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Tuttosport ci spiega il ruolo di Bettega e la situazione di Ferrara

bettegaVi segnalo un bellissimo articolo a firma di Piero Guerrini sul Tuttosport cartaceo di oggi. Spiega il ruolo di Roberto Bettega, neo vicedirettore generale del club, e la situazione riguardante sia Ciro Ferrara che il mercato prossimo bianconero. Vi riporto i passaggi più interessanti, che condivido pienamente.

L’intento di Roberto Bettega è ormai evidente. Restare il più possibile vicino alla squadra, seguirla passo passo. Il vicedirettore generale perciò ha deciso di andare a Jedda. E ieri si è presentato al campo per seguire l’allenamento, elegante e di chiaro vestito nel suo cappotto con sciarpona. Ci sarà anche oggi. E domani, non crediate il contrario. E assai probabilmente nei giorni successivi. Perchè questa è l’emergenza. Del resto è consapevole dell’importanza del suo ruolo e del motivo per cui è stato richiamato in società. O perlomeno di una delle ragioni principali. Così, indossa il camice del medico e studia, osserva, parla. Ieri ad esempio è stato il giorno della conoscenza con i due brasiliani (Diego e Felipe Melo) e con Caceres. Importante è che non si pensi a rimbrotti o particolari appunti nei confronti del centrocampista nazionale brasiliano. Innanzitutto, in certi casi, è bene non creare capri espiatori. Ma soprattutto, dapprima Bettega vuole farsi un’opinione personale, senza condizionamenti esterni. Va da sè che il tempo stringa e che Bettega non ne stia sprecando neanche un secondo. Tanto che ormai è acclarato: Bobby Gol si è già preso la Juve. Non soltanto nel senso che le decisioni – come peraltro annunciato dal presidente Jean Claude Blanc – sono di sua esclusiva competenza, d’ora in poi e per tre anni. E il suo intervento, per quanto veloce, segue uno schema logico. Dapprima l’esame per stabilire una scala di interventi di priorità, poi le soluzioni.

E’ un fatto che, d’altro canto, può avere un effetto immediato sul gruppo, o sulla sfera emotiva dei singoli. Perchè questo certo mancava nel recente passato. Non che il direttore sportivo Alessio Secco e lo stesso presidente Blanc brillassero per assenza a Vinovo, anzi. Ma ovviamente avevano pure altre competenze. Eppoi, in quanto ex campione e simbolo storico della società bianconera, la figura di Bettega è certo diversa. E comunque, le presenze precedenti non erano costanti. Questa è già un’innovazione, dunque. Cui seguiranno altre.

E’ ovvio, la vecolità e la tipologia degli interventi del vicedirettore generale dipenderanno anche dai risultati della squadra. Di sicuro Bettega non è tipo da farsi condizionare dai risultati. In quanto uomo di sport sa che la fiducia nel progetto e soprattutto negli uomini deve andare oltre il fattore episodico. E una partita dipende da episodi. Questo per dire che il destino di Ferrara, come di alcuni giocatori è perciò delle operazioni di mercato, non è strettamente connesso alle prossime vittorie e sconfitte. Ma alle convinzioni che la società (e quindi Bettega) si saranno fatti. Semplificando: se il vicedirettore generale ritiene che Ferrara abbia in mano la squadra e il progetto, allora non può essere un gol preso a farlo precipitare. Ecco, magari nel caso dell’allenatore la quarta sconfitta consecutiva (la terza in campionato), sarebbe un macigno pesantissimo. Però, più in generale, con l’avvento dell’era Bettega si privilegeranno le idee. Perciò il dirigente sarà sempre più presente in questi giorni: per costruirsi uno scenario personale e non influenzato dall’esterno (ovvero dai sentito dire).

Di fronte a questo tipo di intervento, Bettega osserverà anche le reazioni dei singoli, giocatori compresi. E ne parlerà con i diretti interessati. Perchè in questo genere di crisi – l’ha sottolineato lo stesso dirigente in sede di presentazione della sua terza vita in bianconero – non è soltanto questione di tecnica e tattica, ma anche di psicologia, di doti umane. E, per l’appunto, di reazione.

Dopo aver tutto analizzato, infine, Bettega assumerà le decisioni di mercato. Si confronterà con Secco, poi ne riferirà a Blanc per la questione economica. Ma la decisione spetterà a lui. Perchè Bettega si è preso la Juve, quella che gioca e che deve tornare a vincere.

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Chi si rivede: Camoranesi corricchia già…

C'è ottimismo sul suo recupero

C'è ottimismo sul suo recupero

Ogni tanto una buona notizia non può che fare piacere, specie vista la situazione. Si era parlato di un rischio stop di 4-5 mesi, di stagione finita, addirittura di carriera finita. Il procuratore, Sergio Fortunato, aveva attaccato (inopportunamente, come spesso fanno i procuratori) lo staff medico bianconero per aver sbagliato le cure nelle ore successive all’infortunio, e alla fine la bolla di sapone è scoppiata, e ci si è risvegliati tutti vivi. Come sempre. Mauro ha infatti partecipato alla seduta di lavoro pomeridiana di ieri durata circa un’ora e mezza alla quale hanno assistito anche Roberto Bettega e Alessio Secco. I giocatori, dopo il Continua a leggere

Amichevole: Al-Ittihad vs Juventus 2-2 (bagno di folla saudita)

Del Piero in azione

Del Piero in azione

Festa doveva essere e festa è stata. A Jeddah, la Juventus si prende un doppio bagno di calore, quello climatico (visti i quasi 30 gradi, rispetto all’inverno torinese) ma soprattutto quello del pubblico saudita che gremisce lo stadio Prince Abdullah Alfaisal. L’ultima uscita del 2009 bianconero – e la prima di Roberto Bettega dopo il ritorno alla Juve – si chiude con un pareggio per 2-2. Succede tutto nel primo tempo. Vantaggio dei padroni di casa con Khariri. Risultato ribaltato dai gol di Giovinco e Poulsen, entrambi propiziati da Del Piero. Prima dell’intervallo il pari definitivo di Aissa. Continua a leggere