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Platini è Juventino, quindi si dimetta!

Premessa fondamentale: la terna arbitrale ha pesantemente penalizzato la Fiorentina contro il Bayern Monaco, falsando il risultato soprattutto (ma non solo) grazie alla concessione del gol di Klose, in fuorigioco di almeno 2 metri. Postiamo la diapositiva giusto per mostrare al massimo la nostra solidarietà, vera, nei confronti di una squadra che, seppur rivale, resta comunque italiana.

La Fiorentina ha perciò tutte le ragioni del mondo di protestare (certo, alla fine anche noi della Juve, ad essere pignoli, abbiamo perso 2 punti contro il Bordeaux perchè loro ci hanno fatto un gol in fuorigioco, e con quei 2 punti saremmo alla seconda fase, qualificati. Ma noi rubiamo..). Poi però – siamo pur sempre italiani.. – una volta subìto un torto, scatta subito la corsa al colpevole. Il complotto. Il Palazzo (o Palazzi, dipende). E in questo caso è stato individuato, almeno dai tifosi, in Michel Platini. Juventino. E quindi da attaccare. In particolare, hanno fatto il giro del web queste diapositive (tratte dal sito ladyradio.it) che ritrarrebbero, a leggere certi commenti in giro, il presidente dell’UEFA mentre ride ed esulta, assieme agli amici tedeschi, del gol irregolare del Bayern. Indignazione, “Platini figlio di Moggi”, “gobbo”, eccetera..

platini esulta

Poi però esiste il mondo reale. E si scopre – senza neanche fare grandi ricerche al CSI – che i fotogrammi si riferiscono ad una azione precedente, con un errore di due attaccanti del Bayern che, ostacolandosi a vicenda in maniera goffa, non riescono a concludere. E Platini sorride dell’errore proprio come farebbe uno spettatore neutrale che assiste al match. E si scopre pure che alla sua sinistra è seduto Della Valle in persona. Ma a chi importa la verità? “Platini è gobbo”. Tanto basta.

P.S.
Suggerimento: Abete ha appena dichiarato di essere tifoso bianconero da bambino. Si accomodino..

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Lunga intervista a Platini: "Bene Bettega, lo consigliai a Blanc"

platiniSe saltelli muore Balotelli” e “non ci sono negri italiani”: questi i cori in voga in Italia. Che ne pensa, presidente Platini?
“Ci vogliono cure radicali contro i razzisti e il calcio deve dare l’esempio. Bisogna chiudere gli stadi o sospendere le partite, non c’è altra soluzione…”.

In Italia danno multe, 10-15.000 euro per i “buuu”…
“Ridicolo. Cosa gliene frega ai razzisti. L’unico modo è tenerli lontani dagli stadi. Noi, come Uefa, già lo facciamo: l’arbitro può sospendere l’incontro e, se quelli continuano, mandare tutti a casa. Vero è che si tratta di un fenomeno molto più sociale che calcistico, vero che quelli sono razzisti tutta la vita. Ma non possiamo stare a guardare questo disastro. Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta e siamo pronti ad andare sino in fondo. Ora tocca alle federazioni. Il rispetto, l’umanità sono più importanti dei risultati di una partita e certa gente (fa una smorfia, ndr) deve sapere che ci sono anche negri bianchi…”.

Non c’è solo il razzismo, purtroppo. Ma anche la violenza: i calciatori del Toro sono stati aggrediti con le loro famiglie all’uscita da un ristorante. Quando lei giocava nella Juve non era mai successo.
“Perché vincevamo… Credo che stia nascendo il tifoso professionista: guadagna con le maglie, coi biglietti, e quando la sua squadra perde allora si incazza. Ecco perché aggredisce, minaccia i calciatori. Bisogna darci una sistemata, una calmata: mi sembra che in Italia ci sia molta aggressività, troppa, e non solo nel mondo del calcio. D’altronde, è stato aggredito anche il vostro premier, no? Io non parlo più di cose italiane, di calciatori italiani: tutte le volte che facevo una battuta veniva fuori un inferno. No, così non mi piace”.

Ma parla sovente col presidente Blanc che le chiede consigli: Boniperti non lo faceva…
“Boniperti me li dava lui i consigli. Con Blanc parliamo di cose europee, non di Juve. Mai parlato di giocatori. Per la verità un consiglio gliel’ho dato, due anni fa: lui non sa tanto di calcio, non è come Boniperti che ha giocato 50 anni, gli ho detto allora di proteggersi e prendere qualcuno che potesse dialogare con l’allenatore, con la squadra. Ora lo ha fatto, mi sembra una buona mossa l’arrivo di Roberto (Bettega, ndr)”.

