio, ma chiunque sia il vostro candidato lo rimpiazza alla stessa maniera: male. Si tratta quindi della più classica delle vittorie di Pirro: non solo immeritata, ma addirittura involontaria. La Juve, infatti, ha segnato due gol pur avendo concluso verso la porta di Mirante in una sola occasione. A fare le veci della Befana ci ha pensato Castellini, che con la sua chioma improponibile ha maldestramente deviato nella propria porta un innocuo calcio d’angolo di Diego. Ferrara ringrazia. Noi un po’ meno…
TABELLINO
18esima giornata Serie A Tim
Stadio Tardini – Parma
Parma-Juventus 1-2
Reti: 3’pt Salihamidzic, 25’pt Amoruso, 38’pt Castellini (aut),
Parma: Mirante, Zaccardo, Dellafiore, Panucci, Castellini (20’st Bojinov), Dzemaili, Morrone, Galloppa (36’st Paloschi), Zenoni, Amoruso, Biabiany. A disposizione: Pavarini, Antonelli, Lunardini, Lanzafame, Budel, Paloschi.
Juventus: Manninger, Caceres, Chiellini, Legrottaglie, Grosso, Salihamidzic, Poulsen Felipe Melo, Marchisio, Diego (29’st Grygera), Trezeguet (21’pt Amauri). A disposizione: Chimenti, Giovinco, De Ceglie, Tiago, Del Piero.
Arbitro: Rizzoli
Ammoniti: 32’pt e 28’st Caceres, 2’st Marchisio, 16’st Felipe Melo, 31’st Morrone, 46’st Dellafiore
Espulsi: 28’st Caceres espulso per doppia ammonizione
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(Credits: per la cronaca e il tabellino Juventus.com)