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Situazione Ferrara: esonerato di fatto

ciro ferrara juventus

Importante: quanto segue è un mix di voci e cinguettate raccolte sia dai media che da “uccellini” torinesi. Non le si prenda necessariamente come una verità assoluta, perchè seppure il sottoscritto abbia stima e fiducia delle proprie fonti, si tratta di informazioni di seconda mano e non fatti “vissuti” personalmente dal sottoscritto. Il nome del blog è volutamente “ironico”, così come il termine “cinguettate”, perchè comunque, pur essendo la Juventus una passione vera e forte per molti, non si deve comunque mai prendersi troppo sul serio.

DOMENICA 24 GENNAIO
Confermato nel pomeriggio un vertice per discutere della “questione allenatore”. Probabili novità.

SABATO 23 GENNAIO
Dopo l’ennesima sconfitta, questa volta contro la Roma di Claudio Ranieri, nè Blanc nè Bettega si presentano ai microfoni. Nessuno parla. Del Piero, intervistato, dice che nessun dirigente ha parlato con la squadra, ma solo Ferrara. Il quale non accenna minimamente ad eventuali dimissioni.

MERCOLEDI’ 20 GENNAIO
Da quanto raccolto oggi da “volatili” vari, pare la situazione del tecnico napoletano sia ormai piuttosto “compromessa”. La dirigenza, che dietro i falsi attestati di stima avrebbe già chiesto all’allenatore di rassegnare le dimissioni più volte (richiesta respinta), sarebbe orientata, in caso di ulteriore sconfitta, a rompere definitivamente i rapporti, sempre con la speranza che siano Ciro & co. a farsi da parte. I nervi sarebbero, nonostante le apparenze, piuttosto tesi tra l’intero staff tecnico e la dirigenza (ma che a nessuno venga in mente di pensare a scazzottate e cose simili: ce li vedete Blanc o Bettega che fanno i “Rocky”? Parliamo di confronti dialettici..), con accuse reciproche, come spesso accade in questi casi. Difficile attribuire responsabilità oggettive (probabilmente le hanno un pò tutti) agli uni o agli altri, ma la Società pare comunque abbia preso atto di come così le cose non possano continuare, perchè si rischia davvero tanto in termini sportivi (e non). L’anno scorso Ranieri fu esonerato perchè perse la squadra di mano. Oggi Ciro, così come Ranieri, non vuole mollare. E’ convinto di aver fatto tutto per bene, e di non essere il maggiore responsabile della situazione. Si rifiuta di passare la mano perchè, come il tecnico di Testaccio, crede in se stesso e nel suo lavoro (come è giusto che sia, altrimenti non avrebbe accettato un incarico così difficile come il suo). Nessuno si aspetti comunque nomi eclatanti come eventuali sostituti del napoletano: al momento, l’ipotesi più realistica resta quella del traghettatore. L’impressione è che questo fine settimana sarà piuttosto importante per la stagione della Juventus, non solo perchè si gioca contro Ranieri, non solo perchè i tre punti in palio peseranno tantissimo.

MARTEDI’ 19 GENNAIO
Allenamento teso a Vinovo.

LUNEDI’ 18 GENNAIO
Vertice in Sede per discutere di Alessio Secco e Ciro Ferrara. Il primo sarebbe stato per ora confermato, mentre si sarebbe discusso più che altro col secondo. Ciro è parso molto provato e arrabbiato: la sua coscienza è a posto, perchè sta veramente dando il massimo. E’ molto dispiaciuto con amici e colleghi della Sede, perchè non riesce a capire come fare per raddrizzare la situazione, nonostante le stia provando tutte. In mattinata, in Sede sono circolate voci su una proposta formalizzata a Ciro: l’affiancamento di Claudio Gentile fino a fine stagione, come tutor (potete immaginare il morale del tecnico napoletano..). E’ seguito un vertice dove Ferrara, sconfortato, si è confrontato con la dirigenza. All’uscita, con lo sguardo spento, alla domanda di un giornalista di Mediaset “Tutto ok?”, ha semplicemente annuito. Per ora resta.

DOMENICA 17 GENNAIO
Nonostante la sconfitta per 1-0 a Verona, Ferrara ribadisce di non voler mollare e di non pensare a dimissioni: “Se il problema è l’allenatore, la Società me lo dirà. Finora nessuno mi ha detto niente”. Nel dopopartita, Roberto Bettega e Jean-Claude Blanc lo confermano ancora una volta.

VENERDI’ 15 GENNAIO
Intervistato all’uscita da una riunione della Lega a Milano, il presidente della Juventus smentisce la presenza di Hiddink a Torino (”qualche ristorante ha trovato un modo di farsi pubblicità”), ribadendo così piena fiducia in Ciro Ferrara.

MERCOLEDI’ 13 GENNAIO
Si è svolto oggi, nel pomeriggio, un CDA straordinario. Non è dato sapere cosa sia stato discusso, ma sicuramente si è parlato della situazione sportiva della squadra, del mercato e della direzione tecnica della squadra, fra le altre cose. In serata, dopo la vittoria contro il Napoli in Coppa Italia, il vicedirettore generale Roberto Bettega ha confermato Ciro Ferrara. «Ferrara? Il nostro lavoro va avanti, i dubbi sul tecnico venivano più da altre parti che non da noi». In giornata, si era sparsa voce che Guus Hiddink fosse già a Torino, complice anche una intervista rilasciata dal titolare del ristorante “Da Angelino”, che a Diretta Stadio, su TeleLombardia, rivelava i retroscena dell’episodio. Secca la smentita del procuratore, che nega divertito. E’ mistero.