Ma i tifosi della Juve non sono contenti lo stesso.
“Pensavano di vincere subito lo scudetto ma la Juve non è ancora pronta. Ci vuole tempo, ha fatto molto in questi anni. D’altronde andando in serie B aveva perso grandi calciatori e adesso non è più come prima, quando tutti i campioni venivano in Italia. Ora vanno anche via, vedi Ibrahimovic”.

Champions League: la Juve non c’è più ma restano in corsa Milan, Inter e Fiorentina.
“Io sono neutrale, non faccio pronostici. Vince sempre la più forte e così sarà anche il prossimo maggio a Madrid”.

E se toccasse a Mourinho?
“Mi è molto simpatico”.

Chi vince il Mondiale in Sudafrica?
“Tre le mie favorite: Brasile, Spagna e anche l’Inghilterra”.

E l’Italia?
“Può fare bene. Come l’Olanda, la Francia, la Costa d’Avorio, ma le mie favorite sono quelle tre”.

Fair play finanziario, partita vinta o persa?
“Vinta, come no. Vinta totalmente come filosofia, ora entro tre anni ci daremo delle regole per le Coppe europee. I club non potranno spendere più di quello che guadagnano. E sa chi me lo chiede? Quelli che pagano di tasca loro. Me lo hanno chiesto Berlusconi, Moratti e Della Valle, ad esempio: sono stufi di pagare, vogliono regole. Non tutti sono d’accordo? Nessun problema, io vado avanti lo stesso, è la mia battaglia per l’etica, per la moralità”.

Quando lei era ct della Francia era a favore della moviola.
“Quanti anni sono passati? Venti, no? Ora ho più esperienza. La tv ha ucciso l’arbitraggio tradizionale ma la moviola ucciderebbe l’arbitro. Non può funzionare: bisognerebbe interrompere la partita per ogni fuorigioco, rimessa laterale, rigore, simulazione… E l’arbitro dove finirebbe? In una cabina di regia? E alle isole Far Oer come facciamo con la moviola? Non ci siamo: l’arbitro non poteva vedere il mani di Henry, è vero (si alza e simula l’azione, ndr), ma se ci mettiamo altri due arbitri di area allora si risolve il problema. L’unica soluzione è umana, non tecnologica. Si va avanti quindi con questi esperimenti, due uomini in più: per il Sudafrica era troppo presto, solo gli arbitri europei d’altronde si stanno allenando. Ma in futuro è la strada giusta”.

Euro 2016, il 28 maggio l’Uefa decide: sono rimaste in corsa Italia, Francia e Turchia. Lei, tempo fa, si augurava un’alleanza franco-italiana…
“Diciamo che mi piaceva come idea, ma ormai è tramontata. Non so chi vincerà, io resto neutralissimo”.

Lei guida l’Uefa, 53 Paesi, da quasi tre anni, dal 26 gennaio 2007: non le è venuta voglia di candidarsi alla presidenza della Fifa?
“Se anche avessi deciso non glielo direi: ho sei mesi per pensarci… Con Blatter sono d’accordo su tutto, al 99 per cento. Non sono d’accordo però sul 6+5 (cinque calciatori eleggibili per la Nazionale nella lista, ndr). È un suicidio, e io non voglio suicidarmi. Gli dico sempre: Sepp, anche a me piacerebbe correre ai 150 all’ora sull’autostrada ma non si può”.

In Svizzera. In Italia invece…
(Sorride) “I soliti!”

Camillo Vanesio (CDA Juventus): prevedo problemi economici per le avversarie..

Camillo Vanesio (al centro)

Camillo Vanesio (al centro)

Parla Venesio, membro del CDA della Juventus: “Possiamo dirlo senza problemi: oggi la Juventus è uno dei pochi grandi club in europa che ha i bilanci a posto. Da banchiere mi aspetto che le nuove nome UEFA creino problemi ai nostri avversari, c’è chi ha perso un miliardo di euro in 15 anni, se saranno disciplinati anche con i ricavi quindi non potranno permettersi di comprare sul mercato. Il mio ruolo sul mercato? Noi ascoltiamo i conti per un giocatore che ci porta Blanc in sede di trattativa, poi se ne discute ovviamente per quanto riguarda entrate e uscite, ricordo quando Blanc ci portò l’offerta per Chiellini da parte del Manchester City, ci fu un no all’unanimità.. Continua a leggere

Fair play finanziario: Platini fa sul serio

Jean-Luc Dehaene

Jean-Luc Dehaene

E’ stata definita proprio in questi giorni a Nyon la composizione del Panel di Controllo Finanziario per Club che avrà compito, nei prossimi anni, di mettere un freno ai bilanci pazzi del calcio cercando di proporre, con le buone o con le cattive, un modello di calcio “sostenibile” per il futuro. Capiamone di più assieme.. Continua a leggere

Ci risiamo: Rooney 2 – Eduardo 1.

RooneyHo cercato di “coprire” con diversi articoli la vicenda della simulazione di Eduardo contro il Celtic, e la conseguente squalifica di 2 giornate inflitta dalla UEFA al giocatore brasiliano-croato. Ero in cuor mio convinto che – seppur giusta in principio – il tutto si sarebbe rivelato una farsa e che a pagare sarebbe stato il solo attaccante dell’Arsenal, “usato” dalla UEFA per far capire di esistere, come spesso accade. Come ricorderete, il giorno dopo l’inquisizione di Eduardo, c’è stato Manchester United-Arsenal, con Rooney che si tuffa in area e ottiene un rigore. Io dico che si è tuffato, i media inglesi si sono spaccati a metà, Wenger è andato su tutte le furie, Eduardo si è messo a ridere e lui, il diretto interessato, ha dovuto giurare pubblicamente di essere “onesto” e di non essere un “tuffatore”. Vabbè, ci fidiamo. Ieri Inghilterra-Slovenia: altro giro, altro tuffo, con i britannici che vincono grazie ad un altro rigore dubbio (mmm..) fischiato sul centravanti inglese. Inchiesta pure a lui? Macchè.. Colpa di Eduardo. Avanti così.

UEFA: basta "gioco violento!"

DisgustoQualche giorno fa dissi, in occasione dell’intrusione dell’UEFA sul caso Eduardo, che sono altri i problemi sui quali vorrei intervenisse il maggior organo sportivo continentale. Un video visionato stamattina (che metterò alla fine del post, ma vi anticpo che si tratta di immagini forti) mi ha indignato ancora una volta di più sulla tanto propagandata “lotta al gioco violento”.  Sento spesso, in Italia e all’estero, di calciatori e dirigenti che si ergono a moschettieri della giustizia sportiva, ma ancor di più di responsabili degli organi giudicanti e delle federazioni arbitrali che parlano di tanto in tanto di tolleranza zero. Puntualmente sono smentiti dai fatti. Dal Mondiale di Francia sono passati 11 anni, e ormai raramente vedo applicare la regola introdotta per quell’occasione che prevede sempre (o quasi) il cartellino rosso per i falli da tergo. C’è sempre qualcuno pronto a trovare un’interpretazione diversa della regola, che ne giustifica la mancata applicazione “alla lettera”. Ricordo lo scorso anno un fallaccio da dietro di Figo ai danni di Cozza della Reggina: tutti concordi i cronisti nel ritenere il fallo da rosso ma… è avvenuto solo al 7° minuto di gioco, quindi “va bene il giallo”. Perchè? Quale regola del calcio sostiene che un fallo deve essere sanzionato in modi diversi a seconda del minuto di gioco in cui lo stesso avviene? I regolamenti ci sono, basta applicarli così per come sono stati concepiti, altrimenti non ci meravigliamo di episodi come quello accaduto qualche giorno fa in Anderlecht-Standard Liegi… Intanto il mio augurio è che Wasilewski si riprenda presto. E che la squalifica e l’inchiesta arrivi, oltre che per i simulatori, anche per Witsel, autore del “fallo”.

Se sei di stomaco forte guarda il video

Eccolollà! (cit.). Storia di una farsa da Eduardo tuffatore a Wenger espulso con scuse.