MARTEDI’ 12 GENNAIO
La dirigenza bianconera al completo (presente anche Alessio Secco) si è presentata in mattinata a Vinovo. L’allenamento sul campo è stato rimandato perchè si è svolta una lunga riunione tecnica dove sono stati analizzati gli errori di Juventus-Milan. Ferrara è rimasto diversi minuti a colloquio con Bettega e Blanc. La riunione tecnica si è protratta per alcune ore, tanto da rendere necessario lo slittamento della conferenza stampa pre-partita inizialmente prevista alle 12:30. Queste le parole dell’allenatore davanti ai giornalisti: «Ieri mi facevano notare che sono come Rocky, in questo momento: prendo cazzotti, pieno di sangue ma continuo a dire ‘non fermarti’ all’avversario, ed è così: non c’è niente che possa buttarmi giù in questo momento. Detto questo mi dispiace per la situazione di delusione che stiamo vivendo». «Io credo che la società faccia delle valutazioni, e la fretta non è mai produttiva. Conosco il pensiero della società, ma sono altrettanto grande da poter capire che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Quindi se i risultati non ci sono la società prenderà i provvedimenti che riterrà più giusti e più idonei per cambiare una tendenza negativa. Se questo dovesse passare per l’esonero dell’allenatore non la prenderei come una sconfitta. Assolutamente. La prenderei come una crescita». «In squadra ho giocatori forti giocatori con personalità e non credo che si facciano condizionare dalla situazione del proprio allenatore. Loro devono essere certi che il loro tecnico è pienamente consapevole di quello che sta cercando di fare con tanta voglia per cambiare le cose, consapevoli che se continuiamo in questa maniera possiamo venirne fuori. So perfettamente che quando mi sono seduto su questa panchina ho provocato anche parecchia invidia, ma non ho mai pensato minimamente ‘Chi me l’ha fatto fare’». «Quest’anno si è battuto il record di esoneri, trovare una società che mantiene una certa linea non capita spesso. Napoli? Può capitare che proprio nelle emergenze ci possa essere una reazione. Napoli è la mia città ed è stata la mia squadra per tanti anni, non ho mai pensato che proprio contro il Napoli potrei perdere questa panchina. Penso solo a passare il turno». Intanto Cees van Nieuwenhuizen, procuratore di Guus Hiddink, è stato intervistato dal sito russo “Sport-Express” e ha negato con forza qualsiasi contatto tra il suo assistito e i bianconeri. “Fino a quando non si farà chiarezza sul futuro di Guus in qualità di allenatore nella nazionale russa, noi non trattiamo con nessuno. Il tecnico si incontrerà con la federazione russa, alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima. Hiddink a Torino da giovedì? Si tratta di un’assurdità colossale, Non so da dove i giornalisti prendano queste invenzioni, ma posso garantire che con la dirigenza della Juventus non abbiamo avuto mai nessun contatto”.

LUNEDI’ 11 GENNAIO
In mattinata Alessio Secco, a Fiumicino, annuncia che il silenzio stampa prosegue, aggiungendo “Dell’allenatore non parlo. E’ l’ora dei fatti!”. Lasciato intorno alle 13.30 il centro sportivo di Vinovo, il vice dg juventino Bettega si è invece recato nel primo pomeriggio in sede per incontrare il presidente Blanc. Sul tavolo, l’esonero di Ferrara. Dopo la disfatta di ieri, i vertici bianconeri non hanno rilasciato dichiarazioni. Per la prima volta nessuno ha speso una parola per Ferrara al quale, secondo alcune indiscrezioni, il club avrebbe chiesto di rassegnare le dimissioni, richiesta respinta. Il favorito per rimpiazzare l’ex difensore bianconero sulla panchina juventina è l’olandese Guus Hiddink. Perde quota invece l’ipotesi di un traghettatore come Zoff. A quanto pare, comunque, ogni decisione sarà rimandata a domani, in occasione di una riunione tra tutti i dirigenti bianconeri convocata in corso Galileo Ferraris. Data però la vicinanza con l’impegno in Coppa Italia contro il Napoli, mercoledì sera all’Olimpico, Ferrara dovrebbe sicuramente mantenere il timone della Juve ancora per una partita. La svolta tecnica potrebbe dunque arrivare giovedì.

DOMENICA 10 GENNAIO
Prima del match decisivo con il Milan, la Juventus annuncia il silenzio stampa. La squadra di Ferrara gioca male e rimedia un pesantissimo 0-3 in casa. Nel dopo-match, nessun dirigente bianconero parla. Ciro viene lasciato a gestire da solo le conferenze post-partita, litigando con Maifredi a Controcampo e mostrando il volto provato. Nella notte si susseguono voci su un possibile esonero, ma il mister bianconero nega annunciando ufficialmente di non volersi dimettere “Perchè io sono fatto così: non mi dimetto!”. Circolano voci di un possibile summit del lunedì per decidere il da farsi.