WengerEh, già. Sono sempre tifoso Arsenal, lo ribadisco e lo premetto. Ma la puntata numero 2 andava messa online, scusatemi. Se avete avuto il piacere di gustarvi Manchester United vs Arsenal in tv, avrete sicuramente visto 2-3 situazioni al limite del regolamento, se non oltre. Innanzitutto il gol del pareggio del Manchester United, avvenuto con Rooney che, toccato da Almunia, si lascia andare eccessivamente accentuando il tuffo. Il contatto c’è (così come però c’era anche in occasione del rigore di Eduardo.. e la volontarietà non c’entra in nessuno dei due casi), ma a mio avviso c’è pure l’intenzione del giocatore di accentuare il tuffo. E allora: prova televisiva e inchiesta UEFA anche per lui? Cosa cambia tra un rigore concesso generosamente ed uno concesso giustamente (anche se l’arbitro era a metà campo… c’aveva il binocolo?), se in entrambi i casi l’intenzione del calciatore è di indurre l’arbitro all’errore? Rooney si è chiaramente tuffato, ma altrettanto chiaramente Almunia l’ha toccato in scivolata bassa. Avesse tolto all’ultimo secondo le braccia, l’attaccante ex Everton sarebbe caduto senza contatto alcuno. Allora? Che si fa? Tutti contenti? Ancora: l’arbitro, con un arbitraggio “Old Traffordish” (cit. Wenger) non ha concesso un netto rigore su Arshavin atterrato da Fletcher. Lì niente prova tv? Lì l’arbitro può sbagliare? Cioè se sbaglia va bene ma se uno lo fa sbagliare no? Non è ipocrisia? E infine, a completare la frittata, a tempo scaduto, dopo che l’Arsenal aveva dominato il match ed era stato sorpassato nel punteggio grazie ad un incredibile autogol di Diaby, Van Persie realizzava il gol del 2-2. Ma veniva (giustamente) annullato per una posizione di fuorigioco di Gallas. Wenger allora, frustrato, colpisce una bottiglietta di acqua per la rabbia: il quarto uomo lo vede, lo segnala all’arbitro e, al 97′, ad una manciata di secondi dalla fine, arriva pure l’espulsione per il tecnico francese, assurda. Con beffa e sceneggiata successiva, perchè Wenger, incredulo, non sa dove andare (se negli spogliatoi, o se aspettare i restanti 20” di gara..) e l’arbitro non si dà pace finchè finalmente, e lo potete apprezzare in questa gif, il tecnico francese non si accomoda sopra l’area tecnica, tra i tifosi del Manchester United che, divertiti, lo applaudono. “Qui va bene?”, sembra dire. E’ dovuto intervenire Richard Bevan, capo del sindacato dei managers della Premier, per riuscire a strappare dal Keith Hackett le scuse ufficiali da parte degli arbitri al tecnico francese. Il tutto con l’Old Trafford che ricorda da vicino San Siro, per alcuni arbitraggi ormai scandalosi che si susseguono da anni. Date pure 2 giornate ad Eduardo, per carità. E 1 a Wenger. Ma finiamo sta pagliacciata, per favore.

Clicca qui per vedere la gif.

Forse ci siamo? La UEFA si schiera contro il doping amministrativo..

PlatiniIl fair play finanziario diventera’ legge nel calcio europeo dalla stagione 2012-2013. Il Consiglio Strategico del Calcio Professionistico (PFSC) ha chiesto oggi all’unanimita’ che il progetto Financial Fair Play venga approvato dal Comitato Esecutivo della Uefa in occasione della sua prossima riunione in programma a Nyon il 14 e il 15 settembre. L’obiettivo principale del Fair Play Finanziario e’ di migliorare l’equita’ finanziaria nelle competizioni europee e la stabilita’ a lungo termine del calcio a livello di club in tutto il continente. Per arrivare a questo obiettivo, sono state elaborate una serie di misure. Tra i provvedimenti spicca ”l’obbligo per i club, il cui giro d’affari supera una determinata soglia in un determinato periodo di tempo, di tenere in ordine il proprio bilancio o di pareggiarlo”, come si legge sul sito ufficiale della Uefa. Le societa’, ad esempio, ”non possono a piu’ riprese spendere piu’ di quanto incassino”. Il nuovo sistema prevede ”un controllo sulle spese relative agli stipendi e ai trasferimenti” e contempla l’introduzione di ”un indicatore sulla sostenibilita’ del livello di debiti”. Al di la’ di questo, per i club c’e’ l’obbligo di ”onorare i propri impegni in qualsiasi momento”. (Adnkronos)

L'UEFA mette sotto inchiesta Eduardo: mi schiero controcorrente.

EduardoLo so, sono un tifoso dell’Arsenal, e probabilmente accusabile per questo di non essere oggettivo. Ma quello che sta succedendo ad Eduardo ha dell’incredibile, e mi andava di condividerlo con voi correndo il rischio. Prendetelo perciò come lo “sfogo” di un tifoso (sia dell’Arsenal che del giocatore). Cosa è successo: dopo un penalty molto dubbio (diciamolo pure: inesistente) concesso nel ritorno del terzo turno di qualificazione per la Champions League contro il Celtic, e dopo che l’Arsenal ha concluso la doppia sfida con 5 gol realizzati e 1 solo subito, la UEFA ha deciso ufficialmente di aprire una inchiesta contro l’attaccante brasiliano, reo di aver simulato e indotto all’errore l’arbitro. Questo, oltre ad essere pericoloso sotto diversi punti di vista (es. come si comporteranno gli arbitri d’ora in poi con il giocatore che l’UEFA ha etichettato come “tuffatore”?), e a turbare i Gunners alla vigilia del big match contro il Manchester United (ma questi sì, sono discorsi “da tifoso”, lo capisco), è anche una novità assoluta per il calcio: per la prima volta infatti si va contro la decisione dell’arbitro (che ha visto, giudicato penalty, e confermato l’impressione nel dopo-gara ai due allenatori), e la si “scavalca” a tavolino, condannando in una botta sola sia il direttore di gara che l’attaccante simulatore. Per la cronaca, il portiere del Celtic tocca il piede destro Eduardo, il quale accentua la caduta e forse la anticipa, tuffandosi. Non era rigore, ok, ma non è il primo e non sarà l’ultimo. Ma il calcio a volte è ipocrita: Martin Taylor, per il suo intervento assassino che costò la gamba proprio ad Eduardo, si beccò tre giornate di squalifica. Tre. Due meno di quante se ne becchò Nedved per aver schiacciato il piede a Farina, o Cassano per aver insultato e minacciato Pierpaoli; 1 meno di Zebina, che litigò con un addetto alla cartellonistica del Cagliari. Ora Eduardo rischia una squalifica di 2 o più giornate, magari 3 quante quelle scontate da Taylor. Quando in gara, se l’arbitro avesse fischiato correttamente, si sarebbe beccato un cartellino giallo, al massimo. Arbitro (tra l’altro uno che ha anche al suo attivo una Finale di Champions arbitrata, non l’ultimo arrivato) che naturalmente non verrà invece sanzionato. No, questo non è calcio, è ipocrisia. Intendiamoci: sono contro i simulatori pure io, ma – come giustamente detto da Wenger – se l’intenzione è realmente quella di combattere le scorrettezze, allora perchè non approvare una volta per tutte la moviola in campo, lasciando decidere al direttore di gara, in diretta, se concere o meno rigore? (ed eventualmente giallo all’attaccante?). Che senso ha convalidare un rigore inesistente e poi, dietro una scrivania, 10 giorni dopo, intervenire con un provvedimento disciplinare? Ed ancora: se passa il principio che anche l’arbitro può sbagliare e che una sua decisione può essere corretta “a tavolino”, perchè non farlo direttamente, in campo, correggendo e prevenendo l’errore più che punendo il furbo? Che senso ha aspettare? Serve solo a farsi belli e sceriffi dopo la figuraccia? Tra l’altro immagino come possa sentirsi Wenger, uno che da sempre si batte contro i bilanci in rosso dei vari clubs, che si ritrova a lottare contro squadre con passivi di 400 mln di sterline l’una, che quando prende un giocatore (es. Merida) da una “cantera” straniera sfruttando un cavillo giudiziario si vede condannato a pagare, mentre quando non riesce a tesserare un calciatore (es. Angel Di Maria), già acquistato, perchè in Inghilterra vige un assurdo regolamento per cui il permesso di soggiorno viene concesso solo a giocatori nel giro della Nazionale maggiore, è costretto a vederselo sfuggire verso paesi dove si accoglie chiunque senza distinzioni.. o magari verso la Spagna, dove gli Africani sono considerati “comunitari” (nella Liga)? Pensasse a questo, l’UEFA. Che sono queste le cose che rovinano il calcio, più di un tuffo (che c’è sempre stato e ci sarà per sempre). Oh, comunque gli attaccanti (e mi riferisco soprattutto ai vari Lavezzi, C.Ronaldo, Drogba, Lampard, Torres, Gilardino, ecc..) sono avvisati: la prossima volta che chiedete un rigore e non ve lo concedono attenti all’UEFA, e sperate che youtube oscuri in tempo i filmati.. Vi lascio con un video, sperando di non vedere più scene simili.. (o quantomeno sperando Eduardo non sia il solo a dover pagare per tutti, perchè una squadra, il Celtic, non accetta di perdere sul campo).

Clicca qui per vedere il video.